Da sempre il Consorzio del Prosciutto di San Daniele affianca alla qualità del prodotto un impegno costante verso la sostenibilità ambientale. Una strategia che coinvolge produttori e comunità locale in un percorso condiviso di tutela delle risorse e valorizzazione del territorio friulano. La produzione resta concentrata esclusivamente nel Comune di San Daniele del Friuli, dove operano 31 stabilimenti certificati. Una scelta che garantisce il legame con il territorio d’origine e consente un controllo diretto su ogni fase della filiera.
«La sostenibilità è un impegno quotidiano che si traduce in azioni concrete e condivise», sottolinea Nicola Martelli, presidente del Consorzio. «Dal recupero dei materiali al rispetto della biodiversità, lavoriamo affinché il Prosciutto di San Daniele continui a essere un’eccellenza gastronomica e, al tempo stesso, un modello in equilibrio con l’ambiente».
Gestione efficiente delle acque
Tra gli interventi più rilevanti figura il sistema collettivo di gestione delle acque reflue, che raccoglie e depura le acque provenienti dagli stabilimenti produttivi. L’impianto, costantemente aggiornato, assicura la conformità alle normative e una riduzione significativa dell’impatto idrico. Parallelamente, i singoli produttori hanno introdotto pratiche di ottimizzazione dei consumi e miglioramento dei processi di lavaggio e sanificazione.
Un altro fronte strategico riguarda il recupero del sale esausto e delle salamoie. Grazie a un impianto innovativo, materiali un tempo destinati allo smaltimento vengono oggi rigenerati e riutilizzati per nuovi impieghi, come il disgelo stradale o applicazioni industriali. Un progetto che rappresenta un caso virtuoso di economia circolare applicata a un comparto tradizionale.
Energia pulita ed economia circolare
Sul piano energetico, cresce il numero di aziende che investono in fonti rinnovabili, sistemi ad alta efficienza e percorsi di certificazione ambientale volontaria. Molti stabilimenti hanno installato impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO₂ e al contenimento dei costi.
La tutela del fiume Tagliamento e del particolare microclima di San Daniele – elementi essenziali per la stagionatura del prosciutto Dop– rimane al centro delle politiche ambientali del Consorzio. L’attenzione alla sostenibilità si riflette anche in iniziative di recupero creativo: materiali promozionali dismessi, come striscioni e cartelloni, vengono trasformati in shopper e accessori artigianali riutilizzati a fini promozionali.
Valorizzare le risorse, generare valore
«Ogni scelta produttiva nasce dalla consapevolezza che il Prosciutto di San Daniele è frutto del territorio che lo ospita», evidenzia Mario Emilio Cichetti, direttore del Consorzio. «Ridurre l’impatto ambientale e valorizzare risorse come acqua, sale e microclima è fondamentale. La rigenerazione degli scarti salini rappresenta un tassello importante del nostro piano di sostenibilità, capace di generare valore ambientale ed economico per l’intera filiera e la comunità».
Con un approccio che coniuga tradizione, responsabilità e innovazione, il Consorzio del Prosciutto di San Daniele si conferma così un punto di riferimento nel panorama agroalimentare italiano per la capacità di integrare eccellenza produttiva e tutela ambientale.






