Rilevare i morsicatori monitorando i versi

morsicatura della coda suini
Secondo un recente studio è possibile evitare le perdite economiche e i problemi di benessere correlati ai morsi alle code. È infatti possibile individuare precocemente il problema analizzando i suoni emessi dai maiali.

L’identificazione precoce delle morsicature della coda e il successivo intervento immediato dello staff di allevamento sono necessari per ridurre le lesioni ai suini e il loro impatto sulla salute e il benessere animale. La rimozione dei morsicatori è diventata una strategia gestionale efficace, ma individuarli può essere difficile e richiedere molto tempo.

Uno studio di Heseker et al., pubblicato all’inizio di quest’anno, ha indagato la possibilità di identificare precocemente gli eventi di morsicatura e, in particolare, i soggetti morsicatori, rilevando specifici versi (in particolare strilli) emessi dai suini attraverso audio registrazioni.

Secondo i risultati di tale studio, grazie alle rilevazioni audio i morsicatori sono stati identificati da uno a nove giorni prima della loro rimozione dal box dopo l'ispezione visiva. Gli strilli sono stati rilevati prima dell’aumento delle “code abbassate” (ovvero l’atteggiamento che i suini adottano in seguito a diversi eventi di morsicatura, e che consiste nel tenere la coda innaturalmente abbassata, anziché all’insù) e potrebbero quindi essere considerate un indicatore di allarme precoce. L'analisi della vocalizzazione degli animali ha quindi un certo potenziale per il monitoraggio e il rilevamento precoce degli eventi di morsicatura della coda. In combinazione con i segni individuali e gli algoritmi di analisi automatica, è possibile identificare i soggetti che mordono, rimuoverli con anticipo dai box e ridurre in modo efficiente le morsicature aumentando la salute e il benessere degli animali.

Come è stato organizzato lo studio

 Lo studio è stato condotto presso la stazione sperimentale per l'allevamento suinicolo della Camera dell'Agricoltura della Bassa Sassonia a Bad Zwischenahn-Wehnen, nel nord-ovest della Germania, da marzo 2022 a luglio 2022. L'allevamento degli animali era conforme alla legislazione europea e tedesca. In totale, nell'esperimento sono stati inclusi 288 suinetti svezzati.

Una porcilaia con sei box svezzamento (24 suini per box) è stato utilizzato per le indagini in due lotti.

I suinetti (Pietrain x [Large White x Landrace]) sono nati in condizioni di stabulazione convenzionali.

I maschi venivano castrati entro la prima settimana di vita e le code venivano lasciate integre. Allo svezzamento (26,48 ± 1,67 giorni di età), i suini sono stati pesati individualmente (7,28 ± 1,35 kg) e marchiati con una marca auricolare colorata per l'identificazione individuale, prima di essere spostati nel settore svezzamento, dove sono rimasti per 39 giorni. Sono stati inclusi nell’esperimento solo suini di peso superiore a 5 kg e con la coda lunga. I suinetti della stessa nidiata venivano tenuti insieme il più possibile per evitare lotte e ridurre al minimo lo stress durante lo svezzamento.

Ciascun box è stato dotato di una videocamera collegata a un modulo audio e un microfono. Successivamente, le telecamere sono state collegate a un server Nas (Network Attached Storage) per l'archiviazione dei video. Gli strumenti sono stati montati a circa 2,8 m dal pavimento, con vista dall'alto verso il basso dell'intero box, dove hanno registrato continuamente file video. I microfoni (gamma di frequenza 20 Hz – 20 kHz) erano appesi al soffitto al centro del box ad un'altezza di circa 1,2 m dal pavimento.

I dati raccolti

Gli esami individuali delle code sono stati effettuati ogni due settimane utilizzando la German Pig Scoring Key (Dsbs) da due osservatori addestrati, che sono entrati nel box per valutare ogni coda. Le lesioni della coda sono state registrate utilizzando un sistema di punteggio a quattro punti (0 = nessuna lesione, 1 = lesione superficiale, 2 = piccola lesione, 3 = grande lesione). Inoltre, la postura (abbassata o normale) e le nuove lesioni della coda venivano registrate quotidianamente dal lunedì al venerdì. In caso di epidemia di morsicature della coda (ovvero la presenza di almeno una coda sanguinante nel recinto), è stato fornito materiale di arricchimento aggiuntivo (sacchi di iuta, paglia e bite stars). Quando le lesioni alla coda nel box aumentavano, il personale dell'allevamento cercava, durante le ispezioni giornaliere, il soggetto con particolare interesse nel mordere: ogni maiale che sia stato visto almeno due volte mordere in modo aggressivo la coda dei compagni di box è stato definito morsicatore ed è stato rimosso dal gruppo.

Nei due lotti studiati, 7 suini in 4 diversi box sono stati identificati, in base ai criteri di cui sopra, come morsicatori di coda (1-2 morsicatori per box) e separati dal gruppo.

Analisi degli strilli

Dopo l'identificazione e la rimozione del morsicatore dal box da parte del personale dell'allevamento, i video sono stati analizzati retrospettivamente e in modo continuo da un osservatore. I file audio sono stati estratti dalle registrazioni video e gli strilli dei suini sono stati analizzati. Tali strilli erano caratterizzati da un improvviso aumento del volume, con elevati livelli di energia in frequenze superiori a 1 kHz ed erano chiaramente visibili nell'oscillogramma e nello spettrogramma del file audio.

L'indicazione temporale di ogni strillo nel file audio è stata documentata e successivamente valutata nel file video per determinarne il motivo e l'esatta ora del giorno in cui si è verificato.

