Sicurezza alimentare, controlli veterinari e tracciabilità delle carni. Sono queste le linee guida dell’assessorato alla Sanità della Regione Sardegna per arginare l’imperversare della peste suina africana, che in talune zone dell’isola ha costretto diverse aziende suinicole a chiudere i battenti. «Abbiamo l’esigenza di garantire il rispetto delle normative sulla sicurezza alimentare, con particolare attenzione per la peste suina africana – ha affermato l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, intervenendo a una tavola rotonda tenutasi recentemente nei locali della Camera di Commercio di Nuoro –. I nostri servizi veterinari sono tenuti a effettuare i controlli per verificare che le carni suine, ma anche gli insaccati, venduti durante le manifestazioni autunnali nella provincia di Nuoro, provengano da circuiti regolari e siano quindi tracciabili. In questo senso siamo tutti dalla stessa parte, noi, i sindaci del territorio, gli allevatori, le associazioni di categoria: dobbiamo assolutamente garantire che chi consuma i nostri prodotti lo faccia in assoluta sicurezza». Dello stesso avviso il presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò, che ha ribadito la necessità dei controlli per cercare di arginare l’epidemia. «Servono a tutelare gli stessi operatori suinicoli, che da tempo hanno dimostrato senso di responsabilità e interesse a migliorare la qualità dei loro prodotti».
Arru: contro la peste africana. L’impegno dei servizi veterinari
Nuoro, rassicurazione dell’Assessore alla Sanità della Sardegna