In collaborazione con Crefis.
Risulta relativamente stabile, a maggio, il mercato dei suini. I capi pesanti da macello hanno quotato alla borsa di Modena 1,656 euro al kg (peso vivo); una quotazione risultata in leggero calo (-0,3%) rispetto al mese precedente ma fortemente più alta (+31,3%) – ed è importante sottolinearlo – nei confronti dello stesso mese dell'anno scorso. E prosegue la corsa dei prezzi dei suinetti da allevamento, che alla Cun sono stati scambiati a 3,755 euro al kg (prezzo a peso vivo), ovvero +1% su base congiunturale e addirittura +43,1% su base tendenziale.
Su queste basi di mercato, la redditività dell'allevamento suinicolo è risultata in leggera diminuzione rispetto ad aprile (-0,4% secondo l'indice Crefis) ma rimane molto più elevata – ed è un buon segno – rispetto al maggio dell'anno scorso (+21,4%).
Male la fase di macellazione
Sempre a maggio, sono molto negativi i dati rilevati a maggio dal Crefis per la fase di macellazione. A gravare sui conti dei macelli c'è soprattutto l'andamento decisamente sfavorevole del prezzo dei lombi taglio Modena che a maggio è nuovamente sceso: -19,3% rispetto ad aprile e -26,3% rispetto al 2016.
Per il resto, sempre a maggio, i prezzi delle cosce fresche pesanti per crudo tipico sono rimasti stabili, confermando valori pari a 5,200 euro/kg, con variazione tendenziale molto positiva: +20% (Cun). In discesa invece i prezzi delle cosce fresche pesanti destinate a produzioni non tipiche: 4,005 euro/kg che si traduce in -3,8% rispetto ad aprile ma +14,7% nei confronti dell'anno scorso.
Per l'attività di macellazione l'indice Crefis di redditività è pesantemente peggiorato rispetto ad aprile (-6,4%) e crollato nei confronti del maggio 2016 (-24,5%); un dato, quest'ultimo, che va letto alla luce del parallelo forte incremento tendenziale dei prezzi dei suini pesanti.
In calo il differenziale tra dop e generici
Passando alla fase di stagionatura dei prosciutti, a maggio e dopo diversi mesi, torna a calare il differenziale tra la redditività delle produzioni dop e delle produzioni generiche. Un gap che rimane comunque ben saldo (+37%) a favore dei prosciutti pesanti a denominazione d'origine protetta. Più nel dettaglio, a maggio e su base congiunturale la redditività della stagionatura dei prosciutti pesanti è leggermente calata: -0,6% per i Parma dop e -0,3% per i generici. Mentre su base tendenziale, e parlando sempre di cosce stagionate pesanti, è positivo il dato della redditività del Prosciutto di Parma (+4,7%) e negativo quello dei prosciutti non tipici (-2,4%).
Completiamo il quadro con uno sguardo ai mercati di maggio, che vedono il Parma pesante quotare 10,350 euro al kg; un prezzo stabile rispetto ad aprile ma del 16% più elevato nei confronti dell'anno scorso.
Fattori della produzione
I prezzi dei principali fattori della produzione dell'allevamento suinicolo sono variasti a maggio solo in maniera marginale, fatta eccezione per la soia nazionale che si è apprezzata. A livello internazionale è avvenuta una flessione delle quotazioni dell’orzo e del mais statunitense, mentre è salita la quotazione dell’orzo francese.
A Milano sono saliti di poco o sono rimasti pressoché stabili i prezzi del mais nazionale (+0,6%) e di quello comunitario (+0,2%), per valori medi mensili di 183,3 e 184,0 euro/t. Stabile anche l’orzo, sia nazionale (-0,2%) che comunitario (-0,5%), per valori medi di 174,2 e 181,5 euro/t. In aumento del 2,5% le quotazioni della soia nazionale (427,5 euro/t), mentre quelle della soia estera sono rimaste praticamente invariate (-0,4%; 394,3 euro/t). Fatta eccezione per il mais nazionale (invariato) e la soia nazionale (apprezzatasi dell’11%), le quotazioni, a Milano, sono diminuite rispetto a maggio 2016, soprattutto nel caso del mais comunitario (-3,8%).
A livello internazionale, le quotazioni del mais sono rimaste stabili, rispetto ad aprile, in Francia (-0,3%), mentre sono leggermente diminuite negli Stati Uniti (-1,6%) per valori medi di 174,3 e 143,8 euro/t. In Francia il prezzo dell’orzo è aumentato del 2,0% (151,2 euro/t), mentre è diminuito del 2,8% negli Stati Uniti (85,4 euro/t). Pressoché invariate, infine, le quotazioni della soia, sia negli Stati Uniti (-0,2%) che in Brasile (+0,2%) per prezzi medi di 332,9 e 304,1 euro/t. Rispetto a maggio 2016 i prezzi del mais e dell’orzo francesi sono aumentati del 4-5%, mentre negli Stati Uniti e in Brasile le quotazioni hanno fatto tutte registrare delle variazioni ampiamente negative, soprattutto nel caso dell’orzo statunitense (-13,8%) e della soia brasiliana (-10,7%).
PREZZI DEI SUINI, MAGGIO 2017
Prodotti e mercati |
Medie mensili (€/kg) | Variazioni % | |
maggio 2017 |
mag. 2017/apr. 2017 |
mag. 2017/mag. 2016 |
|
Suini pesanti da macello | |||
Cun c.t. (160-176 kg) |
1,642 |
-2,0 |
+27,4 |
Modena (156-176 kg) |
1,656 |
-0,3 |
+31,3 |
Suini leggeri da macello | |||
Cun (90-115 kg) |
1,286 |
-4,9 |
+32,0 |
Modena (90-115 kg) |
1,774 |
-0,3 |
+28,9 |
Suini da allevamento 30 kg | |||
Modena |
3,800 |
+1,4 |
+44,0 |
Mantova |
3,745 |
+1,0 |
+44,7 |
Cun_suini da allevamento |
3,755 | +1,0 |
+43,1 |
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini, borse merci Modena, Mantova. |
Leggi l’articolo completo di tabelle sulla Rivista di Suinicoltura n. 6/2017
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