Febbraio: 1,598 euro/kg il prezzo del suino pesante

Andamento economico negativo a febbraio per la suinicoltura italiana che sconta un mercato al ribasso. Scendono infatti, a livello congiunturale, i prezzi dei suini da macello destinati al circuito tutelato: -4,9% per la tipologia pesante, per una quotazione di 1,598 euro/kg (quotazione a peso vivo), mentre per quelli di peso 144-152 kg e 152-160 kg i prezzi sono stati pari rispettivamente a 1,508 euro/kg (-5,2% rispetto a gennaio) ed a 1,538 euro/kg (-5,1%). Nonostante il calo, le variazioni tendenziali restano positive per tutte le tipologie di prodotto considerate: in particolare, +29% per i suini 160-176 kg).

Stesse dinamiche per le quotazioni dei suini da macello destinati al circuito non tutelato che fanno registrare prezzi in discesa: nello specifico, il prezzo medio mensile degli animali di peso 160-176 kg è stato di 1,494 euro/kg per una variazione congiunturale del -6,1%, mentre per quelli di peso 90-115 kg il valore è stato di 1,344 euro/kg (-6,7% rispetto a gennaio). Anche in questo caso, le variazioni tendenziali sono state positive per tutte le tipologie di peso considerate con valori superiori al +31%, per il retaggio dei mesi scorsi.

In febbraio aumentano i prezzi dei suini da allevamento: la tipologia "30 kg" raggiunge 3,695 euro/kg, mostrando +12,1% su gennaio e addirittura +41,4% rispetto all'anno scorso.

Come c'era da spettarsi, il mercato sfavorevole visto a febbraio ha trascinato al ribasso la remuneratività della suinicoltura italiana. Infatti, la variazione di redditività registrata dall'indice Crefis è pari a -5,6% rispetto a gennaio; ma, grazie al lungo periodo favorevole che ha interessato l’allevamento suinicolo sino a dicembre scorso, il dato tendenziale rimane ampiamente positivo: +27,9%.

Male anche il settore della macellazione

Anche per il settore della macellazione il periodo non è positivo. Per quanto riguarda il mercato, a una stabilità dei prezzi delle cosce fresche destinate al circuito Dop, ferme a 4,290 euro/Kg, con una variazione tendenziale del +15%, si accosta un calo del 2,1% della quotazione delle cosce fresche destinate a prodotti generici: 3,690 euro/Kg; anche in questo caso però la variazione tendenziale è positiva e pari a +16,4%. Peraltro, pure le quotazioni dei lombi freschi sono in calo. In particolare, la quotazione del "taglio Padova" si è fermata a 3,413 euro/kg; per un -7,5% rispetto al mese precedente ma +11,9% rispetto allo stesso mese del 2019.

A febbraio è diminuito anche il prezzo della coppa fresca refilata da 2,5 kg (-5,8% rispetto a gennaio), il cui valore si è attestato a 4,628 euro/kg, mentre la quotazione della pancetta fresca squadrata da 4/5 kg è scesa del 18,4% e per un prezzo di 4,220 euro/kg. I dati tendenziali mostrano che l’attuale prezzo della coppa è risultato superiore del 17,4%, mentre quello della pancetta del 49,8%.

Nello stesso periodo preso in esame sono rimasti stabili le quotazioni del lardo fresco, che confermano comunque livelli molto elevati registrati. I dati medi mensili fanno registrare un prezzo di 2,900 euro/kg per il prodotto di spessore 3 cm e di 3,700 euro/kg per quello di spessore 4 cm. Positive anche le variazioni tendenziali.

Bene la stagionatura

Momento positivo per il segmento della stagionatura, sostenuto da una parte dai bassi costi d’acquisto della materia prima da lavorare registrati dodici mesi prima, e dall’altra dalle quotazioni pressoché stabili dei prosciutti stagionati, che a febbraio, nella tipologia pesante, sono rimasti fermi a 8,050 euro/kg. Aumenta così la redditività della stagionatura dei prosciutti crudi Dop: + 1,8% su base congiunturale e +39,2% su base tendenziale; mentre risulta invece in calo (-0,5%), rispetto a gennaio, la redditività della stagionatura dei prosciutti pesanti generici; positivo il dato tendenziale (+19,6%).

Questi andamenti sfociano in un differenziale di redditività tra produzioni Dop e generiche positivo e pari al +13,4%.