Acido benzoico nella razione per ridurre le emissioni

Acido Benzoico
Contenere le emissioni ammoniacali da parte del settore zootecnico è un obiettivo oramai improrogabile. Strategie alimentari come quella proposta dal Goi Pig Ben possono mitigare gli impatti negativi sull’ambiente

Le emissioni di ammoniaca dal settore zootecnico sono sempre più frequentemente imputate nell’avere una rilevante responsabilità nel peggioramento della qualità dell’aria, in particolare in aree territoriali, quali la pianura Padana, che, per loro conformazione geomorfologica, non favoriscono la dispersione degli inquinanti.
Se da un lato questa responsabilità viene spesso eccessivamente enfatizzata, in quanto, ad esempio, in Regione Emilia-Romagna il contributo dell’agricoltura alla formazione di polveri sottili (cui l’ammoniaca contribuisce in modo indiretto) risulta attorno al 19%, a fronte del 34% dei trasporti e del 20% del riscaldamento, è innegabile che una riduzione delle emissioni ammoniacali da parte del settore zootecnico sia un obiettivo assolutamente da perseguire per mitigare gli impatti negativi sull’ambiente e migliorare la sostenibilità ambientale del comparto produttivo.
È in questa ottica che si colloca il Gruppo Operativo per l’Innovazione “PigBen - Ridurre le emissioni di ammoniaca del suino pesante con diete additivate di acido benzoico”, realizzato nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna — Tipo di operazione 16.1.01 — Gruppi operativi del partenariato europeo per la produttività e la sostenibilità dell’agricoltura — Focus Area 5D - Ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca prodotte dall’agricoltura, che ha l’obiettivo di valutare l’efficacia di un prodotto da addizionare nell’alimentazione del suino pesante nel ridurre le emissioni di ammoniaca dei liquami: l’acido benzoico.

 

Diverse strategie alimentari

Infatti, le strategie alimentari, ossia quelle misure che intervenendo sulla dieta degli animali sono in grado di condizionare le caratteristiche degli effluenti con ricadute positive su tutta la catena emissiva, sono fra le tecniche più interessanti e a esse viene dato particolare rilievo anche nel Bref, il documento europeo che individua le Bat (Best Available Techniques), che devono essere adottate dagli allevamenti intensivi soggetti alla direttiva Ied, per ridurre le emissioni dalle diverse fasi produttive.
La riduzione del titolo proteico delle diete per la riduzione dell’azoto escreto e, di conseguenza, delle emissioni ammoniacali è una tecnica già ampiamente sperimentata con successo, anche presso gli stabulari sperimentali di uno dei partecipanti al Gruppo Operativo: il Crea-Za di San Cesario sul Panaro. Il Crpa di Reggio Emilia, capofila del progetto, ha poi grande esperienza nella conduzione dei rilievi delle emissioni dalle diverse fasi della produzione zootecnica.

Acido Benzoico
Una delle sale sperimentali che ospitano le prove con la dieta additivata di acido benzoico

