L'ultima parte dell’estate porta sollievo alla suinicoltura nazionale, che da un punto di vista economico ha potuto sperimentare la combinazione ottimale di ricavi in aumento e costi in calo.
Oltre alle principali materie prime alimentari in calo, in agosto, infatti, sono saliti i prezzi dei suini pesanti da macello, che sul mercato di Modena hanno raggiunto 1,774 euro/kg (peso vivo), in aumento del 2% rispetto a luglio e del 9% rispetto all’agosto 2016.
Andamento negativo, invece, sempre in agosto, per i suinetti di allevamento, ma solo su base congiunturale (-8,7% alla Cun) perché il dato tendenziale è molto positivo e supera il 30%.
Grazie a queste dinamiche, nello stesso periodo l’indice Crefis di redditività ha mostrato un incremento significativo, sia dal punto di vista congiunturale, ovvero rispetto a luglio (+3,5%) che dal punto di vista tendenziale, cioè rispetto allo stesso mese dell’anno scorso (+8,1%).
Fase di macellazione, +1,1% la redditività
Comunque positivi, ma con qualche ombra, i dati di agosto del segmento della macellazione. Se l’indice Crefis di redditività sale rispetto a luglio dell’1,1%, il confronto con l’anno scorso risulta molto negativo: -13,3%.
A conferma che il miglioramento economico dell’attività di macellazione è sostanzialmente congiunturale c’è il fatto che l’aumento di redditività dipende soprattutto dal mercato dei lombi freschi: durante il mese scorso, la quotazione del “taglio Modena” è infatti aumentata rispetto a luglio del 9,5% (mercato di Modena). Nello stesso mese, i prezzi delle cosce fresche pesanti per crudo hanno registrato aumenti molto lievi: +0,1% la coscia a destinazione dop (5,378 €/kg, Cun); +0,3% la coscia destinata a prodotto generico (4,152 €/kg).
Va peggio la fase di stagionatura
Per quanto poi riguarda la fase di stagionatura scende ad agosto l’indice Crefis di redditività del Prosciutto di Parma dop pesante: -2,2% rispetto a luglio ma soprattutto -3,3% su base tendenziale. Sfavorevole anche l’indice dei prosciutti generici: -1% a livello congiunturale e -10,2% a livello tendenziale.
Prosegue così l’assottigliarsi del gap di redditività tra prosciutti pesanti dop e generici, che ad agosto rimane comunque positivo (+21,6%). Da segnalare però che nel caso di cosce stagionate leggere, il differenziale è tornato da qualche mese negativo (-4,9%), ovvero a sfavore dei prosciutti tutelati.
Per quanto riguarda il mercato dei prosciutti, ad agosto si è registrato un aumento dei prezzi del Parma Dop pesante che ha raggiunto i 10,550 €/kg, che si traduce in +1,2% su luglio e +10,7% su agosto 2016; mentre rimane stabile a 13,700 euro/kg il prezzo del prosciutto di San Daniele, che segna però +8,3% su base tendenziale.
I fattori della produzione
Sui mercati nazionali delle principali commodities alimentari a uso zootecnico, e in particolare dedicate alla suinicoltura, i prezzi sono risultati in agosto in calo rispetto al mese precedente, a eccezione dell’orzo. A livello internazionale, le variazioni congiunturali sono state tutte negative.
Rispetto al mese di luglio, a Milano, i prezzi del mais nazionale e di quello comunitario sono diminuiti del -2,6% e -0,9%, collocandosi su valori medi mensili di 184,8 e 187,0 euro/t rispettivamente. Sui mercati esteri le variazioni congiunturali risultano più marcate; in particolare, nell’ultimo mese, il prezzo del mais francese è sceso del -7,2% (157,8 euro/t), mentre quello statunitense è sceso dell’8,3% per un prezzo di 125,6 euro/t. Le variazioni tendenziali sono negative sia sul mercato nazionale che su quello estero.
Nell’ultimo mese, alla borsa merci di Milano, la soia nazionale non è mai stata quotata, mentre il prezzo di quella estera è calato a 362,8 euro/t (-5,8% la variazione congiunturale). Medesima variazione si registra anche sul mercato statunitense dove la soia è scambiata a 310,2 euro/t (-5,8%), mentre il valore medio mensile della soia brasiliana è stato pari a 286,5 euro/t (-4,2%). Le variazioni tendenziali sono negative: -3,5% a Milano e -20,5% in Brasile.
Cresce dello 0,3% il prezzo dell’orzo nazionale pesante ora scambiato a 165,0 euro/t, mentre la quotazione dell’orzo comunitario è rimasta invariata a 172,5 euro/t. Sui mercati esteri, invece, le quotazioni dell’orzo sono in calo sia in Francia (-1,9% per un prezzo di 145,6 euro/t) che negli Stati Uniti dove il prezzo medio mensile di agosto è risultato pari a 81,5 euro/t (-0,4%). Le variazioni tendenziali sono state tutte positive ad eccezione degli Stati Uniti (-5%).
I prezzi dei suini italiani: agosto 2017
Prodotti e mercati |
Medie mensili (€/kg) agosto 2017 |
Variazioni % | |
ago. 2017/ lug. 2017 |
ago. 2017/ ago. 2016 |
||
Suini pesanti da macello | |||
Cun c.t. (160-176 kg) |
1,776 |
+1,0 |
+7,3 |
Modena (156-176 kg) |
1,774 |
+2,0 |
+9,0 |
Suini leggeri da macello | |||
Cun (90-115 kg) |
1,411 |
+1,3 |
+4,3 |
Modena (90-115 kg) |
1,892 |
+1,9 |
+8,4 |
Suini da allevamento 30 kg | |||
Modena |
3,431 |
-8,1 |
+32,6 |
Mantova |
3,371 |
-8,3 |
+32,7 |
Cun_suini da allevamento |
3,376 |
-8,7 |
+30,7 |
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini, borse merci Modena, Mantova. |
L'articolo completo di tabelle sarà presto disponibile sulla Rivista di Suinicoltura n. 10 e sul sito web www.suinicoltura.edagricole.it, nella sezione Edicola web.