Il parere dell'Efsa, pubblicato proprio oggi 27 aprile 2021 sul sito dell'Efsa (https://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/6558), conclude che il potenziale di trasmissione tramite queste vie è più basso rispetto ad altre (ad esempio il trasferimento di maiali domestici vivi o il contatto tra cinghiali selvatici e maiali domestici ) ma il rischio non può essere escluso completamente.
E’ stato sviluppato un modello per classificare il rischio connessi alle diverse vie - o matrici - usando i risultati di un esercizio di elicitazione della conoscenza di esperti (EKE). L’EKE si è basato su evidenze provenienti da una ricerca in letteratura e da una consultazione pubblica.
Diciassette prodotti e matrici sono stati valutati e classificati per la loro probabilità relativa di venire contaminati dal virus nelle zone interessate dalla PSA e di infettare i suini in zone indenni. I mangimi composti (pastone, pellet), gli additivi per mangimi e i veicoli contaminati sono risultati essere in cima alla classifica.
Per ridurre il rischio che il virus venga introdotto negli allevamenti suini tramite mangimi, materiali da lettiera e veicoli da trasporto, il parere scientifico raccomanda la stretta osservanza dei processi di decontaminazione e di immagazzinaggio del caso per tutti i prodotti movimentati da zone interessate dalla Psa a zone indenni.
Leggi l'articolo completo: Scientific opinion on the ability of different matrices to transmit African swine fever virus
Fonte: Efsa