Da anni il gruppo Bompieri ha scelto di allevare suini seguendo e, talvolta, anticipando tutte le linee guida sul benessere animale, riducendo l’utilizzo dei farmaci, senza operare il taglio della coda, gestendo i siti produttivi con professionalità e con la collaborazione di dipendenti formati professionalmente. Un allevamento controllato e in regola, come testimoniano gli esiti dei sopralluoghi degli enti deputati. Eppure, recentemente il gruppo Bompieri, fra i più importanti a livello nazionale nell’allevamento dei suini, è stato oggetto di intrusioni illegali notturne in due siti produttivi da parte di una organizzazione animalista, che ha diffuso comunicati e immagini non autorizzate allo scopo di screditare una famiglia, un metodo di allevamento, un’attività simbolo del made in Italy, che garantisce occupazione e benessere sul territorio.
A rendere ancora più preoccupante lo scenario è il fatto che il titolare Marco Bompieri e i suoi familiari sono stati oggetto di minacce inaccettabili per un Paese civile. Coldiretti esprime solidarietà a Marco Bompieri e alla famiglia e auspica che il valore imprenditoriale e la serietà del gruppo possano emergere in maniera chiara, al di là di qualche immagine carpita illegalmente e al solo scopo di demonizzare un settore simbolo del made in Italy agroalimentare.