Gli strilli sono stati classificati e assegnati a diverse categorie in un etogramma.

I file sono stati analizzati retrospettivamente in maniera continua, fino a quando non si è più verificata alcuna morsicatura della coda da parte del morsicatore per un giorno (24 h). Il giorno in cui l'ultimo morsicatore è stato rimosso dal box è stato definito come giorno 0 (d0), i giorni prima della rimozione sono stati indicati con numeri negativi (ad esempio, d-1). I giorni successivi alla rimozione sono indicati con numeri positivi (ad esempio d1). In totale, nello studio qui presentato, sono state analizzate e classificate 748 ore di materiale video.

Risultati ottenuti

Durante le ispezioni visive giornaliere, il personale dell'allevamento ha identificato 7 morsicatori provenienti da 4 box nei 2 lotti con suinetti svezzati e li ha separati dal gruppo. È interessante notare che questi soggetti non sono stati i primi suini a iniziare a mordersi la coda nei video analizzati, ma hanno iniziato a mordere il giorno successivo.

Sono stati osservati diversi pattern comportamentali: in alcune ore vi era un’elevata attività di morsicatura, che si rifletteva nel maggior numero di strilli rilevati, e ore senza strilli (e quindi senza eventi di morsicatura).

È stato creato un ampio set di dati video per capire quando iniziassero gli eventi di morsicatura e quali suini ne fossero responsabili. I morsicatori sono stati identificati tramite video fino a 9 giorni prima della loro identificazione da parte del personale di allevamento durante le ispezioni visive. Utilizzando questo metodo è stato quindi possibile separare più precocemente i suini che mostravano un interesse particolare per la morsicatura della coda, rispetto all'identificazione visiva durante le ispezioni giornaliere o al monitoraggio del numero di code abbassate.

Le code abbassate: indicatore di allarme precoce

Nel presente studio, i primi casi di morsicatura della coda rilevati grazie agli strilli sono stati eseguiti da suini diversi da quelli che successivamente sono stati rimossi in quanto morsicatori: questi ultimi avevano un interesse molto più elevato per il sangue e possono essere assegnati alla categoria dei morsicatori ossessivi. Tuttavia, il lungo periodo di osservazione in questo studio (fino a 10 giorni) sottolinea la difficoltà, per il personale dell'allevamento, nell’identificare e separare questi morsicatori dal gruppo.

I file audio sono stati analizzati in maniera continuativa e le cause dei vocalizzi sono state valutate retrospettivamente secondo un etogramma dal giorno in cui un morsicatore è stato rimosso dal box fino a quando non sono più stati osservati strilli dovuti a morsicatura della coda per un intero giorno. La somma del punteggio lesioni alla coda e la percentuale di code abbassate in un box aumentavano fino a sei giorni prima della separazione dei morsicatori. Anche Lahrmann et al., in un precedente studio, avevano osservato che il numero di code abbassate nei box con morsicatori aumentava rispetto al gruppo di controllo 3 giorni prima di un’epidemia di morsicature, definita in questo caso come la presenza di quattro suini con almeno una ferita sanguinante alla coda. Un giorno prima dell’epidemia invece, il 33% dei suini nel box teneva la coda abbassata. Ciò è inoltre in accordo con le osservazioni di Zonderland et al., che avevano notato un’aumentata probabilità di lesioni alla coda 2-3 giorni dopo la comparsa di code abbassate.

 Monitoraggio automatico dei vocalizzi

 L'utilizzo di dati audio per il monitoraggio automatico della vocalizzazione da stress nei suini ha già ottenuto risultati promettenti per quanto riguarda l'identificazione delle situazioni stressanti.

Schön et al. hanno sviluppato un sistema chiamato Stremodo (STREss MOnitor and DOcumentation unit), che combina la Linear Prediction Coding (Lpc) con una rete neurale artificiale per il rilevamento dei vocalizzi dei suini tramite file audio generati dal microfono. Gli strilli ad alta frequenza potrebbero con questo sistema essere distinti facilmente dalle vocalizzazioni e dai versi non dovuti a situazioni stressanti.

Vandermeulen et al. hanno descritto le vocalizzazioni da stress in modo più dettagliato e hanno inoltre studiato le caratteristiche sonore che definiscono lo strillo di un maiale: parametri legati a durata e spettro sonoro dei vocalizzi sono stati utilizzati per mettere a punto un algoritmo per il rilevamento automatico degli strilli. Nonostante, a causa dell'utilizzo di microfoni senza telecamera nei due studi sopra menzionati, non si stato possibile attribuire una causa agli strilli rilevati, essi confermano comunque che i vocalizzi dei suini possono essere chiaramente identificati nei dati sonori e che è possibile un monitoraggio automatico di quelli causati da eventi stressanti. Heseker et al. hanno inoltre dimostrato che l’uso aggiuntivo di videocamere è assai utile per valutare l’origine degli strilli e identificare i morsicatori dai conspecifici innocui, il che costituisce un'informazione preziosa per poter rimuovere precocemente i morsicatori ossessivi dal box: grazie alle registrazioni video, è stato infatti possibile individuarli fino a 9 giorni prima rispetto all'ispezione visiva effettuatta dal personale e il numero di suini con coda abbassata e lesionata è aumentato dopo il rilevamento di un numero maggiore di strilli.


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Efsa: relazione tra morsicatura e stato sanitario


Bibliografia
Heseker et al., Detecting tail biters by monitoring pig screams in weaning pigs, 2024

Rilevare i morsicatori monitorando i versi - Ultima modifica: 2024-04-23T11:31:42+02:00 da Annalisa Scollo

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