Giornata della Suinicoltura il 26 maggio a Montichiari

giornata della suinicoltura
Prevenzione delle patologie suinicole in primo piano all’evento tecnico. Tra i relatori Loris Alborali, Frede Keller, Carlos Pineiro, Gabriele Canali, Elisa Bianco. Anche la nostra rivista all’incontro su biosicurezza e salute animale

La prima forma di prevenzione sanitaria in suinicoltura è l’applicazione scrupolosa della biosicurezza. Lo sanno bene in Danimarca, dove da una quarantina d’anni ormai, gli allevatori di suini non eludono alcuna procedura che possa scongiurare l’ingresso in porcilaia di malattie infettive in grado di azzerare la redditività delle loro aziende.

Frede Keller è un veterinario danese, specializzato in suiatria e molto noto a livello internazionale. Il suo nome figura nell’elenco dei relatori che il prossimo 26 maggio, presso l’Hotel Garda di Montichiari (Bs), a partire dalle ore 9.30, parteciperanno in qualità di relatori alla Giornata della Suinicoltura.

Il titolo della Giornata è “Biosicurezza e salute animale - Le nuove frontiere della prevenzione in suinicoltura”. L’evento è organizzato da Expo Consulting srl, di Bologna. Media partner la Rivista di Suinicoltura dell’Edagricole.

Quarant’anni di biosicurezza negli allevamenti suinicoli danesi, spiega Keller, «hanno portato a risultati ottimi. Il livello sanitario dell’allevamento ricopre un ruolo fondamentale per sfruttare al massimo il potenziale genetico dei suini in termini di accrescimento giornaliero, indice di conversione alimentare, longevità degli animali. Obiettivi che non potrebbero essere centrati se non si partisse da una scrupolosa applicazione delle norme di biosicurezza previste e che in Danimarca sono sottoposte al controllo sanitario da parte di Spf Sus, un ente indipendente, e per questo affrancato da qualsiasi interesse commerciale, che mensilmente manda i suoi veterinari in ogni allevamento del Paese per le verifiche del caso».

Investire in biosicurezza, l’esperienza danese

La Danimarca, all’interno degli Stati europei a più elevata produzione suinicola, detiene la leadership in uno dei valori più importanti per il settore: quello del tasso di suinetti svezzati/scrofa/anno. Parametro che, secondo le elaborazioni condotte dal network Interpig, supera attualmente il livello di 31 unità, a fronte del dato italiano che non va oltre un più modesto 23. Una differenza legata a numerosi fattori, dice Expo Consulting, non ultimo l’implementazione della biosicurezza che nel Paese del Nord Europa è diventata ormai parte integrante e imprescindibile negli allevamenti.

Mediamente, continua Keller, «investire in biosicurezza in Danimarca comporta un costo iniziale che può variare tra i 60mila e i 70mila euro e una spesa successiva annua che si aggira sui 1.500 euro. Ma l’ingresso in allevamento di malattie come Mycoplasma o Prrs possono richiedere interventi che superano i 15mila euro/anno e addirittura i 30mila se la patologia da combattere è la dissenteria. Se poi si dovesse verificare un’epidemia di febbre suina, il blocco delle esportazioni previsto in questi casi avrebbe conseguenze davvero drammatiche e quantificabili in una perdita di diversi milioni di euro. Il concetto di biosicurezza negli allevamenti danesi è ormai talmente radicato che possiamo vantare l’esistenza di numerose aziende che da 40 anni sono certificate dysentery free e/o indenni da Mycoplasma e Prrs da oltre 20 anni. Questo senza mai limitare la movimentazione degli animali vivi. È evidente, davanti a questi esempi, quali possono essere i benefici derivanti dall’applicazione scrupolosa delle norme previste in materia di biosicurezza».

