A 33 anni neanche compiuti, Johann Wolf sapeva bene cosa voleva fare nella vita: l’imprenditore! Tanto che il 27 novembre 1965 si recò con sua madre Franziska presso un notaio a Gmunden (Austria) con l’intenzione di fondare un’impresa.
Cresciuto a Scharnstein con i suoi genitori in un ambiente agricolo, dopo l’avvento dell’automazione nell’attività agricola dei genitori e dopo aver intrapreso i primi passi nel settore imprenditoriale come commerciante, l’agricoltura tradizionale cominciava a stargli stretta, nonostante la sua giovane età.
Con il contratto societario redatto e certificato dal notaio, Johann Wolf e sua madre intendevano fondare una società a responsabilità limitata sotto il nome di “Wolfo GmbH” (GmbH corrisponde a “società a responsabilità limitata”), divenendo in seguito la società madre in Austria e oggi rispondente al nome di Wolf Holding GmbH.
Vediamo quali sono state le principali tappe di questo percorso.
La Wolf Holding GmbH
Johann Wolf aveva grandi progetti: l’oggetto sociale già allora fu la fabbricazione di pezzi da costruzione standard, beni di consumo e attrezzature per l’agricoltura, l’esecuzione di tutti i lavori edili, la progettazione e la consulenza edile, la produzione di merci e oggetti in plastica, l’esercizio nel settore dei trasporti, l’attività di un’impresa di costruzioni e di commercio di beni di tutti i tipi e venne più volte integrato e modificato.
Dopo la risoluzione di innumerevoli cavilli tecnico-burocratici e grazie a una grande forza di volontà, il 9 marzo 1966 fu convalidata la definitiva fondazione della società “Johann Wolf GmbH.”
Il 9 marzo 2016 l’odierna Wolf Holding GmbH e l’intero “sistema” risultante dalla sua attività compiranno 50 anni!
La Wolf Systembau GmbH
Non c’è da meravigliarsi che già dagli sforzi che furono necessari per la fondazione aziendale, Johann Wolf fu per tutta la vita dell’idea che la burocrazia fosse un ostacolo per l’economia.
Gli anni seguenti alla fondazione della “Johann Wolf GmbH” furono caratterizzati da un susseguirsi di acquisizioni, ampliamenti dell’oggetto sociale (attività di pittura, decorazione, posa di piastre e piastrelle, installazione di serrature con griglie, lattoneria e falegnameria, installazione di linee del gas e dell’acqua, installazioni elettriche, installazione di sistemi di ventilazione con condizionatore, impianti di riscaldamento inferiore e centrale e impianti di trattamento dell’acqua, attività di agenzia e gestione immobiliare) e aumenti di capitale.
Nel 1985 la denominazione sociale “Johann Wolf GmbH” fu modificata in “Wolf Systembau GmbH”. Johann Stadler, allora 30enne e oggi uno dei soci, fu nominato amministratore delegato e l’oggetto sociale fu ampliato alla produzione di strutture prefabbricate.
Verso l’internazionalizzazione
L’ampliamento delle attività aziendali oltre i confini austriaci era fin dall’inizio nel mirino di Johann Wolf, che aveva già richiesto la registrazione dei diritti di marchio e brevetto in diversi Paesi per i marchi “System Wolf”, “Systembau Wolf” e “Yunges Europa” e diversi brevetti (casseforme per container tondi, serbatoi alti a tenuta di gas, pannelli chiodati per la fabbricazione di travi composte, chiodatrice mobile, travi composte, collegamento ad angolo rigido, processo e dispositivo per il taglio di tronchi d’albero, dispositivo per riempimenti e rimozione per silos tondi, dispositivo di foraggiamento, ecc.).
Inoltre Johann Wolf chiese la tutela di marchi e brevetti anche negli Usa e in Canada, perché questi Paesi lo interessavano per le loro dimensioni e per le possibilità che offrivano, pur non sviluppando operativamente grandi attività nei due mercati.
Lo sforzo di internazionalizzazione dell’attività aziendale puntò prima alla Germania (1968) dove, in seguito alla Wolf System, la sede di Sterhofen divenne la seconda società madre, seguita poi da Francia, Italia, Svizzera, Lussemburgo, Ungheria, Danimarca, Belgio e Inghilterra.
Fino ad allora tutto era piuttosto chiaro. Dal 1990 al 1999 e con l’apertura ai Paesi dell’Europa dell’est, l’internazionalizzazione avviata da Johann Wolf assunse una dinamica esplosiva: Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, diverse sedi e Joint-Ventures in Russia, Ucraina, Spagna, Tenerife, Croazia, China, Giappone, Usa.
I pilastri aziendali
Con la costruzione di silos agricoli e serbatoi circolari l’attività subì un vero boom. Il reparto di costruzione dei serbatoi tondi in cemento armato, costruiti con la cassaforma sviluppata da Wolf, ancora oggi tra le sezioni di maggior successo.
Dopo la costruzione di serbatoi, furono inseriti nel programma stalle e capannoni agricoli.
A partire dal 1975, Wolf iniziò lo sviluppo e la costruzione di strutture prefabbricate nella sede di Scharnstein. Verso la metà degli anni 80, il programma fu arricchito con la produzione di pannelli chiodati nella sede di Scharnstein e dal 1988 anche a Coventry.
La costruzione di silos e serbatoi, di edifici e capannoni, di edifici prefabbricati e di metallo e acciaio (produzione di telai e costruzioni d’acciaio, pannelli chiodati, reti metalliche e accessori per silos) sono ancora oggi 4 pilastri aziendali.
Leggi l’articolo completo sulla Rivista di Suinicoltura n. 3/2016
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