Zootecnia di precisione: cos’è e come funziona

zootecnia di precisione
La tecnologia è entrata in moltissimi settori industriali, cambiando e migliorando l’efficienza produttiva, così anche il settore zootecnico deve spalancare le porte all’innovazione per stare al passo con i tempi

Oggi ci troviamo di fronte a un periodo di cambiamenti, il consumatore ormai è molto sensibile ai temi come il benessere animale ed il cambiamento climatico, ed è il consumatore che indirizza il mercato.

Si pensi per esempio al movimento End the Cage Age, che ha portato alla Commissione europea quasi 1,4 milioni di firme per lo stop all’utilizzo delle gabbie in allevamento. La Commissione europea ha abbracciato questa politica, spingendo verso un allevamento che metta al centro il benessere dell’animale.

E non è rimasta con le mani in mano nemmeno rispetto al tema del cambiamento climatico, perché con gli ecoschemi della nuova Pac 2023-2027 supporta il mondo dell’agricoltura nel dare un contributo molto più forte agli obiettivi del Green deal europeo. La filiera delle carni suine a questo punto non ha altra scelta se non cavalcare l’onda del cambiamento proposta dalla politica europea, che ha ascoltato le richiese dei consumatori.

La tecnologia come soluzione per migliorare i nostri allevamenti

Ma quali strumenti abbiamo per migliorare i nostri allevamenti? Come fare per stare al passo con i cambiamenti? Oggi la richiesta è di avere delle aziende che siano sostenibili da un punto di vista ambientale, sociale ed economico; le aziende devono incrementare la loro efficienza con un minor consumo di risorse. Come fare se non utilizzando ciò che ha già migliorato la nostra vita quotidiana, ovvero la tecnologia?

La tecnologia è entrata ormai in tutti gli aspetti della nostra vita e anche in moltissime realtà industriali, in alcune delle quali è stato completamente modificato il modo di produrre: in molti casi la manodopera umana è stata sostituita da processi elettronici e meccanismi robotici, che però hanno sempre la necessità di una supervisiona umana. In zootecnica l’intervento umano e l’occhio non possono essere sostituiti da quelli di un macchinario, tuttavia, la Zootecnia di Precisione (Plf, ossia Precision Livestock Farming) può aiutare moltissimo l’allevatore nel rendere più produttiva e più efficiente l’azienda.

Sensori: cosa sono e come funzionano

I sensori sono uno degli strumenti utilizzati in zootecnia di precisione, ce ne sono diversi tipi, videocamere, microfoni termometri e accelerometri, che sono in grado di raccogliere e catturare informazioni sotto forma di suoni, immagini, calore e movimenti da un gruppo di animali o dai singoli individui. I dati raccolti dai sensori vengono immagazzinati in una memoria esterna o inviati direttamente a un nodo di elaborazione, proprio come trasferire le foto da una macchina fotografica al computer. I dati vengono poi processati da un algoritmo, una formula in grado di risolvere un problema specifico o una classe di problemi, garantendo all’allevatore un monitoraggio continuo non invasivo dei suini.

Ci sono diversi tipi di sensori che possiamo usare in allevamento, ora ne presentiamo alcuni.

Videocamere

L’acquisizione di immagini di suini può essere utilizzata con diversi scopi:

  • per stimare il peso dei maiali,
  • identificare un comportamento aggressivo,
  • la morsicatura di coda e fianchi,
  • l’andatura, la postura delle scrofe
  • e il loro comportamento durante la lattazione.

Ci sono due tipi di telecamere, quelle a 2D, che per funzionare richiedono un ambiente illuminato con uno sfondo scuro su cui risalta il suino rosa, e le telecamere 3D. Queste sono ad alta definizione e dotate di raggi infrarossi, che consentono la rilevazione delle immagini anche in ambiente completamente scuro, fattore utile in caso di studi del comportamento notturno degli animali.

L’utilizzo delle telecamere è utile nel contesto del monitoraggio della caudofagia: la videocamera quando rileva un comportamento classificato come “morsicatura di coda e/o fianchi”, invia all’allevatore un messaggio di allerta automatico di questo problema. Da alcuni studi è emerso infatti che la proporzione di suini con coda abbassata era più alta una settimana prima dello scoppio di un outbreak di morsicatura della coda.

Microfoni

I microfoni rilevano dei suoni che vengono convertiti in segnali elettrici, e che sono poi processati per individuare, classificare e localizzare specifici eventi acustici indicatori di stress o malattia. Ci sono diversi eventi acustici che possono essere individuati dai microfoni: urla di dolore ad alta frequenza, dovuti per esempio allo schiacciamento dei suinetti da parte dalla scrofa, alla morsicatura della scrofa o ai combattimenti, suoni emessi in caso di stress da calore e la tosse.

