Streptococcus suis è un patogeno comune nei suinetti post-svezzamento e può causare meningite, artrite, setticemia e morte improvvisa. Le infezioni spesso si manifestano tra la terza e la sesta settimana di vita, quando i suinetti perdono la protezione degli anticorpi materni ma non hanno ancora sviluppato un'immunità propria. Uno studio olandese ha analizzato il ruolo degli anticorpi nelle prime fasi di vita dei suinetti e l'importanza dell’assunzione di colostro.
Colostro fondamentale
I suinetti nascono privi di anticorpi e dipendono completamente dal colostro materno, che devono assumere entro le prime 24 ore per ottenere un'immunità passiva. La quantità e la qualità del colostro ingerito variano da individuo a individuo, influenzate dall’ordine di nascita, dal peso e dalla vitalità. I suinetti più piccoli o nati per ultimi tendono a riceverne meno, risultando più esposti a infezioni.
Il colostro è essenziale non solo per la protezione immunitaria, ma anche per lo sviluppo dell’intestino e la stabilizzazione della temperatura corporea. I ricercatori hanno osservato che i suinetti che assumono più colostro crescono meglio e sono più resistenti. Inoltre, è emersa una variabilità tra le scrofe nella produzione di colostro ricco di anticorpi, influenzata anche dalla vaccinazione.
Gap immunitario
Verso i 18 giorni di età, i livelli di anticorpi materni calano, mentre il sistema immunitario dei suinetti non è ancora pronto a reagire efficacemente. Questo momento critico è chiamato "gap immunitario" ed è spesso coincidente con lo svezzamento, fase che introduce nuovi stress, cambiamenti ambientali e alimentari, favorendo le infezioni.
Vaccinazione della scrofa e monitoraggio dei suinetti
La vaccinazione delle scrofe aumenta la concentrazione di anticorpi nel colostro, ma la protezione non si estende oltre il periodo iniziale. Per valutare la qualità del colostro si può usare un rifrattometro (indice Brix), utile strumento pratico in sala parto. È consigliato anche controllare il peso e la crescita dei suinetti nelle prime 24 ore per stimare l’effettiva assunzione di colostro.
Conclusione
La prevenzione dell'infezione da S. suis parte dalla sala parto. Garantire a tutti i suinetti un'assunzione adeguata di colostro e monitorare attentamente i soggetti più deboli sono passi fondamentali. Pratiche igieniche corrette, riduzione dello stress al momento dello svezzamento e un'attenta gestione dell’ambiente aiutano a ridurre la diffusione del batterio. Anche la selezione genetica e l’eventuale uso di vaccini autogeni possono supportare il controllo della malattia.
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sulla Rivista di Suinicoltura n. 4/2025
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