Maggio: 1,403 euro/kg il prezzo del suino pesante

prezzo
Malgrado la positiva situazione del mercato dei capi da macello continua a scendere la redditività della suinicoltura italiana (-2,9% rispetto ad aprile) a causa della costante ascesa dei costi delle materie prime

A maggio mercato dei suini da macello in ripresa con quotazioni in salita per tutte le tipologie. Il prezzo medio mensile dei capi pesanti destinati al circuito tutelato è stato pari a 1,403 euro/kg, con un aumento dell’1,8% rispetto al mese precedente e per gli animali di peso 144-152 kg e 152-160 kg le quotazioni sono state pari rispettivamente a 1,313 euro/kg e a 1,343 euro/kg; confrontati con i valori di aprile risultano in aumento del +2% e +1,9%. Le variazioni tendenziali sono risultate nettamente positive con valori che vanno dal +29% al +32%. Una considerazione è però importante in quanto, nonostante il confronto tendenziale sia in apparenza positivo, ciò non deriva da una reale crescita del segmento ma dal raffronto con prezzi molto bassi registrati l’anno scorso e legati alla crisi da Covid-19.

Sempre a maggio sono aumentate anche le quotazioni dei suini da macello destinati al circuito non tutelato, con il prezzo medio mensile degli animali di peso 160-176 kg che ha raggiunto l’1,298 euro/kg per un +2,2% rispetto ad aprile, mentre per i capi di peso 90-115 kg il valore è stato di 1,148 euro/kg (+2,5%). Anche in questo caso, le variazioni tendenziali sono state positive per tutte le tipologie di peso considerate, con valori tra il +31% e il +37%.

Per quanto riguarda i suinetti da macello di 30 kg di peso si rilevano prezzi ancora in salita: a maggio la quotazione media mensile è stata pari a 3,748 euro/kg per una variazione congiunturale del +3,5% e del +37,8% a livello tendenziale.

Malgrado la positiva situazione del mercato dei capi da macello continua però a scendere, a maggio, la redditività della suinicoltura italiana. L’aumento, seppur contenuto, dei prezzi dei capi non è stato sufficiente a compensare la costante ascesa dei costi delle materie prime destinate all’alimentazione dei suini e ciò ha prodotto, come segnala l’indice Crefis, un calo mese su mese del 2,9% e una diminuzione del dato tendenziale del 3,3%.

Tab. 1 - Prezzi suini italiani: maggio 2021
Cun suini e suinetti Medie mensili (€/kg) maggio 2021 Variazioni %
mag. 2021/            apr. 2021 mag. 2021/           mag. 2020
Suini da macello - circuito tutelato
144-152 kg 1,313 2,0 31,8
152-160 kg 1,343 1,9 30,8
160-176 kg 1,403 1,8 29,1
Suini da macello - circuito non tutelato
90-115 kg 1,148 2,5 36,9
144-152 kg 1,208 2,3 34,4
152-160 kg 1,238 2,3 33,3
160-176 kg 1,298 2,2 31,3
Suinetti
7 kg (euro/capo) 56,850 3,4 19,6
30 kg 3,748 3,5 37,8
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini da macello e da allevamento

 

Macellazione: frena la redditività

Passando al mercato della macellazione i tagli freschi fanno registrare, accanto alla discesa dei prezzi dei lombi, un andamento positivo per le cosce. Le quotazioni del prodotto fresco nella tipologia pesante destinato a produzioni Dop sono infatti salite a 4,043 euro/kg, per una variazione del +1,5% se confrontati con il mese precedente e del 24,1% se confrontati con i valori dello stesso periodo dell’anno scorso. Anche le cosce fresche destinate a produzioni non tipiche, a maggio, hanno fatto registrare prezzi in crescita che hanno raggiunto, per la tipologia pesante, il valore di 3,443 euro/kg, con una variazione congiunturale del +1,9% e tendenziale del 27,6%.

Come segnalato, i prezzi del lombo taglio Padova sono scesi a 3,375 euro/kg, facendo così registrare una variazione congiunturale del -3,3%; mentre le quotazioni del lombo taglio Bologna sono risultate in crescita congiunturale del 4% e hanno raggiunto un valore di 3,100 euro/kg. Resta comunque positivo il confronto con i prezzi dello stesso periodo del 2020 per entrambe le tipologie di taglio: +0,7% per il “Padova” e +10,7% per il “Bologna”.

Sempre a maggio il prezzo della coppa fresca refilata da 2,5 kg è salito del +2,8%, fermandosi a 3,990 euro/kg, mentre è cresciuta dello 0,9% la quotazione della pancetta fresca squadrata da 4/5 kg, scambiata a 3,945 euro/kg. Rispetto allo scorso anno, l’attuale quotazione della coppa è risultata inferiore del 10,5%, mentre quello della pancetta è risultata superiore del 16,7%.

Stazionari i prezzi del lardo fresco, con valori fermi a 2,800 euro/kg per il prodotto di spessore 3 cm ed a 3,600 per quello di spessore 4 cm. Negative le variazioni tendenziali.

Stante la situazione del mercato la redditività del segmento ha subìto, a maggio, una brusca frenata: l’indice Crefis perde infatti il 2,4% rispetto al mese precedente; questo a causa della crescita delle quotazioni dei suini da macello e del concomitante calo del prezzo dei lombi freschi. Anche il dato della variazione tendenziale e negativo e pari a -15,4%.

 

Stagionatura: segnali di lieve ripresa

Concludiamo con uno sguardo al mercato dei prosciutti che, sempre nel mese di maggio, fa registrare prezzi in aumento per il prodotto stagionato Dop e stazionari per quello generico. Nel dettaglio, il Prosciutto di Parma nella tipologia pesante segna un prezzo medio mensile di 7,900 euro/kg, con un aumento dello 0,6% rispetto al mese precedente e in lieve incremento anche a livello tendenziale (+1,3%).

Stabili invece le quotazioni del prodotto stagionato non tutelato, sempre nella tipologia pesante, che mostra a maggio un valore di 6,175 euro/kg. La variazione tendenziale è positiva e pari a +1,6%.

La situazione favorevole del mercato si riverbera positivamente sulla redditività del segmento della stagionatura: l’indice Crefis, a maggio, mostra un valore ancora in crescita per quel che riguarda il Prosciutto di Parma Dop nella tipologia pesante. La variazione congiunturale si è attestata a +6,4% mentre il dato tendenziale è a +13,1%; segnali di lieve ripresa dopo un periodo di profonda crisi che dura da tempo.

Quadro diverso per il prodotto non tutelato, sempre nella tipologia pesante, che nel periodo di riferimento fa registrare una redditività in calo del 4,7% a livello congiunturale a causa dell’alto livello dei costi delle cosce fresche acquistate a inizio stagionatura. Rimane positivo il dato a livello tendenziale: +18,6%.

A maggio rimane comunque più remunerativo produrre prosciutti Dop che non tutelati: il gap di redditività tra le due produzioni aumenta infatti, in favore delle Dop e raggiunge +27,5%.

Maggio: 1,403 euro/kg il prezzo del suino pesante - Ultima modifica: 2021-06-14T16:12:26+02:00 da Mary Mattiaccio

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