Un allentamento delle restrizioni contro la peste suina africana (Psa) potrebbe segnare una svolta per gli allevamenti lombardi, da tre anni colpiti dalle conseguenze della diffusione del virus. A dare la notizia è stato l’europarlamentare Carlo Fidanza, durante la visita a Milano della delegazione della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo in Regione Lombardia. Ora si attendono i dettagli della decisione da parte di Bruxelles.
Coldiretti Lombardia accoglie positivamente l’annuncio, sottolineando come il provvedimento possa restituire prospettive a un comparto che, negli ultimi anni, ha sostenuto ingenti sforzi per rafforzare la biosicurezza aziendale. La diffusione dei cinghiali, principale veicolo della malattia, ha infatti costretto gli allevatori a misure straordinarie per contenere i rischi. L’associazione chiede però che vengano garantiti anche gli indennizzi per i danni accertati, dalle perdite dovute agli abbattimenti forzati fino ai fermi aziendali.
All’incontro con la delegazione europea erano presenti anche il presidente della Regione Attilio Fontana e l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi, insieme ai vertici di Coldiretti Lombardia, Gianfranco Comincioli e Giovanni Benedetti.
“Non c’è Europa senza agricoltura – ha dichiarato Comincioli –. L’attuale scenario internazionale dimostra quanto sia fondamentale un’agricoltura forte, autonoma e sostenibile. Per questo la Pac va rafforzata, non ridotta. Servono regole di reciprocità negli scambi, etichettatura obbligatoria dell’origine su tutti i prodotti, investimenti in nuove tecnologie e strumenti per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, a partire dalle Tea. Al tempo stesso occorre snellire le procedure per favorire il ricambio generazionale”.
Lollobrigida: “Risultato del lavoro congiunto”
Gli allevamenti suinicoli di Lombardia e Piemonte escono dalla “zona 3” europea legata alla peste suina africana e possono tornare a produrre ed esportare. La decisione, approvata all’unanimità dal Comitato permanente Paff, arriva dopo l’istanza presentata dal ministero della Salute a Bruxelles.
“Il ritorno all’operatività è la prova che il lavoro del ministero dell’Agricoltura, del ministero della Salute e della struttura commissariale dà buoni frutti – ha commentato il ministro Francesco Lollobrigida –. La rimozione dei vincoli rafforza le prospettive della nostra industria agroalimentare”.







