La suinicoltura nazionale chiude l’anno con il segno meno. A dicembre scendono infatti tutte le quotazioni dei suini da macello, a cominciare dai capi pesanti e su tutti i mercati. In particolare i suini di 156-176 kg il cui prezzo alla borsa merci di Modena è sceso dell’1,9% rispetto a novembre, attestandosi a 1,668 euro/kg (prezzo a peso vivo); mentre alla Cun la quotazione degli animali di peso 160-176 kg (destinati al circuito tutelato) si è fermata a 1,649 euro/kg, ovvero il -3,2% su base congiunturale. Le variazioni tendenziali, ovvero il confronto tra dicembre 2017 e dicembre 2016, sono rimaste comunque positive per entrambe le piazze: +2,5% per Modena e +1,2% per la Cun. Chiusura al ribasso, a dicembre, anche per le quotazioni dei suini da macello leggeri, con gli animali che a Modena sono stati scambiati a 1,786 euro/kg (-1,8% rispetto a novembre), mentre per la Cun la variazione congiunturale è stata del -4,3% e per un prezzo di 1,254 euro/kg (peso vivo). Su base tendenziale i dati sono risultati positivi per Modena (+2,3%) e negativi per la Cun suini (-3,9%).
Dopo mesi di ribassi, spesso di notevole entità, a dicembre il mercato dei suini da allevamento registra qualche dato favorevole. Le quotazioni dei suinetti di 30 kg di peso sono aumentate del 5,2% a Mantova, per un prezzo di 2,896 euro/kg (peso vivo), mentre a Modena la variazione è stata di +3,8% per un dato di 2,914 euro/kg. In aumento anche il prezzo degli animali quotati alla Cun, scambiati a 2,872 euro/kg (+4,9%). Le variazioni tendenziali continuano a rimanere positive per tutte le piazze: +14,8% per Modena, +14,9% per Mantova e +13,2% per la Cun.
L’andamento negativo dei mercati dei suini da macello ha portato a un peggioramento della redditività della fase d’allevamento in Italia, scesa – secondo l’indice Crefis – dell’1,5% rispetto a novembre. Il dato tendenziale, cioè il raffronto con l’anno prima, si mantiene però positivo: +5,6%.
In aumento la redditività dei macellatori
Al calo della perfomance economica della fase di allevamento è corrisposto, come spesso accade, un aumento della redditività dei macellatori italiani cresciuta, secondo l’indice Crefis, del +2,2% rispetto al mese precedente, favorita dal calo dei prezzi dei suini e dal contemporaneo aumento delle quotazioni dei lombi. L’attuale livello della redditività si conferma, comunque, al di sotto di quello dello scorso anno: -12,1%.
In dicembre, le quotazioni dei lombi hanno proseguito una crescita già in corso da qualche tempo.
Il prezzo medio mensile del lombo taglio Padova quotato alla Cun è salito a 3,700 euro/kg (+10,4%). Ma importanti per la filiera del prosciutto sono le cosce fresche che, nella variante pesante per crudo tipico, sono state quotate a dicembre alla Cun 5,268 euro/kg (-2,7%), mentre il prezzo della tipologia leggera è calato del 2,4% (per un dato di 4,930 euro/kg).
A dicembre, anche i prezzi delle cosce fresche destinate a produzioni non tipiche sono diminuiti rispetto al mese precedente, con le variazioni congiunturali pari a -3,5% per la tipologia di peso 12 kg e oltre (3,878 euro/kg) e al -3,6% per quella di peso 10-12 kg (2,780 euro/kg).
Migliora la redditività dei prosciutti di Parma dop
E veniamo alla fase finale della filiera del prosciutto, la stagionatura. Nell’ultimo mese, in termini congiunturali, la redditività dei prosciutti di Parma dop è migliorata dell’1,2% nel caso delle cosce leggere e dell’1% per quelle pesanti.
Questo aumento è da ricercarsi nel calo di prezzo subito dalle cosce fresche di un anno prima (quando sono state acquistate dagli stagionatori) e nell’attuale stabilità dei prezzi del Parma stagionato.
Un andamento al rialzo si è verificato anche per i prosciutti non tipici: le variazioni congiunturali sono state del +4,4% per la coscia di peso inferiore a 9 kg e del +4,3% per quella di peso superiore a 9 kg. Rispetto al 2016 la redditività dei prosciutti stagionati è peggiorata sia per quelli dop (-16,4% per quelli leggeri e -13,6% per quelli pesanti), sia per le produzioni non tipiche (-5,3% prosciutto leggero e -9,7% per il pesante). Nell’ultimo mese le quotazioni dei prosciutti di Parma stagionati sono rimaste immutate: 10,500 euro/kg (9-11 kg) e 9,950 euro/kg (<9 kg). È rimasto stabile a 13,700 euro/kg anche il prezzo del San Daniele (+3,8% rispetto allo stesso periodo del 2016).
Tab. 2 - Prezzi suini italiani: dicembre 2017 | |||
Prodotti e mercati | Medie mensili (€/Kg)dic. 2017 |
Variazioni % | |
dic. 2017/ nov. 2017 |
dic. 2017/ dic. 2016 |
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Suini pesanti da macello | |||
Cun c.t. (160-176 kg) | 1,649 | -3,2 | +1,2 |
Modena (156-176 kg) | 1,668 | -1,9 | +2,5 |
Suini leggeri da macello | |||
Cun (90-115 kg) | 1,254 | -4,3 | -3,9 |
Modena (90-115 kg) | 1,786 | -1,8 | +2,3 |
Suini da allevamento 30 kg | |||
Modena | 2,914 | +3,8 | +14,8 |
Mantova | 2,896 | +5,2 | +14,9 |
Cun_suini da allevamento | 2,872 | +4,9 | +13,2 |
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini, borse merci Modena, Mantova. |
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