«Calcolare la quota di azoto escreto da ogni ciclo di allevamento consente una migliore gestione aziendale e rende possibile utilizzare il dato per documentare la rispondenza a determinate normative ambientali», è quanto affermato da Maria Teresa Pacchioli, referente del Centro ricerche produzioni animali (Crpa spa) di Reggio Emilia, in occasione del webinar “Applicazioni delle Bat in suinicoltura”.
Incontro tecnico sul tool di calcolo dell’azoto escreto nell’allevamento del suino - tenutosi lo scorso 30 giugno a conclusione delle attività del Goi “Strumenti di autocontrollo del bilancio dell’azoto per l’applicazione delle Bat (Best available techniques) in suinicoltura” (vedi box “Cinque allevamenti e tre centri di ricerca”).
Il progetto, ormai giunto al termine, ha avuto l’obiettivo generale di migliorare la sostenibilità sociale dell’allevamento suinicolo regionale attraverso metodologie e strumenti di bilancio dell’azoto per il calcolo di escrezioni e rese, validati per l’impiego in autocontrollo e condivisi tra gli stakeholder del settore suinicolo (comprese le autorità di controllo).
Il tool messo a punto, che si sostanzia in un foglio di calcolo in formato Excel, può inoltre essere utilizzato per la raccolta delle informazioni utili a documentare l’adozione della migliore tecnica disponibile (Bat) in alimentazione attraverso metodi di misura dell’escrezione di azoto e, di conseguenza, del potenziale emissivo in termini di ammoniaca.
Il contesto normativo
Inquadrare il contesto normativo è utile per capire dove collocare la funzionalità dello strumento fornito dal progetto. A tal proposito, Laura Valli del Crpa è intervenuta per rimarcare che: «Le attuali normative spingono nella direzione del controllo dell’alimentazione in allevamento al fine di conseguire la riduzione delle escrezioni di azoto e le emissioni in atmosfera».
La Direttiva 2010/75/Ue, recepita con Decreto legislativo n. 46 del 4/03/14, prevede che nelle aziende soggette ad Autorizzazione integrata ambientale (Aia), il cui riesame è previsto entro il 2021, vengano implementati gli interventi previsti dalle Bat.
Nelle nuove Bat conclusions è ora rimarcata l’importanza di tecniche nutrizionali che consentono la riduzione delle emissioni. L’applicazione di strategie alimentari permette di mantenere negli allevamenti già operanti, sistemi di stabulazione meno “virtuosi”, considerati nel vecchio Bref (Bat reference document) come “sistemi di riferimento”, con la prescrizione che a questi siano associate ulteriori tecniche di riduzione delle emissioni, evitando impegnativi interventi di ristrutturazione.
Al termine del suo intervento, Valli ha evidenziato come i diversi provvedimenti normativi e le linee guida convergono su tipologie di interventi applicabili e su un approccio integrato che comprenda le diverse fasi del processo produttivo. Gli interventi più efficaci sono quelli che agiscono a monte della catena emissiva riducendo l’input di azoto (es. alimentazione), o a valle (es. distribuzione agronomica degli effluenti).
Come è strutturato il tool
«Il foglio di calcolo - afferma Giacinto Della Casa, dell’unità di ricerca per la suinicoltura del Crea Za - è un foglio Excel che consente di determinare l’azoto escreto in un ciclo di allevamento, o in un anno solare, come differenza tra input e output azotati, analogamente a quanto avviene in un vero e proprio bilancio».
Nel complesso, il tool si struttura in nove fogli: i primi due non sono editabili e riportano, rispettivamente: le categorie di peso degli animali con il relativo contenuto di azoto per kg di peso vivo (g/kg) e la composizione chimica degli alimenti per suini, completata dal valore nutritivo secondo parametri indicati da Inra del 2002.
Esempi di calcolo
Nella prima cartella da compilare, corrispondente al terzo foglio del tool, viene inserito l’inventario degli animali presenti alla data di inizio bilancio e a quella di fine bilancio. In calce alla tabella viene calcolato l’azoto derivante dagli animali presenti a inizio anno e a fine anno e viene calcolato un primo elemento del bilancio (saldo = finale – iniziale).
