Consorzio Prosciutto di Parma verso la transizione ecologica

consorzio prosciutto di parma
Presentato il progetto realizzato dal Consorzio in collaborazione con il Politecnico di Milano, Enersem e Csqa. Un progetto innovativo per il futuro sostenibile del settore

Il Consorzio del Prosciutto di Parma ha concluso con successo un ambizioso progetto pluriennale che sottolinea il suo impegno verso la sostenibilità e la transizione ecologica del settore agroalimentare. Avviato nel 2022, il progetto ha avuto come obiettivo principale la creazione di una politica ambientale ad hoc per il comparto, finalizzata a supportare le aziende produttrici nell’adozione di pratiche più sostenibili e nella riduzione dell’impatto ambientale delle loro attività.

Grazie alla collaborazione con prestigiosi partner come il Politecnico di Milano, il suo spin-off Enersem e l’ente di certificazione Csqa, il Consorzio ha ottenuto risultati significativi in meno di tre anni, facendo della sostenibilità un pilastro fondamentale per il Prosciutto di Parma, simbolo di eccellenza agroalimentare italiana nel mondo.

Misurare l’impronta ecologica

Il progetto si è sviluppato in più fasi, a partire dal calcolo dell’impronta ambientale del Prosciutto di Parma, realizzato mediante l’applicazione del metodo Pef (Product environmental footprint). Questo strumento, sviluppato dalla Commissione europea, permette di misurare l’impatto ambientale delle attività produttive utilizzando indicatori specifici, come il consumo di risorse naturali e le emissioni di gas serra.

A questa fase di misurazione, che ha coinvolto un ampio numero di aziende del settore, è seguita una validazione da parte di Csqa, ente certificatore indipendente, per garantirne l’affidabilità e la precisione. I risultati raccolti sono stati quindi utilizzati per redigere le “Regole di categoria di prodotto” (Rcp) per il Prosciutto di Parma, depositate presso il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Mase). Queste regole definiscono un profilo ambientale di riferimento per il Prosciutto di Parma e gli altri prosciutti crudi Dop.

Il passo successivo ha visto il Consorzio richiedere l’attivazione dello schema Made green in Italy, il sistema di certificazione ambientale promosso dal Mase.

Questo schema premia i prodotti che, su base volontaria, adottano pratiche che rispondono agli elevati standard di sostenibilità ambientale, riconoscendo così il valore di un prodotto Made in Italy non solo per la sua qualità, ma anche per il suo basso impatto ecologico.

Un software innovativo per le aziende del settore

Un altro passo fondamentale del progetto è stato lo sviluppo di un software innovativo, progettato per le aziende del Prosciutto di Parma, che consente di calcolare e ridurre l’impronta ambientale delle produzioni.

Questo strumento, creato con la collaborazione di Enersem, offre alle imprese un percorso semplificato per ottenere la certificazione ambientale, combinando il calcolo della Pef con suggerimenti pratici per migliorare le performance ecologiche. Ogni azienda che utilizza il software riceve un report personalizzato, con raccomandazioni specifiche per ridurre il proprio impatto ambientale e ottimizzare l’efficienza energetica.

Il software, validato anch’esso da Csqa, permette alle imprese non solo di monitorare le proprie performance ambientali, ma anche di confrontarsi con altre realtà produttive simili, stimolando così un processo di miglioramento continuo e di condivisione delle migliori pratiche.

Un impegno che guarda al futuro

Alessandro Utini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma, ha commentato con soddisfazione i risultati raggiunti: «Il valore di un prodotto unico come il Prosciutto di Parma si misura anche nella sua capacità di rispondere alle sfide globali, in particolare quelle ambientali. La nostra responsabilità verso il territorio e il futuro del comparto ci ha spinti a intraprendere questo percorso di sostenibilità. Siamo orgogliosi di aver realizzato questo progetto con il Politecnico di Milano, Enersem e Csqa, e di aver offerto alle nostre aziende uno strumento concreto per la transizione ecologica. È particolarmente significativo che un numero crescente di produttori stia utilizzando il nostro software, confermando così il nostro impegno verso una produzione sostenibile, che rafforza la competitività del Prosciutto di Parma sui mercati internazionali».

Soddisfazione anche da parte del Politecnico di Milano, che ha partecipato alla fase di progettazione del programma. Mauro Ceconello e Carlo Proserpio, coordinatori del progetto, hanno dichiarato: «La collaborazione con il Consorzio del Prosciutto di Parma è stata fondamentale per accelerare la transizione ecologica, un obiettivo che si inserisce pienamente nelle sfide del Green deal europeo. L’approccio adottato ci ha permesso di sviluppare soluzioni innovative, in grado di rispondere alle esigenze delle imprese e di stimolare lo sviluppo sostenibile dei territori, creando un esempio virtuoso che speriamo possa ispirare altri settori».

L’innovazione tecnologica

Il software sviluppato da Enersem è uno degli aspetti più innovativi del progetto.

Matteo Zanchi, direttore generale di Enersem, ha commentato: «Siamo molto soddisfatti di aver creato un software che rappresenta la prima soluzione pensata specificamente per le Dop, e in particolare per il Prosciutto di Parma. Grazie a questo strumento, tutte le aziende del settore possono ora accedere facilmente a un percorso di certificazione ambientale, riducendo l’impatto ecologico e migliorando l’efficienza energetica».

Il software consente infatti alle aziende

  • di calcolare rapidamente la propria impronta ambientale,
  • di ricevere suggerimenti per ridurla
  • e di confrontarsi con le performance di altri produttori, ottimizzando così le operazioni in una logica di miglioramento continuo.

Anche Csqa, che ha certificato la validità del software e del calcolo della Pef, ha sottolineato il ruolo centrale della certificazione nell’accelerare la transizione ecologica.

Marco Omodei Salè, responsabile innovazione di Csqa, ha spiegato: «La metodologia Pef, che stiamo validando per le aziende, rappresenta uno strumento fondamentale per il calcolo dell’impronta ambientale, e il software sviluppato dal Consorzio offre un supporto concreto alle aziende nella loro adesione allo schema Made green in Italy, favorendo l’adozione di pratiche sostenibili in modo semplice e immediato».

Concludendo, il Consorzio del Prosciutto di Parma si conferma un esempio di responsabilità e innovazione, non solo per il suo impegno verso l’ambiente, ma anche per la capacità di guidare le proprie aziende in un percorso di transizione ecologica che contribuirà a garantire la sostenibilità del settore a lungo termine.

Un modello che potrebbe servire da ispirazione per altri settori, in un momento storico in cui la sostenibilità è più che mai al centro delle politiche europee e globali.


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Fonte: Consorzio del Prosciutto di Parma

Consorzio Prosciutto di Parma verso la transizione ecologica - Ultima modifica: 2024-12-11T11:09:45+01:00 da Barbara Gamberini

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