I microfoni sono addirittura in grado di distinguere tra tosse provocata da una malattia infettiva o tosse causata da altri fattori come per esempio cause ambientali, grazie a differenze nelle frequenze acustiche. Questa distinzione tra tosse di origine infettiva e non consente di adottare la soluzione adeguata del problema, evitando onerosi trattamenti antibiotici per esempio modificando semplicemente la ventilazione nel capannone.

I microfoni però potrebbero non funzionare in caso di capannoni molto rumorosi, per esempio in caso di rumori dovuti a cause esterne, oppure per un insufficiente numero di microfoni piazzati nel capannone. L’utilizzo di questi microfoni è senza dubbio straordinario perché consente ai suini di “parlare per se stessi” in merito al benessere.

termostato
Termostato in una sala parto di un allevamento suinicolo per un monitoraggio continuo della temperatura.

Termostati

I termometri possono funzionare a contatto, per esempio posizionato come tag auricolari, con un accuratezza di rilevazione molto alta, oppure a distanza tramite un sistema ad infrarossi.

Accelerometri

Gli accelerometri sono tra le tecnologie più promettenti, consentono di valutare l’andatura degli animali in modo individuale e studiarne il comportamento. Consentono un’identificazione molto precoce di animali zoppi permettendo un intervento tempestivo da parte dell’allevatore.

Emissioni gas serra: il parametro del futuro

Le emissioni dei gas serra sono un argomento che avrà un ruolo centrale nei prossimi anni, ma già adesso se ne parla frequentemente. La zootecnia di precisione può aiutare moltissimo a contribuire alla riduzione di emissioni di gas serra, perché ci sono dei sensori che misurano in modo continuo il loro livello nell’aria e, per esempio, se è registrato un aumento, l’allevatore può modificare alcuni aspetti di management, come il mangime o la temperatura, che influiscono sulle emissioni dei gas serra.

La zootecnia di precisione aiuterà gli allevatori a conoscere le proprie performance ambientali, ovvero tutti quei parametri legati all’impatto ambientale di un allevamento, che si pensa in futuro avranno un ruolo preponderante nella gestione della filiera e anche nella scelta del consumatore. Per esempio, si immagina un futuro in cui sulle etichette dei prodotti saranno riportati i valori di performance ambientali per la produzione di un dato alimento, come per esempio le emissioni di gas serra o il consumo di acqua usata, per una scelta consapevole da parte del consumatore e un’informazione corretta e trasparente.

Come far arrivare la zootecnia di precisione in azienda?

Attualmente, c’è mancanza di collaborazione tra ricercatori, sviluppatori di tecnologie e i fornitori diretti. In altri settori della zootecnia, il Plf ha già guadagnato ampio spazio, per esempio si pensi ai robot per la mungitura, ma resta ancora un grande scoglio per la commercializzazione del Plf.

Per riuscire a commercializzare questa tecnologia in allevamento occorre:

  1. verificarne i benefici,
  2. identificare i principali beneficiari,
  3. fornitura di adeguata formazione e supporto tecnico,
  4. corretta installazione e monitoraggio del sistema.

Anche per gli allevatori più avventurosi è davvero difficile giudicare la fattibilità di una tecnologia ed indovinarne i benefici. In sostanza, l’elemento mancante è l’assenza di un chiaro rapporto costo/beneficio sulla zootecnia di precisione che tenga in considerazione la complessità del processo decisionale nell’acquisto da parte degli allevatori.

L’altro grosso problema per la commercializzazione è la mancanza di un sistema di offerta per gli allevatori. Nel mercato manca la figura di aziende che supportano l’allevatore in questa transizione tecnologica, fornendo la strumentazione, una formazione di corretto utilizzo e di interpretazione dei dati. Attenzione però, perché le aziende che offrono questo servizio devono avere una proposta economica adatta al contesto zootecnico, che si tenga ben lontano da onerosi investimenti inziali da parte degli allevatori.

Un “gioco” per cui vale la candela

In conclusione, possiamo dire che si tratta di un cambiamento imminente da cui non si può scampare, serve però che l’allevatore si affidi al proprio medico veterinario aziendale per una scelta consapevole della tecnologia che risponda ai bisogni aziendali e all’azienda fornitrice della tecnologia per l’installazione e il percorso di formazione di utilizzo e interpretazione dei dati. All’inizio potrebbe sembrare un grosso dispendio di tempo, ma alla lunga verrà ripagato da un guadagno non solo in termini economici per una maggior efficienza di produzione, ma anche in termini di tempo, perché avrà più tempo per dedicarsi alla cura degli animali e al loro benessere.


Leggi l’articolo sulla Rivista di Suinicoltura 11/2023

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Zootecnia di precisione: cos’è e come funziona - Ultima modifica: 2023-12-13T15:32:41+01:00 da Annalisa Scollo

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