Il primo caso di Peste suina africana registrato in Germania all'inizio di settembre sta scuotendo tutto il settore suinicolo europeo, soprattutto per le ripercussioni economiche determinate dal conseguente blocco delle importazioni di carne suina tedesca imposto da Cina, Corea del Sud, Singapore e Giappone.
Dopo i focolai comparsi a partire dal 2014 in numerosi Paesi dell’est Europa e che hanno poi coinvolto il Belgio, la Grecia e oggi anche la Germania, la Psa si avvicina minacciosamente all'Italia.
Il devastante impatto della Psa sul settore suinicolo
La mancanza di una cura ad hoc e, soprattutto, di un vaccino, su cui il mondo scientifico comunque sta lavorando a livello internazionale, rende la Psa una malattia particolarmente pericolosa per il comparto suinicolo.
Attualmente nel mondo è comparsa con effetti devastanti in Asia, in Africa, nella regione del Pacifico e in Europa. La sua diffusione ha determinato ovunque l’abbattimento dei maiali presenti negli allevamenti infettati: solo in Asia, Cina in testa, sono stati abbattuti fino a oggi oltre 5 milioni di suini.
Arriva il sostegno della Fao e dell’Oie agli Stati
A ulteriore dimostrazione della sua pericolosità, nelle scorse settimane la Fao e l’Oie, rispettivamente Organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura e Organizzazione mondiale della sanità mondiale, hanno stretto un accordo che prevede il sostegno agli Stati. Lo scopo è quello di prevenire, fronteggiare ed eradicare gli eventuali focolai adottando gli standard messi a punto dall'Oie e applicando in allevamento le migliori pratiche di biosicurezza frutto delle più recenti evidenze scientifiche.
Appuntamento al 16 ottobre
Il prossimo 16 ottobre, a partire dalle ore 17 e fino alle 18, si terrà un webinar organizzato da Expo consulting dal titolo “Peste suina africana, aumenta l’allerta per la suinicoltura italiana”, al quale parteciperanno il dottor Francesco Feliziani, responsabile di laboratorio presso il centro di referenza per le pesti suine all’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche, il dottor Silvio Zavattini, medico veterinario e Thomas Ronconi, allevatore e presidente dell’Associazione nazionale allevatori suini (Anas).
Conoscere la malattia per preservare il made in Italy
È quindi indiscutibile che la Psa non può essere derubricata a problema di second’ordine per un settore trainante dell’agroalimentare “made in Italy” quale è quello suinicolo. Ed è per questo che Expo consulting ha deciso di dedicare al tema un webinar che avrà una sua più approfondita appendice il 2 dicembre 2020 con la Giornata della suinicoltura, prevista sia in forma presenziale che digitale nel pieno rispetto delle disposizioni anti Covid-19 stabilite a tutela della salute dei partecipanti.
L’evento si terrà a Reggio Emilia presso il centro Loris Malaguzzi e prevede come sempre la partecipazione dei maggiori esperti del settore, nazionali e internazionali, che a vario titolo approfondiranno i temi previsti nel programma.
Il webinar è gratuito e la partecipazione prevede: la registrazione a questo link.