Minore stress in gestazione, migliore salute dei suinetti

gestazione scrofe
Veduta completa del sistema di box Migliorati.
Un recente studio irlandese ha evidenziato che migliorare l’ambiente di stabulazione delle scrofe, ha effetti positivi non solo sul loro benessere e sul loro livello di stress, ma anche sullo sviluppo e la salute della prole

Nei suini il comportamento esplorativo (grufolare, annusare, morsicare e masticare) è un bisogno innato, che mantiene una forte motivazione anche in allevamento. L’assenza di materiali adeguati a cui indirizzare questo comportamento all'interno degli allevamenti commerciali provoca frustrazione e/o noia, e determina lo sviluppo di comportamenti anomali, quali aggressività, stereotipie e irrequietezza.

Le conseguenze sul benessere delle scrofe gravide derivanti dalla mancanza di un substrato adatto per l'esplorazione sono considerate di grande rilevanza poiché durante la gestazione le scrofe vengono alimentate in modo razionato con una dieta concentrata che viene consumata in breve tempo. Questo tipo di alimentazione, pur potendo soddisfare gli animali da un punto di vista energetico, lascia le scrofe insoddisfatte da un punto di vista comportamentale.

Aumentare l’apporto di fibra alimentare e garantire l'accesso a materiali fibrosi, come la paglia sono le misure più appropriate per soddisfare la motivazione alimentare e per consentire un'adeguata espressione del comportamento esplorativo. La fornitura di adeguati materiali che consentono l’esplorazione e la masticazione possono fungere inoltre come uno svago, che distrae le scrofe e limita i conflitti e i comportamenti aggressivi.

Gli effetti dello stress cronico

Non garantire alle scrofe un ambiente adeguato non ha effetti negativi solamente sul benessere psicologico degli animali, ma anche sulla loro salute. Lo stress cronico può infatti compromettere la funzione immunitaria e potenzialmente contribuire a una risposta infiammatoria cronica.

I livelli di proteine della fase acuta, come l'aptoglobina, aumentano durante l'infiammazione sistemica, e quindi possono essere utilizzati come marcatori di stress, oltre alla tradizionale misura del cortisolo.

In particolare, l'aptoglobina nei suini è una proteina di fase acuta "moderatamente lenta", che può essere utilizzata per valutare lo stato immunitario e, di conseguenza, lo stress cronico in condizioni diverse e per un periodo prolungato.

Lo stress prenatale

L’assenza di un substrato adatto per l’esplorazione comporta un elevato rischio di stress cronico, i cui effetti negativi possono estendersi oltre alla scrofa, compromettendo il benessere e la resilienza della prole, attraverso il processo definito stress prenatale.
Infatti, lo stress materno e quello dei suinetti prima della nascita sono collegati, per cui migliorare il benessere della scrofa durante la gestazione può ridurre i livelli di stress prenatale che agiscono sulla prole in sviluppo nell'utero, traducendosi in un miglioramento della salute e della resilienza dei suinetti nelle prime fasi di vita e potenzialmente anche in seguito.

Un recente studio (Quesnel et al. 2019) ha dimostrato una compromissione della maturità dei tessuti (intestino più leggero e minore contenuto di glicogeno nel muscolo longissimus) e una maggiore mortalità 12 ore dopo la nascita nei suinetti nati da scrofe stabulate in recinti convenzionali privi di arricchimenti, rispetto ai suinetti nati da scrofe stabulate in recinti con arricchimenti ambientali.

L’esposizione prenatale a livelli elevati di stress può inoltre alterare la capacità immunitaria dei suinetti, i quali risultano quindi più suscettibili alle malattie, in particolare alla diarrea, sia durante l’allattamento che nella fase successiva dello svezzamento.

Il benessere come medicina preventiva

La diarrea è la causa principale dell'uso di antibiotici nei giovani suini. Il trattamento antimicrobico per la diarrea viene inoltre applicato a tutti i suinetti della nidiata, aumentando il rischio per lo sviluppo della resistenza antimicrobica.

