Minore mortalità dei capi, migliore gestione dell’allevamento, meno spese per terapie e profilassi in caso di malattie infettive, riduzione del 60-70% dei farmaci somministrati, produzione di carne più salubre, costi ridotti per la pulizia dei ricoveri a fine ciclo, eliminazione dei disinfettanti e incremento del peso dei suini. Sono i principali vantaggi dell’impiego dell’ozono in suinicoltura, grazie a impianti tecnologicamente avanzati.
Batteri sempre più resistenti
Recenti ricerche hanno evidenziato l’insorgenza di forti resistenze ai comuni antibiotici e chemioterapici da parte di numerosi ceppi batterici. In natura i microorganismi hanno la possibilità di modificare il proprio patrimonio genetico, perciò hanno virtualmente a disposizione l’intero corredo cromosomico di ogni specie. Ciò consente ai batteri di adattarsi a qualsiasi ambiente, incluso quello dominato dagli antibiotici. Anche negli allevamenti di suini è stata riscontrata un’associazione fra il trattamento con beta-lattamici e la comparsa di ceppi di Escherichia Coli resistenti alle cefalosporine. È infatti ancora oggi assai diffuso l’uso profilattico e metafilattico di farmaci su interi gruppi di animali in situazioni potenzialmente a rischio. Nonostante i risultati ottenuti in passato, questo sistema favorisce inevitabilmente lo sviluppo di resistenze batteriche, con conseguenze negative nel lungo periodo. Perciò in futuro la prevenzione acquisirà un ruolo preponderante: alimenti sicuri, spazi e microclima adeguati in ogni stagione, biosicurezza, selezione degli animali per la massima resistenza, vaccini, potenziamento delle difese immunitarie e attenta gestione dei disinfettanti. Negli allevamenti di suini le probabilità di contagio sono elevate, poiché si tratta di animali spesso affetti da patologie infettive di vario genere, soprattutto a carico delle vie aeree.
Ozono, disinfettante ideale
L’utilizzo dell’ozono offre una risposta concreta alle principali difficoltà dei suinicoltori, grazie alle sue applicazioni nel processo alimentare e ambientale degli animali. L’esperienza in medicina umana insegna infatti che l’ozono può apportare notevoli benefici, come il miglioramento della qualità di vita dei suini e la riduzione dei costi di gestione. L’ozono è infatti un medicamento naturale privo di controindicazioni. Efficace su ogni patogeno, l’ozono penetra nelle cellule batteriche e ne ossida tutte le componenti essenziali: enzimi, proteine, DNA e RNA. La sua peculiarità di riconvertirsi in breve tempo in ossigeno senza lasciare residui, rende l’ozono il disinfettante ideale per le più recenti esigenze di sanificazione ambientale zootecnica.
Applicazioni in suinicoltura
In suinicoltura le applicazioni principali dell’ozono riguardano: la disinfezione dell’acqua e delle tubazioni (con l’eliminazione del biofilm interno) e la sanificazione degli ambienti (compreso il sottofosse). In ambiente il gas viene erogato nei capannoni, annientando i germi e impedendone la trasmissione da animale ad animale. Migliorare la qualità dell’aria è una condizione imprescindibile per una completa sanificazione. Saturando gli ambienti, l’ozono svolge una potente azione antimicotica e battericida, riesce a diffondersi su tutti i tipi di superficie e riduce le cariche batteriche fino al 99%. In quantità ridotte l’ozono mantiene basso il microsismo e può essere utilizzato anche in presenza dei suini.
Negli allevamenti degli animali da reddito l’acqua di bevanda spesso proviene da pozzi aziendali e deve quindi essere potabilizzata. Un dosaggio controllato di ozono nell’acqua di abbeverata migliora il microsismo intestinale dei suini e più in generale le loro condizioni di salute. Inoltre, l’ozono garantisce la completa pulizia e la sterilizzazione delle tubature, e impedisce la formazione del biofilm interno, che potrebbe contaminare di nuovo l’acqua proveniente dalla rete idrica.
Pertanto l’attenta somministrazione di ozono all’interno del processo produttivo è in grado di accrescere sensibilmente i risultati economici degli allevamenti suinicoli, grazie alla riduzione dei costi, alla maggiore salubrità degli ambienti e all’elevato livello di benessere degli animali.
«Con l’ozono ho eliminato antibiotici, disinfettanti e antinfiammatori»
Acqua sanificata, odori abbattuti, ma soprattutto l’eliminazione di antibiotici, antinfiammatori e disinfettanti che prima dovevano essere somministrati ai suini, con un vantaggio economico misurato in almeno sei euro a capo per ogni ciclo produttivo. Questi i benefici ottenuti da Paolo Garbelli installando un impianto Multiossigen per la sanificazione dell’acqua attraverso l’ozono nel suo allevamento di settemila suini a genetica Goland situato a Bagnolo Mella, in provincia di Brescia. «I dati dell’istituto zooprofilattico di Brescia dicono che il nostro allevamento è tra i primi, se non il primo della provincia, per riduzione di antibatterici – afferma con orgoglio l'imprenditore agricolo e medico veterinario – questo mi ha permesso di abbattere i costi e avere suini più sani, con un risparmio quantificabile in sei euro a capo. L'abbinamento tra ozono, batteri antagonisti, farmaci fitoterapici, omeopatici e probiotici – sottolinea Garbelli – mi ha consentito di ridurre del 100% i disinfettanti, gli antinfiammatori e i medicati per la terapia di massa».
E i costi dell’impianto? «Si ammortizzano in meno di due anni – conclude l'allevatore – ma dipende dalle dimensioni dell’azienda».