Obiettivo del progetto

L’obiettivo del GO è quindi valutare l’efficacia dell’acido benzoico nella riduzione delle emissioni di ammoniaca, sia applicato a una dieta standard che a una dieta a ridotto tenore proteico, senza perdere di vista i possibili effetti sia sul benessere e salute degli animali che sulla produttività.
Il Piano del Gruppo Operativo prevede di svolgere due cicli di ingrasso presso gli stabulari sperimentali del Crea-Za-Scp a San Cesario sul Panaro (Mo), che dispone di sei sale separate, ognuna suddivisa in 2 box di 13 m2 di superficie utile, per la stabulazione di 12 capi/box nelle fasi di ingrasso e finissaggio. Questo consente il confronto fra animali alimentati con due diverse diete (addizionata e non addizionata di acido benzoico) mantenendo identiche modalità di stabulazione, rimozione effluenti e condizionamento ambientale. Obiettivo di Pig Ben sarà quello di valutare le prestazioni animali, di misurare le emissioni ammoniacali e di caratterizzare dal punto di vista chimico-fisico i liquami derivanti dalle differenti diete.
La sperimentazione sarà condotta su 144 suini d’incrocio Duroc Italiana x Large White italiana, distribuiti il più omogeneamente possibile per peso e nidiata di provenienza nei 2 gruppi sperimentali (trattato e controllo). Sono previsti 2 cicli: un ciclo invernale, in cui la dieta innovativa addizionata di acido benzoico verrà messa a confronto con diete a basso tenore proteico, e uno estivo, in cui verrà confrontata con diete a tenore proteico standard.
Ogni gruppo sperimentale sarà dunque composto di 72 animali metà maschi castrati e metà femmine intere, suddivisi per sesso e per peso iniziale in 3 sale formate ciascuna da due box, uno per sesso. Ciascuna sala è dotata di ingressi e uscite dell’aria indipendenti, il che consentirà di effettuare misure della concentrazione di ammoniaca nel flusso d’aria estratto da ciascuna delle 6 sale e relativi rilievi delle portate.
Gli animali saranno alimentati a bagnato con rapporto acqua mangime di 2,5:1; verranno pesati singolarmente ogni 28 giorni sino al raggiungimento del peso di macellazione di circa 160 kg. Quotidianamente verrà rilevato il loro stato di salute e verranno registrati i casi di zoppia ed il relativo decorso. Contestualmente a ogni rilevazione del peso vivo verranno calcolati gli indici di conversione dell’alimento. Al raggiungimento del peso di circa 160 kg gli animali verranno macellati secondo le normali procedure e verranno rilevati il peso della carcassa per la resa di macellazione, la percentuale di carne magra ed il peso delle cosce staccate. Per valutare possibili effetti dell’acido benzoico sul metabolismo osseo verranno fatte verifiche sul contenuto di calcio e fosforo delle ossa.
Per verificare la riduzione delle emissioni di ammoniaca conseguibile con la dieta innovativa, le sale verranno attrezzate con strumentazioni atte a monitorare le concentrazioni di ammoniaca nell’aria in ingresso ed estratta dalle diverse sale, le portate di ventilazione oltre che la temperatura interna ed esterna.

l tunnel a vento per la misura delle emissioni ammoniacali a seguito della distribuzione agronomica dei liquami

Prove di distribuzione in campo

Le verifiche svolte nell’ambito del progetto Pig Ben non si fermeranno solo a un confronto in stalla ma verranno anche estese alla fase di distribuzione agronomica dei liquami. Infatti ogni box è dotato di una fossa totalmente separata dalle altre, il che rende possibile la raccolta e il campionamento differenziato delle deiezioni di ogni gruppo di animali. Per valutare gli effetti della dieta innovativa i liquami raccolti a fine ciclo verranno utilizzati in prove di distribuzione in campo, per quantificare le emissioni ammoniacali a seguito dello spandimento. Le misure verranno effettuate mediante la tecnica di misura del tunnel a vento che consente di quantificare in condizioni controllate le emissioni di ammoniaca da piccole superfici di distribuzione. Le prove in campo verranno effettuate presso l’azienda agricola Davoli di Reggio Emilia, partner del progetto, che alleva suini a ciclo aperto per il circuito del Prosciutto di Parma Dop ed è interessato ai risultati della sperimentazione.
Lo stato dell’arte
Le attività del Gruppo Operativo sono già entrate nel vivo: le scrofe hanno partorito ad aprile e in agosto i suinetti del primo ciclo sperimentale, dopo un periodo di adattamento a seguito della formazione dei gruppi, sono stati introdotti nelle sale di prova.
Tutte le attività del progetto saranno pubblicate sul sito http://pigben.crpa.it, appositamente realizzato per tenere aggiornati suinicoltori e tecnici.


Acido benzoico, pro e contro

L’utilizzo di acido benzoico, il cui uso è autorizzato nell’alimentazione dei suini dal Regolamento 1138/2007/EC, è già stato provato come acidificante delle urine con risultati incoraggianti in alcuni paesi europei. Mancano tuttavia esperienze relativamente al suo impiego nell’allevamento del suino pesante, dove un suo utilizzo prolungato a tutto il ciclo di ingrasso può presentare alcune criticità.
In particolare si è visto che un effetto collaterale dell’aggiunta di acido benzoico alla dieta è un aumento dell’escrezione di calcio e fosforo, nonché una riduzione della densità ossea. Questo fatto può essere particolarmente rischioso nel caso del suino pesante per prosciutti Dop, il cui allevamento si protrae fino a 160-180 kg di peso, con sollecitazioni dell’apparato scheletrico maggiori che nel suino leggero

Acido benzoico nella razione per ridurre le emissioni - Ultima modifica: 2021-09-21T14:07:46+02:00 da Mary Mattiaccio

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