Le scrofe crescono, le strutture della porcilaia anche

strutture allevamento
Come sono cambiate le dimensioni dei nostri animali rispetto al passato? Col miglioramento delle nuove linee genetiche e le innovazioni nel campo dell’alimentazione è necessario analizzare la conformazione del suino attuale per adeguare le strutture d’allevamento alla taglia dei nostri animali

Nel 2018, alcuni ricercatori in Nebraska hanno avviato uno studio per aggiornare le curve di crescita dei suini, pubblicate per la prima volta nel 1968 dall'American Society of Agricultural and Biological Engineers (Asabe). Queste curve sono tuttora utilizzate come standard per la progettazione delle strutture d’allevamento, ma le modifiche nella genetica e nell’alimentazione dei suini hanno portato alla necessità di aggiornare tali dati. L’obiettivo del lavoro era quindi adattare le curve alle caratteristiche del suino moderno, per migliorare la progettazione degli impianti e le attrezzature di allevamento, garantendo il benessere animale.

Lo studio ha coinvolto 150 suini di tre linee genetiche diverse (Landrace, Duroc e Yorkshire), divisi in cinque gruppi di età (4, 8, 12, 16 e 20 settimane), con 30 esemplari per gruppo. I maiali, di sesso misto, sono stati tenuti in box rispettando le normative sul benessere animale, con densità variabile di 0,24 m² per animale nella fase di svezzamento e 0,93 m² nella fase di ingrasso.

I ricercatori hanno utilizzato un sistema innovativo per raccogliere i dati, impiegando un sensore Kinect e un software di acquisizione immagini (Matlab) per ottenere immagini a colori e di profondità dei suini, analizzando varie dimensioni come lunghezza, altezza e larghezza degli animali, nonché dettagli sulla conformazione della testa.

Cambiamenti nella crescita e nella conformazione

I risultati hanno mostrato che, rispetto agli standard Asabe del 1963, i suini moderni hanno un incremento di peso del 22% maggiore durante la fase di ingrasso, ma una crescita più lenta durante la fase di svezzamento. Mentre nei suini degli anni ’60, lo svezzamento avveniva più tardi (a 6-8 settimane), determinando una fase di crescita più rapida, oggi lo svezzamento avviene più precocemente, con una riduzione dell’accrescimento dovuta all’allontanamento dalla madre. Tuttavia, dal punto di vista genetico, i suini moderni mostrano un aumento dell'incremento di peso a partire dalle 12 settimane.

Dal punto di vista della conformazione, è emerso che le dimensioni degli animali sono cambiate significativamente. In particolare,

  • la lunghezza totale dei suini si è ridotta dell’1%,
  • l’altezza e la profondità sono diminuite rispettivamente del 5% e del 6%,
  • mentre l’ampiezza delle spalle è aumentata del 17%.

Questo riflette una selezione genetica che ha privilegiato una muscolatura più sviluppata, con animali più bassi e corti, ma con un torace più largo. Non sono state riscontrate differenze tra maschi e femmine o tra le diverse linee genetiche riguardo alle dimensioni analizzate.

Modifiche nella conformazione della testa

Anche la conformazione della testa dei suini ha subito modifiche. La distanza dal grugno alla spalla è aumentata del 35%, mentre la lunghezza della mandibola e la lunghezza del muso sono diminuite rispettivamente del 24% e del 6%. L’altezza della testa è aumentata dell’8%, il che implica che i suini moderni abbiano una testa relativamente più alta rispetto al passato, pur mantenendo una riduzione della lunghezza della mandibola.

Implicazioni per le strutture di allevamento

Questi cambiamenti nelle dimensioni e nella conformazione dei suini hanno implicazioni significative per la progettazione e l’adattamento delle strutture d’allevamento. Le attrezzature come le bilance, ad esempio, potrebbero non essere più adatte per pesare correttamente i suini moderni. Le bilance attualmente in commercio sono spesso troppo piccole per pesare con precisione suini di 136 kg e i ricercatori suggeriscono che per pesare un suino di tale peso le bilance dovrebbero essere almeno 5 cm più alte, 19 cm più lunghe e 2 cm più larghe rispetto ai modelli standard.

Anche l’altezza degli abbeveratoi potrebbe necessitare di revisione. Secondo lo studio, gli abbeveratoi dovrebbero essere posizionati più in alto per i suini moderni, in particolare per quelli che pesano meno di 15 kg, rispetto alle raccomandazioni di uno studio del 2008 che suggeriva un’altezza tra i 10 e i 15 cm per i suini sotto i 5 kg e tra i 15 e i 30 cm per quelli da 5 a 15 kg.

 

Per quanto riguarda lo spazio nella mangiatoia, la maggiore ampiezza delle spalle dei maiali moderni rende obsoleti gli standard precedenti. Ad esempio, lo studio ha mostrato che l’ampiezza delle spalle di un suino di 20 kg è il 30,5% maggiore rispetto a quanto indicato in uno studio del 1983 per maiali della stessa età. Inoltre, per maiali più pesanti (oltre i 136 kg), lo spazio minimo consigliato dovrebbe essere di almeno 40 cm per capo, mentre la raccomandazione precedente di 38 cm sarebbe più adatta per animali più leggeri.

Effetti sulla termoregolazione

Il cambiamento della conformazione dei suini potrebbe anche influenzare la loro capacità di termoregolazione. Gli animali più corti e ampi, infatti, hanno una superficie ridotta per dissipare il calore, il che potrebbe renderli più suscettibili alle alte temperature, soprattutto a causa della maggiore massa muscolare e della crescita accelerata. Pertanto, è necessario rivalutare le temperature di comfort termico per le diverse categorie produttive di suini, considerando l’aumento della sensibilità alle alte temperature.

Conclusioni

In conclusione, è evidente che le dimensioni e la conformazione dei suini sono cambiate nel tempo, con impatti diretti sulle tecniche di allevamento e sul benessere animale. Per garantire che le strutture di allevamento siano adeguate alle esigenze dei suini moderni, è fondamentale mantenere aggiornati i dati relativi alle loro dimensioni e conformazioni.

Questo aggiornamento non solo aiuta a migliorare il design delle attrezzature (come bilance e abbeveratoi), ma anche a garantire un migliore benessere animale, riducendo i rischi legati a fattori come la termoregolazione e lo spazio a disposizione per ciascun maiale.

Il cambiamento continuo delle caratteristiche fisiche dei suini richiede quindi un costante adattamento delle strutture e delle pratiche d’allevamento, senza mai dare nulla per scontato.


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sulla Rivista di Suinicoltura n. 11/2024

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Le scrofe crescono, le strutture della porcilaia anche - Ultima modifica: 2024-12-10T13:05:38+01:00 da Laura Della Giovampaola

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