Biosicurezza che si traduce inevitabilmente in benessere animale e consumo sempre più razionale e responsabile del farmaco. Conclude infatti Keller che si tratta di «un percorso che non può prescindere dal tema legato alle vaccinazioni. Da vent’anni negli allevamenti suinicoli danesi si vaccina sistematicamente contro Mycoplasma e da una decina contro Pcv2 con effetti positivi non solo da un punto di vista sanitario ma anche di riduzione del farmaco. Un obiettivo che in Danimarca viene perseguito utilizzando tutti gli strumenti necessari messi a disposizione per un allevamento sempre più sostenibile».

Il programma dell’evento

Il 26 maggio 2017 torna dunque la Giornata della Suinicoltura, sempre organizzata da Expo Consulting. Dopo il successo ottenuto il 30 novembre 2016 a Modena con la prima edizione della Giornata della Suinicoltura, Expo Consulting propone questo secondo appuntamento per approfondire il sempre più attuale tema della biosicurezza e della salute animale in suinicoltura, con un focus particolare sulla prevenzione, che rappresenta lo snodo cruciale per una corretta e produttiva gestione della porcilaia moderna.

Il programma della Giornata è ormai definitivo. Come si legge più sotto, alla tavola rotonda si alterneranno alcuni dei più illustri esperti di salute animale in suinicoltura: parleranno di biosicurezza, virologia, benessere animale, con un occhio sempre rivolto a cosa accade all’estero, in quei Paesi europei dove la suinicoltura rappresenta una delle voci più importanti dell’economia agrozootecnica. Non mancherà l’approfondimento sugli aspetti economici.

La Giornata della Suinicoltura del 26 maggio 2017 intende dunque ancora una volta fornire agli operatori del settore (allevatori, tecnici, veterinari) le informazioni più aggiornate, gli approfondimenti più accurati, gli spunti più interessanti.

 

LE RELAZIONI E I RELATORI

Ecco il programma della tavola rotonda.

Introduzione - a cura di Giancarlo Belluzzi, main speaker e moderatore.

Biosicurezza, dalla disinfezione al management nella porcilaia 2.0 nulla va trascurato - Loris Alborali, responsabile diagnostica presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, Brescia.

I costi sanitari e il ruolo strategico dei vaccini - Stefano Fioni, medico veterinario.

Coffee break.

Benessere, biosicurezza, vaccini e altri strumenti di prevenzione: Danimarca e Spagna a confronto - Frede Keller, Danimarca, suiatra, e Carlos Piñeiro, Spagna.

Il miglioramento della redditività apre il varco a nuovi investimenti - Gabriele Canali, direttore del Crefis (Centro di ricerche economiche sulle filiere suinicole), consigliere del ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

Biosicurezza, prevenzione e vaccinazione sono obiettivi comuni, ma senza demonizzare il farmaco - Elisa Bianco, responsabile del settore alimentare di Compassion in World Farming.

Al termine della tavola rotonda: question time e interventi degli sponsor.

(programma aggiornato al 3 maggio 2017)

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I DETTAGLI

Dove e quando si terrà dunque l’edizione 2017 della Giornata della Suinicoltura? Si svolgerà venerdм 26 maggio 2017, a partire dalle ore 9.30, nella Sala Napoleone dell’Hotel Garda a Montichiari, in provincia di Brescia.

Registrazione ore 9.15. Inizio lavori ore 9.30.

Ecco i link e i contatti per saperne di più.

Expo Consulting srl, via Brugnoli 8, 40122 Bologna.

Tel +39 051 6493189 - Fax +39 051 6493242

Mail: info@expoconsulting.it

Web: www.expoconsulting.it ; www.giornatadellasuinicoltura.it

www.expoconsulting.eu/site/giornata-della-suinicoltura/

 

L’articolo è pubblicato sulla Rivista di Suinicoltura n. 5/2017

L’Edicola della Rivista di Suinicoltura

Giornata della Suinicoltura il 26 maggio a Montichiari - Ultima modifica: 2017-05-22T14:25:18+02:00 da Barbara Gamberini

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