Dal 25 al 27 settembre, a Roma, al quartier generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao) si è tenuta la prima conferenza mondiale sulla trasformazione sostenibile degli allevamenti. Alla conferenza hanno partecipato ministri e rappresentanti del settore provenienti da tutto il mondo, con l’obiettivo di affrontare l’urgente tema della sostenibilità zootecnica a livello internazionale. Occorre escogitare delle strategie per avere una produzione che abbia un minor impatto ambientale, sociale e un maggior ricavo economico con miglior equità.
“La zootecnia è un parte vitale del nostro sistema agroalimentare, e garantisce i nutrienti essenziali per l’alimentazione di tutti, garantendo così miglior condizioni di vita e opportunità economiche per milioni di persone nel mondo”, con queste parole il Direttore generale della Fao Qu Dongyu ha aperto la conferenza.
L’obiettivo è quello di ottenere una produzione che sia più efficiente: maggior produzione con minor uso di risorse.
Gli obiettivi della conferenza
Erano tre gli obiettivi principali della conferenza:
- Sensibilizzare del contributo di una produzione zootecnica sostenibile per raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile posti dalle Nazioni Unite a livello globale, regionale e nazionale.
- Condividere informazioni e conoscenze sulla direzione strategica e gli sviluppi tecnici nella produzione zootecnica sostenibile a livello mondiale.
- Stabilire le priorità per la mobilitazione e la messa in comune delle risorse scientifiche, tecniche e finanziarie per realizzare una trasformazione zootecnica sostenibile globale.
Sostenibilità ambientale, sociale ed economica
La sostenibilità non è però solamente ambientale, ma anche sociale ed economica. Negli ultimi tempi, nei Paesi occidentali, il settore zootecnico è vittima di una cattiva reputazione, frutto di una scarsa informazione e della mancanza di una corretta divulgazione. “Dovremmo apprezzare tutti coloro che forniscono e producono prodotti alimentari di origine animale, e tutti gli attori del settore dovrebbero collaborare per affrontare le sfide comuni” ha affermato il Direttore generale Qu Dongyu.
Per avere successo nella trasformazione sostenibile della zootecnia a 360° serve lavorare con un approccio integrato della filiera al fine di conquistare la fiducia del consumatore tramite una migliore sicurezza alimentare e una maggior trasparenza lungo tutta la filiera. Per affrontare queste sfide il Direttor Generale ha esortato tutti i partecipanti a condividere in modo attivo le proprie esperienze e conoscenze, sottolineando che la Conferenza è stata ideata anche per dar voce a tutti i rappresentanti del settore, incluse le piccole realtà, per esempio gli allevatori di razze autoctone.
I Four Betters
La conferenza è stata strutturata su 4 sessioni tematiche basate sui Four Betters, ovvero i Quattro Meglio: Miglior Produzione, Miglior Nutrizione, Miglior Ambiente e Miglior Vita.
- Better Production/ Miglioramento dei sistemi di produzione: gestione e uso delle risorse genetiche dei mangimi e degli animali, salute e benessere degli animali, digitalizzazione e allevamento di precisione;
- Better Nutrition/ Miglior Nutrizione: un focus sugli alimenti di origine animale per una migliore alimentazione tramite una presentazione delle conoscenze all'avanguardia sul contributo degli alimenti di origine animale alla sicurezza alimentare e alla nutrizione e a diete sane.
- Better Environment/ Miglior Ambiente: soluzioni zootecniche per un ambiente migliore attraverso la condivisione di informazioni su buone pratiche e iniziative per sfruttare al meglio le risorse naturali e ridurre le emissioni di gas serra.
- Better Life/ Vita Migliore: comprende il modo di sostenere i piccoli allevatori per migliorare i loro mezzi di sussistenza e il reddito attraverso servizi e politiche inclusive, promuovendo una produzione zootecnica più efficiente e resiliente.
Per portare avanti la trasformazione sostenibile della zootecnia è essenziale trovare delle soluzioni personalizzate per ogni realtà, ciascuna con i propri bisogni e il proprio contesto, perché non esiste una soluzione che vada bene per tutti. Per far ciò, è importante che ci sia una condivisione delle informazioni a livello internazionale, utile per avviare una trasformazione sostenibile degli allevamenti a livello locale.
Insieme per una zootecnia più sostenibile
L’obiettivo della conferenza, raggiuto con successo, era quello di rendere tutti, a livello globale, consapevoli del ruolo chiave della zootecnia per raggiungere gli accordi per lo sviluppo per un mondo più sostenibile, per identificare le priorità nel campo della scienza e delle risorse finanziare, e condividere conoscenze ed esperienze per la trasformazione sostenibile della zootecnia.
Insieme possiamo costruire una zootecnia più sostenibile, resiliente e inclusiva, che sia un beneficio per le persone e per il pianeta, così il Direttore generale della Fao ha chiuso la conferenza globale.
E ora?
Ora l’idea è di progettare una piattaforma per la trasformazione sostenibile della zootecnia con lo scopo di facilitare la cooperazione e la condivisione fra tutti gli attori del settore, uno spazio condiviso per le parti interessate per le iniziative e la conoscenza. Questa parte però è lasciata alla politica.
L’articolo completo è pubblicato sulla Rivista di Suinicoltura 10/2023
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