Il Consiglio di amministrazione del consorzio del Prosciutto di Parma ha nominato Vittorio Capanna alla presidenza dell’organismo di tutela che raggruppa oggi 150 aziende produttrici di Prosciutto di Parma.
Vittorio Capanna è dal 1994 amministratore e rappresentante legale di Capanna Alberto Srl, la storica azienda di famiglia, che giunta alla terza generazione, è specializzata nella produzione di Prosciutto di Parma da oltre 50 anni. A fianco del fratello Alberto e dei rispettivi figli, Capanna ha assicurato sviluppo e dinamicità all’azienda che ha visto crescere notevolmente le proprie dimensioni pur restando a carattere familiare.
Capanna vanta una vasta conoscenza nel settore e del mondo consortile. La sua esperienza al consorzio del Prosciutto di Parma lo vede consigliere dal 2009 e dal 2007 al 2009 è stato membro del consiglio direttivo di Ipq, Istituto Parma Qualità.
Ha ricoperto inoltre ruoli di crescente responsabilità anche in altri ambiti molto diversi.
Dal 1969 al 1974 è stato infatti funzionario nella direzione operativa presso la Chevron Oil Italiana spa con sede a Roma e funzionario presso Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza dal 1974 al 1994.
Vittorio Capanna guiderà un comparto che vale 1,7 miliardi di euro e una filiera produttiva imponente che comprende 4.200 allevamenti suinicoli, 130 macelli, 3mila addetti alla lavorazione nella provincia di Parma, e un totale di 50mila persone che lavorano nel circuito tutelato. Lo affiancheranno in questo mandato due vice presidenti, Federico Galloni e Giorgio Tanara.
Il programma
Dopo aver ringraziato tutti i produttori per la fiducia accordatagli, Vittorio Capanna ha esposto i punti chiave del suo mandato e le attività su cui si concentrerà il Consorzio nei prossimi anni.
«La particolare congiuntura economica che sta vivendo il nostro Paese – ha affermato Capanna – è sotto gli occhi di tutti. Una crisi che ha colpito anche il nostro comparto generando un significativo calo dei consumi. Abbiamo però tutti i numeri per poter contrastare adeguatamente anche questo momento di difficoltà: un prodotto con uno standard qualitativo d’eccellenza, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo; un brand solido grazie al quale è stato possibile consolidare la nostra presenza nei mercati esteri tradizionali e che aiuterà il comparto anche a valutare con attenzione nuovi sbocchi commerciali puntando ai Paesi extra-europei; e un modello economico senza pari fatto di piccole e medie aziende riunite in un Consorzio. Tutti elementi che ci permetteranno di continuare a essere competitivi sul mercato».
Capanna ha poi parlato della crescita all’estero costruita in questi anni principalmente attraverso la differenziazione dei mercati e l’espansione geografica confermando che tutti gli sforzi e il know-how del Consorzio saranno volti ad agevolare il più possibile le esportazioni e a impedire che possibili problematiche doganali possano danneggiare l’espansione e lo sviluppo internazionale del Prosciutto di Parma.
«In questo senso ci auguriamo che la nostra partecipazione a Expo 2015, dove siamo presenti insieme ad altre eccellenze produttive italiane all’interno del padiglione CibusèItalia, possa contribuire e giovare anche alle nostre esportazioni in tutto il mondo e a difenderci da fenomeni di italian sounding che ci danneggiano agli occhi dei consumatori. Più in generale è un’opportunità unica per il nostro Paese, per crescere e confrontarsi con realtà diverse e a tutti i livelli, e ci auguriamo che possa essere la spinta propulsiva per una ripresa generale dell’Italia».
Vittorio Capanna ha poi concluso dicendo che punterà innanzitutto sulla condivisione di intenti all’interno del Consiglio di amministrazione e sull’assicurare un clima di piena collaborazione tra le aziende nell’intero comparto; collaborazione che egli vede fondamentale anche rispetto al resto della filiera.
«L’obiettivo strategico dei progetti di lavoro del nuovo Consiglio di amministrazione sarà la centralità del confronto interprofessionale a partire dagli allevatori. In questo momento storico di difficoltà diffuse, abbiamo pensato di utilizzare gli strumenti oggi disponibili per proteggere con orgoglio e passione l’intero settore produttivo del Prosciutto di Parma garantendo un futuro sostenibile a tutti gli anelli della filiera».