La Giunta regionale della Sardegna pone come obiettivo politico primario l’eradicazione della peste suina africana nell’isola. Molteplici le riunioni tecnico-operative, per esaminare e valutare i progressi ottenuti del Piano straordinario che è stato approvato dalla Commissione europea e dal ministero della Salute, che sta producendo effetti positivi su tutto il sistema. Infatti per una efficace eradicazione è necessario coinvolgere tutta la filiera, attraverso una pressante informazione capillare di tutti gli allevatori, in modo da contrastare il pascolo brado illegale, fonte incontrastata del contagio.
Nel corso degli incontri tecnici-operativi tra i rappresentanti istituzionali e i tecnici esperti delle pesti suine sarde e nazionali è stato fatto un quadro delle numerose iniziative al fine di approntare una serie articolate di azioni di smaltimento dei suini affetti dal temibile virus, o peggio allevati e custoditi in modi illegali.
A tal proposito a cura dell’Osservatorio epidemiologico della Sardegna verrà aggiornata la cartografia delle aree interessate della diffusione della peste suina in Sardegna. Oggigiorno, la situazione è sotto controllo veterinario, così come programmato e previsto dal Piano straordinario, che vuole rappresentare una importante strategia per far fronte ad una epidemia che da 37 anni imprigiona l’isola in una situazione di stallo produttivo, con danni rilevanti alla debole ed asfittica economia della Sardegna. Oggigiorno vi sono tutti i presupposti organizzativi per debellare la temibile peste suina africana.
Maurizio Orrù