Novanta milioni di euro per le filiere zootecniche in crisi. È stata sancita il 9 luglio scorso l’intesa in Conferenza Stato regioni sul decreto Mipaaf che interviene su alcuni dei settori maggiormente colpiti dalla chiusura dell’Horeca durante il lockdown. Le filiere interessate da sovvenzioni dirette sono quelle suinicola, ovicaprina, cunicola, del latte bufalino e del vitello da carne per un totale di 65 mln di intervento. 25 mln sono destinati al sostegno degli ammassi privati della carne di vitello (15 mln) e dei prosciutti Dop (10 mln). Gli aiuti vengono concessi nel rispetto dei massimali di aiuto previsti dal “Quadro temporaneo” di aiuti della Commissione Ue, che equivale a 100mila euro per singola impresa agricola.
«Sosteniamo gli allevatori – dice la Ministra Teresa Bellanova (nella foto) – e le filiere zootecniche in una fase molto delicata. I settori sono stati individuati tra quelli più danneggiati e che hanno meno aiuti strutturali, in modo da poter dare un sostegno e una tutela reale al reddito delle imprese. Ora è necessario che tutte le filiere interessate facciano un passo in più e già dalla prossima settimana convocheremo tavoli specifici, a partire da quello suinicolo per sancire dei patti di filiera nazionali. Dobbiamo utilizzare queste risorse per progettare il rilancio. Credo sia doveroso ricordare che per tutti gli allevatori abbiamo anche previsto l’esonero contributivo straordinario per i mesi da gennaio a giugno».
Sovvenzioni
Il decreto prevede che per quanto riguarda le sovvenzioni dirette gli animali debbano essere nati, allevati e macellati in Italia. Per i suini è concesso un aiuto fino a 20 euro per ogni capo di suino macellato nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020 nei limiti di spesa di 23 mln e fino a 18 euro per ogni scrofa allevata nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020 nei limiti di spesa di 7 mln.
Ammassi privati
Per quanto riguarda l’ammasso privato di prosciutti Dop, è previsto un contributo da 3 mln pari a 3 euro al pezzo per i Prosciutti Dop stagionati di età di almeno 18 mesi, per un periodo di stoccaggio pari a 90 giorni; mentre il contributo sale a 7 euro al pezzo per Prosciutti Dop stagionati di età di almeno 15 mesi, per un periodo di stoccaggio pari a 90 giorni e destinati al congelamento al momento dell’inizio delle operazioni di stoccaggio, con conseguente declassamento ed esclusione dalle Dop nel limite massimo di spesa di 7 milioni di euro. Il target è di 2 milioni di prosciutti Dop inclusi nell’intervento. Per l’ammasso della carne di vitello il periodo di stoccaggio è fissato in 90 giorni, con un importo complessivo dell’aiuto pari a 1.785 euro per tonnellata di prodotto, con un minimo di 10 tonnellate.