Le successive due cartelle “Animali in entrata” e “Animali in uscita” richiedono l’inserimento della data di ingresso/uscita di animali in azienda, con indicazione del numero dei capi, del peso vivo complessivo della partita (in kg) e la categorizzazione del tipo di uscita.
La sintesi annuale fornisce dati di consistenza per categoria che possono essere utili per valutare l’efficienza dell’allevamento sotto altri aspetti (es. mortalità).
Le ulteriori cartelle “Materie prime”, “Mangimi“ e “Alimenti liquidi” servono a fare il calcolo del bilancio dell’azoto utilizzato sotto forma dei vari alimenti somministrati ai capi nel periodo di bilancio.
Il bilancio
La cartella finale “Bilancio”, compilata automaticamente sulla base dei dati inseriti nei fogli precedenti, mostra il dato complessivo degli input e degli output azotati di tutte le voci del bilancio, oltre ad altri dati, quali la durata del ciclo e il tenore proteico dell’intera dieta (non solo di una parte, come, a esempio, dei mangimi finiti), la resa dell’azoto e il calcolo dell’azoto escreto nel periodo di bilancio e nell’anno. La resa dell’azoto, calcolata con lo stesso principio della resa alimentare, indica la quantità di azoto che è stata trattenuta e fissata come peso vivo dei suini rapportata all'azoto ingerito dagli animali.
«Il tenore proteico della dieta e la resa dell’azoto - ha precisato Della Casa - sono dati indicativi di come l’azoto viene trasformato in kg di peso vivo e assumono così una valenza tecnica per capire il grado di efficienza dell’allevamento in termini di trasformazione dell’azoto. Riducendo il livello proteico delle diete e ottimizzando al tempo stesso la nutrizione azotata degli animali rispettando i fabbisogni amminoacidici, si ottiene un miglioramento della resa dell’azoto e una diminuzione della quota escreta, migliorando, di conseguenza, anche il risultato del bilancio».
Quale utilità per l’allevatore
La dimostrazione delle funzionalità del tool ha dato prova dell’effettiva efficacia e praticità dello strumento, predisposto appositamente per l’utente (sia esso allevatore o tecnico) che vuole procedere autonomamente al controllo della resa dell’azoto impiegato in azienda. Ciò consentirà di agire sia sul fronte del risparmio di superficie utile per lo spandimento dei reflui che su quello del controllo delle emissioni in atmosfera. Inoltre, durante la dimostrazione è emersa l’utilità dello strumento nel fornire dati utili a monitorare la gestione aziendale.
Entro la fine di luglio sarà disponibile la versione validata e definitiva nonché un pratico tutorial che integrerà il manuale, già fruibile sul sito del Goi battatia.crpa.it.
Cinque allevamenti e tre centri di ricerca
l Gruppo operativo per l’innovazione (Goi) Battaia (Strumenti di autocontrollo del bilancio dell'azoto per l'applicazione delle BAT in suinicoltura), finanziato dal Piano di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna, è nato dalla partnership tra cinque allevamenti suinicoli della provincia di Modena e Reggio Emilia classificati in fascia rossa e arancio secondo il piano regionale per l’aria e tre centri di ricerca: Crpa (capofila), Crea Za e Fondazione Crpa studi ricerche.
Le tappe dell'attività di divulgazione
L’incontro di fine giugno si pone a valle di una intensa attività di progetto e divulgativa.
Le modalità di calcolo dell’azoto escreto e della sua resa, nonché le relative implicazioni ambientali e produttive (già anticipati dalla Rivista di Suinicoltura n. 3 2020, a pag. 44) sono stati presentati in un primo webinar, svoltosi il 29 maggio scorso.
Il successivo 8 giugno gli autori hanno messo a disposizione degli utenti sul sito del progetto (battaia.crpa.it) il tool per la determinazione del bilancio dell’azoto, con relativo manuale di utilizzo, previa verifica ed utilizzo nelle cinque aziende suinicole partner durante i due anni si svolgimento del progetto. Il webinar del 30 giugno, quindi, è stato dedicato alla dimostrazione pratica dell’utilizzo del tool attraverso calcoli esemplificativi e al confronto con gli utilizzatori, ai quali è stata riservata un’apposita sessione durante la quale gli esperti hanno potuto rispondere alle numerose domande pervenute anticipatamente via email e effettuate in corso d’opera.