Marzo: 1,156 euro/kg il prezzo del suino pesante

prezzo del suino
La redditività dell’allevamento suinicolo italiano peggiora nuovamente. L’indice Crefis registra -6,2% rispetto al mese precedente

I prezzi dei suini hanno fatto registrare a marzo cali considerevoli. In particolare, la quotazione media mensile dei capi pesanti da macello destinati al circuito tutelato è stato pari a 1,156 euro/kg, per un -6,6% su febbraio e -26,5% sul 2018. Quest’ultimo rappresenta la variazione tendenziale, ed è particolarmente significativa in quanto mostra l’orientamento del mercato al netto della stagionalità.
Andamento confermato dai prezzi dei capi leggeri, di peso 144-152 kg e 152-160 kg, pari rispettivamente a 1,066 euro/kg (-7,1%) e 1,096 euro/kg (-7,0%). Le variazioni tendenziali sono risultate negative per tutte le tipologie di prodotto considerate.
Anche per quanto riguarda i suini destinati a prodotti non tutelati nell’ultimo mese si conferma il trend negativo dei prezzi: i suini da macello pesanti hanno quotato 1,065 euro/kg, per un calo del 6,6% su base congiunturale e del 20,6% su base tendenziale, mentre per quelli di peso 90-115 kg il valore è stato di 0,915 euro/kg per un -7,6% rispetto al mese precedente. Negative le variazioni tendenziali per tutte le tipologie di peso considerate.
In controtendenza positiva invece le quotazioni dei suini da allevamento di 30 kg, che hanno toccato valori medi mensili di 2,704 euro/kg: +3,4% rispetto a febbraio ma -26,5% rispetto all’anno scorso.
A fronte dell’andamento negativo del mercato, a marzo la redditività dell’allevamento suinicolo italiano peggiora nuovamente. L’indice Crefis registra -6,2% rispetto al mese precedente (variazione congiunturale), fermandosi a valori che non si registravano da ottobre 2013, e -24% rispetto allo stesso periodo del 2018 (variazione tendenziale).

I prezzi dei suini italiani: marzo 2019

Cun suini e suinetti Medie mensili (€/kg) marzo 2019 Variazioni %
mar. 2019/             feb. 2019 mar. 2019/            mar. 2018
Suini da macello - circuito tutelato
144-152 kg 1,066 -7,1 -28,1
152-160 kg 1,096 -7,0 -27,5
160-176 kg 1,156 -6,6 -26,5
Suini da macello - circuito non tutelato
90-115 kg 0,915 -7,6 -23,2
144-152 kg 0,975 -7,1 -22,1
152-160 kg 1,005 -6,9 -21,6
160-176 kg 1,065 -6,6 -20,6
Suinetti
7 kg (euro/capo) 51,938 -3,4 -18,9
30 kg 2,704 3,4 -26,5
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini da macello e da allevamento

In calo anche le quotazioni dei prodotti della macellazione

A marzo calano anche le quotazioni dei prodotti della macellazione dei suini. A cominciare dalle cosce fresche: -3% per il prodotto pesante destinato alle produzioni tutelate, che ha quotato 3,618 euro/kg (-28,9% su marzo 2018) e -1,3% per le cosce destinate a prosciutti generici che hanno quotato 3,130 euro/kg (-17,5% su marzo 2018). A risultare positivi, anche se solo su base mensile, sono stati i prezzi dei lombi freschi, con valori medi mensili registrati a 3,113 euro/kg per il “Taglio Padova”; questo ha significato un +2% per la variazione congiunturale, e però -6% per la variazione tendenziale.
In diminuzione a marzo anche il prezzo della coppa fresca refilata da 2,5 kg (-0,7% rispetto a gennaio), il cui valore si è fermato a 3,913 euro/kg, mentre la quotazione della pancetta fresca squadrata da 4/5 kg è scesa a 2,595 euro/kg (-7,9%), valore che risulta essere il più basso da maggio 2016. Rispetto allo scorso anno l’attuale prezzo della coppa è inferiore del -9,5%, mentre quello della pancetta del -18,4%.
Rimane invariato, sia rispetto a febbraio che nei confronti dello scorso anno, il prezzo del lardo fresco di spessore 3 cm (2,550 euro/kg), così come quello del prodotto di spessore 4 cm (3,350 euro/kg).
Nonostante la dinamica negativa del mercato dei tagli freschi, a marzo aumenta la redditività dell’industria di macellazione italiana. L’indice Crefis sale infatti del 6,4% rispetto al mese precedente e soprattutto del 12,7% rispetto all’anno precedente. La ragione sta nel forte calo dei costi per l’approvvigionamento dei suini da macello.

Prezzi dei prosciutti in ribasso

Male a marzo anche la situazione dei prezzi dei prosciutti: sia il “Parma” per il quale le quotazioni del tipo pesante sono diminuite del 7,4% rispetto al mese precedente, raggiungendo 7,963 euro/kg (-21,9% su base annuale); sia il prosciutto generico che ha quotato 6,000 euro/kg un valore che risulta essere il più basso da settembre del 2013.
Questo andamento negativo, trascina al ribasso la redditività della stagionatura. Infatti l’indice Crefis segna per il “Parma” Dop pesante -6,1% su base congiunturale e -20,2% su base tendenziale. Anche i prosciutti pesanti non tutelati hanno fatto registrare variazioni negative, con cali dell’1,4% su febbraio e del 9,3% su marzo 2018.

I FATTORI DELLA PRODUZIONE

Sul mercato dei fattori di produzione alimentari, c’è da registrare a marzo una discesa dei prezzi.
A Milano, i prezzi del mais nazionale e di quello comunitario sono infatti diminuiti, rispettivamente, del 1,4% e del 1,1% rispetto a febbraio, collocandosi su valori medi mensili di 182,4 e 184,8 euro/t. In calo anche il prezzo del cereale francese (-3,8%), che è stato scambiato a 173,7 euro/t, cosi come il dato sul mercato statunitense che è stato pari a 147,3 euro/t (-1,3%). Le variazioni tendenziali sono risultate positive ad eccezione del mais comunitario scambiato a Milano che ha fatto segnare un -0,5% rispetto allo scorso anno.
Alla borsa merci di Milano, il prezzo medio mensile della soia nazionale è risultato pari a marzo a 336,3 euro/t, in calo dell’1,8% rispetto a febbraio, mentre il prodotto estero è sceso a 343,3 euro/t (-1,1%). Variazione congiunturale negativa si è registrata anche negli Stati Uniti (-0,5%, dato di 303,3 euro/t), e in Brasile dove la soia è stata quotata a 280,4 euro/t, in calo del -2,3% rispetto al mese precedente. Le variazioni tendenziali sono risultate tutte negative.
Sempre a marzo, i prezzi dell’orzo scambiato a Milano sono calati del 4,1% per il prodotto nazionale (213,8 euro/t) e del 4,8% per quello di provenienza estera (221,5 euro/t). In calo anche il mercato francese (-2,7%), dove il prezzo dell’orzo è sceso a 177,5 euro/t, e quello statunitense che è stato caratterizzato da una quotazione di 105,8 euro/t (+0,5%). Positive le variazioni tendenziali ad eccezione dell’orzo statunitense che ha fatto segnare un -0,4%.

Marzo: 1,156 euro/kg il prezzo del suino pesante - Ultima modifica: 2019-04-29T11:28:11+02:00 da Mary Mattiaccio

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