È apparso molto negativo, a dicembre, l’andamento del mercato dei suini. Secondo le rilevazioni del Crefis ( www.crefis.it ) il prezzo medio mensile dei capi pesanti da macello (160-176 chilogrammi), destinati al circuito dop e quotati alla Cun, è infatti sceso a 1,300 euro/kg (prezzo a peso vivo), dando luogo a variazioni fortemente negative: -9% rispetto a novembre 2018 (cioè su base congiunturale) ma soprattutto -21,1% rispetto al dicembre 2017 (ovvero su base tendenziale).
Sfavorevoli anche i dati dei suini che vengono orientati al circuito non tutelato, il cui prezzo a dicembre è sceso a 1,174 euro/Kg, ovvero il 9,6% in meno rispetto al mese precedente e il 16,4% in meno rispetto all’anno precedente.
Passando in rassegna gli andamenti del suino leggero da macello (144-152 chilogrammi) per circuito tutelato, le quotazioni rilevate a dicembre alla Cun mostrano andamenti negativi simili a quelle dei capi pesanti. È infatti pari a -9,6% la variazione congiunturale, con un prezzo che scende a 1,210 euro/Kg (quotazione a peso vivo), che si traduce in un -22,4% su base annua. Per quanto riguarda sempre i suini leggeri (144-152 chilogrammi) ma destinati a produzioni generiche, il prezzo raggiunto a dicembre è stato pari a 1,084 euro/Kg (peso vivo), che risulta del 10,3% più basso rispetto a novembre e del 17,5% inferiore rispetto a dicembre 2017.
Positivo il mercato dei suinetti
Risulta invece positivo l’andamento del mercato dei suinetti da allevamento, ma solo a livello congiunturale. Per gli animali da 7 chilogrammi, il prezzo alla Cun è stato fissato a dicembre a 52,013 euro/capo, l’8% in più rispetto a novembre; mentre per i capi da 30 chilogrammi, il prezzo è salito a 2,246 euro/Kg, ovvero +0,4% sempre su novembre. Ma anche in questi mercati, le variazioni tendenziali, cioè rispetto a dicembre 2017, sono sensibilmente negative. E pari, rispettivamente per le due tipologie di suinetti da ingrasso, a -15% e -21,8%.
Il calo la redditività
Questa situazione, che appare così sfavorevole sul fronte dei prezzi dei capi da macello, ha ovviamente impattato altrettanto negativamente sui ricavi degli allevatori di suini italiani. Un fenomeno intercettato e descritto dall’andamento dell’indice di redditività che il Crefis elabora da anni espressamente per la suinicoltura nazionale. E a dicembre, infatti, la dinamica dell’indice è stata fortemente negativa, e pari a -8,6% su base mensile, cioè su novembre, e -18,6% su base annuale, cioè su dicembre 2017.
Aumentano i costi di produzione alimentari
Oltre al mercato dei suini da macello, a spiegare un andamento così avverso della remuneratività dell’attività di allevamento c’è anche la dinamica dei costi di produzione alimentari che, a dicembre, è risultata in salita per entrambi i prodotti più utilizzati: mais e soia. In particolare, il mais nazionale, quotato alla Borsa merci della Camera di commercio di Milano, ha registrato a dicembre un prezzo di 182,5 euro/tonnellata, in aumento dell’1,1% rispetto a novembre (e +2,8% su dicembre 2017). La soia estera, ma quotata comunque alla Borsa di Milano, ha evidenziato infine un incremento di quotazione dell’1,2%, con il prezzo che è salito a 345,5 euro/tonnellata (-5,9% la variazione tendenziale).
Prezzi suini italiani: dicembre 2018 | |||
Cun suini e suinetti |
Medie mensili |
Variazioni % |
|
dic. 2018/ |
dic. 2018/ |
||
Suini da macello - circuito tutelato | |||
144-152 kg |
1,210 |
-9,6 |
-22,4 |
152-160 kg |
1,240 |
-9,4 |
-21,9 |
160-176 kg |
1,300 |
-9,0 |
-21,1 |
Suini da macello - circuito non tutelato | |||
90-115 kg |
1,024 |
-10,9 |
-18,4 |
144-152 kg |
1,084 |
-10,3 |
-17,5 |
152-160 kg |
1,114 |
-10,1 |
-17,1 |
160-176 kg |
1,174 |
-9,6 |
-16,4 |
Suinetti | |||
7 kg (euro/capo) |
52,013 |
+8,0 |
-15,1 |
30 kg |
2,246 |
+0,4 |
-21,8 |
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini da macello e da allevamento |
Cos’è l’indice di redditività Crefis
Gli indici Crefis sono finalizzati al calcolo e al monitoraggio della redditività delle principali fasi della filiera suinicola italiana.
Volutamente intuitivi e aggiornabili su base mensile, sono calcolati tramite rapportando il prezzo dei principali output di una determinata fase produttiva e quello dei principali input: tanto più è elevato il valore dell’indice, tanto maggiore è la redditività.
In particolare, l’Indice Crefis di redditività dell’allevamento viene calcolato attraverso il rapporto tra il prezzo del suino pesante (principale output) e una media ponderata dei prezzi dei principali input, in particolare mais e soia, impiegati nell’intero periodo di allevamento.
L’indice, quindi, esprime sinteticamente la redditività dei suini macellati nel mese per il quale l’indice è calcolato, e fornisce all’allevatore un’immediata percezione, ovviamente in termini di media, di quanto sta rendendo la sua attività quotidiana e di quale sia l’andamento rispetto ai mesi precedenti.
Leggi l’articolo completo pubblicato sulla Rivista di Suinicoltura n. 1/2019
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