La minaccia dell’antibiotico-resistenza ha generato interesse nello sviluppo di metodi "senza farmaci" per migliorare l'immunità e ottimizzare la salute degli animali. In quest’ottica, una buona gestione degli animali e elevati standard di benessere possono avere un grande potenziale nell’agire come medicina preventiva.

Lo studio

Tra luglio 2021 e aprile 2022 è stato condotto presso il Teagasc (Autorità irlandese per l'Agricoltura e lo Sviluppo Alimentare) uno studio volto a valutare se un minor stress cronico durante la gestazione delle scrofe si possa tradurre in una riduzione della risposta infiammatoria durante l’ultima fase della gravidanza, e se questo, a sua volta, migliori le performance riproduttive delle scrofe e la salute della prole.

A questo fine sono stati confrontati due sistemi di stabulazione per la gestazione: un sistema Controllo confrontato con un sistema Migliorato.

Entrambi i gruppi prevedevano box con poste singole di alimentazione/riposo ad accesso libero, pavimento totalmente fessurato e come arricchimento due blocchi di legno e due catene sospese.

Nei box Migliorati sono stati aggiunti dei tappetini in gomma e delle corde di fibra naturale all’interno di ciascuna posta di alimentazione (foto 1) e tre rastrelliere con paglia tagliata lunga nell’area comune (foto 2).

I dati raccolti

Per valutare lo stress delle scrofe è stata valutata la concentrazione di aptoglobina della saliva, raccolta all’80° giorno di gravidanza.

Per valutare le performance riproduttive sono stati registrati i numeri dei suinetti nati vivi, nati morti, mummificati e dei nati totali.

Infine, per valutare l’effetto dello stress delle madri sulla salute dei suinetti, gli animali appena nati sono stati pesati e valutati per stimarne la vitalità e l’eventuale presenza di un ritardo di crescita intrauterino (i così detti suinetti con la “testa a delfino”). Infine, ogni due giorni per tutto il periodo della lattazione è stata valutata la presenza di diarrea all’interno di ciascuna gabbia parto.

I risultati

Le scrofe stabulate nei box gestazione in cui erano presenti le rastrelliere con la paglia, le corde e i tappetini hanno registrato, rispetto alle scrofe a cui erano forniti solo i tronchetti di legno e le catene, una minor concentrazione di aptoglobina nell’ultima fase della gestazione, un minor numero di suinetti mummificati, un minor numero di suinetti con la caratteristica “testa a delfino” sintomo di una riduzione dello sviluppo intrauterino e una minor incidenza di diarrea neonatale.

Conclusioni

Questi risultati sottolineano l'efficacia del miglioramento dell'ambiente di stabulazione nel diminuire lo stress fisico e psicologico vissuto dalle scrofe gravide, con benefici associati alla salute e alla resilienza della prole. Se implementati in azienda, questi risultati potrebbero non solo migliorare il benessere della scrofa e dei suinetti, ma anche contribuire a ridurre l'uso di antibiotici per il trattamento della diarrea nei suinetti durante il periodo della lattazione.

Questo, a sua volta, ridurrebbe il rischio dello sviluppo di antibiotico-resistenza e migliorerebbe il ritorno economico dell'allevatore, grazie alla riduzione dei costi dei medicinali e al miglioramento delle prestazioni dei suini.


L’articolo è pubblicato sulla Rivista di Suinicoltura 1/2024

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Bibliografia
Lagoda ME, O’Driscoll K, Galli MC, Cerón JJ, Ortín-Bustillo A, Marchewka J and Boyle LA (2023). Indicators of improved gestation housing of sows. Part II: Effects on physiological measures, reproductive performance and health of the offspring. Animal Welfare, 32, e52, 1–9

Minore stress in gestazione, migliore salute dei suinetti - Ultima modifica: 2024-01-22T10:24:44+01:00 da Annalisa Scollo

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