A giugno il prezzo medio mensile dei suini da macello (di peso 156-176 kg, quotati alla borsa merci di Modena) è stato pari a 1,633 euro/kg (peso vivo), in calo dell'1,4% rispetto al mese precedente. È però importante far notare che la variazione tendenziale, ovvero il confronto con lo stesso mese dell'anno scorso, è positiva e pari a +19,3%.
Dopo molti rialzi, restano invece stabili a giugno le quotazioni dei suini da allevamento di peso 30 kg (114,000 euro/capo sul mercato di Modena).
L'andamento congiunturale del mercato si è riverberato sulla performance economica della fase di produzione, tanto che la redditività dell'allevamento suinicolo è scesa, a giugno, dello 0,8% rispetto al mese precedente. Anche in questo caso però, la variazione su base tendenziale dell'indice Crefis di redditività è decisamente positiva: +14,2%.
Per quanto riguarda i suini da macello leggeri, il prezzo a Modena scende a giugno dell'1,3% per un valore di 1,751 euro/kg (pero vivo), mentre per la Cun suini la variazione congiunturale è positiva (+0,3%) ed i suini sono scambiati a 1,289 euro/kg (peso vivo). Le variazioni tendenziali sono state positive sia per Modena (+18,0%) che per la Cun suini (+19,2%).
Prezzi suini italiani: giugno 2017 | |||
Prodotti e mercati |
Medie mensili (€/kg) giugno 2017 | Variazioni % | |
giu. 2017/ag. 2017 |
giu. 2017/giu. 2016 |
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Suini pesanti da macello |
|||
Cun c.t. (160-176 kg) |
1,649 | 0,4 |
19,5 |
Modena (156-176 kg) |
1,633 |
-1,4 |
19,3 |
Suini leggeri da macello | |||
Cun (90-115 kg) |
1,289 | 0,3 |
19,2 |
Modena (90-115 kg) |
1,751 |
-1,3 |
18,0 |
Suini da allevamento 30 kg | |||
Modena |
3,800 | 0,0 |
48,1 |
Mantova |
3,745 |
0,0 |
48,0 |
Cun_suini da allevamento |
3,755 | 0,0 |
46,4 |
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini, borse merci Modena, Mantova. |
La fase di macellazione
Una situazione simile, ma a parti rovesciate, si trova nella fase di macellazione, con la redditività che a giugno viene rilevata in aumento su base congiunturale (+2,8%), grazie anche al calo dei prezzi dei suini da macello, ma risulta decisamente peggiore rispetto all'anno scorso, tanto che l'indice Crefis su base tendenziale scende addirittura del 18%.
D'altro canto, a giugno, il mercato dei tagli freschi dà segnali non univoci. Per quanto riguarda le cosce fresche pesanti destinate a produzioni tipiche, i prezzi risultano stabili rispetto a maggio (5,198 euro/kg) ma molto positivi (+16%) rispetto a giugno 2016. Mentre i prezzi delle cosce fresche pesanti per prosciutti generici scendono a giugno dello 0,4%, ma risultano a +9,6% su base tendenziale. A salire nettamente, soprattutto da un punto di vista congiunturale, sono le quotazioni dei lombi taglio Modena che salgono del 4,6% (con il prezzo che sul mercato di Modena raggiunge 3,112 euro/kg).
La fase di stagionatura
Nel segmento della stagionatura, la redditività dei prosciutti pesanti dop è peggiorata a giugno dell'1,5% rispetto a maggio, ma rimane positiva rispetto al 2016 (+1,7%).
Al contrario, la redditività dei prosciutti pesanti non tipici è aumentata dell'1,5% su base congiunturale e risulta invece fortemente negativa su base tendenziale: -2,3%.
Scende così anche a giugno il differenziale di redditività tra Prosciutto di Parma dop e prosciutto generico; un gap che rimane peraltro del 33% a favore del prodotto tutelato.
Per quanto riguarda i mercati, a giugno e rispetto a maggio, resta stabile a 10,350 euro/Kg il prezzo del Prosciutto di Parma pesante, ma con una variazione tendenziale nettamente in campo positivo (+14,4%).
Fattori della produzione
Sui mercati nazionali si è registrato a giugno un forte calo dei prezzi di orzo e soia, mentre sono aumentati, seppur in maniera minore, le quotazioni del mais. A livello internazionale è avvenuta una decisa flessione delle quotazioni dei principali fattori di produzione.
A Milano i prezzi del mais nazionale (+0,9%) e quello comunitario (+0,7%) sono aumentati rispetto a maggio, per valori medi mensili di 184,9 e 185,2 euro/t. Calano, invece, i prezzi dell’orzo, sia di provenienza nazionale (-7,9%) che comunitaria (-4,0%), per valori medi che si assestano a 160,3 euro/t nel primo caso e 174,3 euro/t nel secondo. In diminuzione anche le quotazioni della soia con valori medi mensili che si assestano a 419,0 euro/t per il prodotto nazionale (-2,0% la variazione congiunturale) e 375,9 euro/t per quella estera (-4,7%). Fatta eccezione per la soia nazionale che rispetto allo scorso anno si è apprezzata del 4,3%, in tutti gli altri casi le variazioni tendenziali sono negative.
A livello internazionale, le quotazioni del mais sono diminuite del 3,3% in Francia (168,6 euro/t) e del -2,1% negli Stati Uniti per un valore di 140,8 euro/t. In Francia il prezzo dell’orzo è diminuito del -3,5% (146,3 euro/t), mentre negli Stati Uniti la quotazione dell’orzo è scesa a 83,9 euro/t (-1,7%). In deciso calo anche le quotazioni della soia. Sul mercato statunitense la quotazione della soia è scesa a 313,7 euro/t per una variazione congiunturale del -5,8%; mentre il prezzo medio mensile della soia in Brasile è stato pari a 275,3 euro/t (-9,5%). Rispetto a giugno 2016 i prezzi dell’orzo francese sono aumentati del +2,9%, mentre negli altri casi le variazioni tendenziali sono state tutte negative specialmente per la soia brasiliana (-29,4%).
(In collaborazione con Crefis)
L'articolo completo di tabelle è disponibile sul n. 7/8 della Rivista di Suinicoltura; sul web www.suinicoltura.it, alla sezione Edicola web.