Peste a Pavia: la Lombardia divulga il piano d’azione

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In merito alle notizie sui recenti focolai di Peste Suina Africana che hanno colpito alcuni allevamenti nella provincia di Pavia, il livello di attenzione in Lombardia è altissimo. E le strutture del servizio veterinario regionale sono al lavoro per monitorare costantemente la situazione

L'Unità Organizzativa Veterinaria della Regione Lombardia ha comunicato che l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia- Romagna (IzsLER) ha confermato il terzo caso di positività alla Peste suina africana in un allevamento suinicolo in provincia di Pavia.

Peste Suina Africana, più attenzione in Lombardia

Nella zona entro 10 km dagli allevamenti, in cui sono state riscontrate positività alla PSA, sono vietate tutte le movimentazioni di suini. Sia in ingresso che in uscita. E in tutto il resto del territorio pavese e lombardo, le stesse sono vincolate all’esito favorevole di visite cliniche e campionamenti di materiale biologico.

Recita la nota della Regione Lombardia di ieri: Su tutto il territorio regionale, le movimentazioni di suini (in partenza da allevamenti lombardi) sono subordinate, a partire dal 29 agosto, all’esito favorevole di controlli straordinari:

  • visita clinica
  • verifica andamento mortalità
  • prelievo di milza, in condizioni di biosicurezza (in cella) per il conferimento ad IZSLER, da due soggetti morti di recente (non oltre 5 gg); nel caso non ci fossero animali morti di recente, devono comunque essere prelevati animali morti da meno tempo possibile
  • eventuale prelievo di sangue in EDTA da eventuali soggetti disvitali

La visita clinica e la verifica andamento mortalità andranno eseguite nelle 24 ore precedenti il primo carico e ripetute ogni 72 ore. Il prelievo milza e, laddove necessario, il sangue, nelle 72 ore precedenti il primo carico e ripetute ogni 72 ore.

Assessore Beduschi: le regole sono chiare

Così Alessandro Beduschi, assessore di Regione Lombardia all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste: “Serve parlare chiaro perché le regole sono altrettanto chiare. Nessuna misura di contenimento può essere davvero efficace se, come si è verificato nel caso riscontrato sabato 26 agosto a Zinasco (PV), comportamenti irresponsabili e mancate comunicazioni alle autorità sanitarie impediscono un intervento tempestivo, rischiando di mettere in pericolo tutto il comparto suinicolo regionale“.

Il Presidente Coldiretti Ettore Prandini si è mosso prontamente con i ministri competenti per assicurarsi che la questione venga presa con la massima urgenza, attenzione e coordinamento tra regioni e nel legittimo rispetto degli interessi della filiera.

Peste a Pavia: la Lombardia divulga il piano d’azione - Ultima modifica: 2023-08-29T09:23:41+02:00 da Annalisa Scollo

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