Frequentando gli allevamenti, uno dei mantra che abitualmente emerge parlando con gli allevatori è la difficoltà di reperire personale da allevamento qualificato e appassionato al lavoro.
Il problema è che negli ultimi anni, si è assistito a un generale abbassamento della guardia nei confronti di tale aspetto cercando di ovviarlo con la ricerca di tecnologie sempre più sofisticate: dalla genetica, agli impianti di alimentazione, dai sistemi di ventilazione al ricorso a mangimi sempre più complessi e performanti.
Quello che si vede nella maggior parte dei casi frequentando i cortili e le aie, è che in termini di personale si “tiri a campare” dando per scontato che qualsiasi cosa si cerchi di fare, tutto sia inutile e pertanto non valga la pena di sprecare più di tante energie in tale ambito.
Anche le diverse crisi che hanno colpito il settore suinicolo, non hanno certo contribuito a migliorare l’umore degli allevatori che spesso, si sono trovati a fare i conti con condizioni di mercato particolarmente difficili che finivano per portare l’attenzione sulla mera sopravvivenza aziendale, rischiando di far passare in secondo piano argomenti pur importanti come quello relativo al personale di allevamento.
Eppure non si può trascurare né tanto meno rassegnarsi di fronte a questa problematica.
Con questa breve serie di note si desidera rimettere al centro il delicato capitolo che riguarda la gestione degli operatori d’allevamento dalla fase di ricerca fino al momento dell’assunzione e mantenimento all’interno del posto di lavoro.
Sicuramente il compito non è facile, ma occorre ammettere che non si sia fatto tutto e anzi, esistano su tali argomenti ampi margini di manovra per i più volenterosi e audaci che volessero spingersi verso pratiche finora scarsamente diffuse.
Attirare gente
L’assunzione di un dipendente dovrebbe iniziare molto prima che si presenti la reale necessità di farlo perché per vari motivi si è liberato un posto o se ne debba creare uno nuovo in seguito ad un aumento delle dimensioni aziendali.
In altre parole l’azienda attraverso il suo operato, dovrebbe mettersi sempre nelle condizioni di attirare l’attenzione (ovviamente in senso positivo) in modo tale che nel momento in cui dovesse verificarsi la necessità di effettuare un’assunzione, essa sia già in qualche modo sotto i riflettori.
I proprietari dovrebbero porsi questa domanda: “sto facendo il possibile per attirare le persone migliori verso la mia azienda?”.
Di seguito si propongono alcuni punti il più possibile schematici che consentano di valutare il proprio allevamento attraverso gli occhi di possibili candidati:
Reputazione: dal momento che le cattive notizie si diffondono rapidamente, occorre domandarsi quale sia la reputazione della propria azienda: è vista come un porto di mare in cui il personale entra ed esce con facilità oppure come posto di lavoro in cui gli operatori vengono assunti, valorizzati e fatti crescere?
Presenza online: oggi internet è accessibile a tutti e quindi anche eventuali candidati che si presentano per un posto di lavoro, cercheranno online informazioni sulla vostra azienda, pagina Facebook, account di Instagram, etc.
Anche per un “semplice” allevamento si tratta di adeguamenti necessari che ne migliorano notevolmente l’immagine agli occhi di eventuali candidati che volessero valutare il tipo di attività.
Ad esempio foto dell’azienda (l’ingresso, i capannoni visti dall’alto), di particolari tecnologie, foto degli animali e del team, nonché di eventuali attività sociali in cui l’azienda è stata coinvolta, possono essere di aiuto ad attrarre l’interesse di possibili candidati.
Buona pubblicità: la qualità dell’annuncio con cui si fa la ricerca del personale, ha una grandissima influenza sulla quantità e qualità di potenziali reclute che vengono attratte. L’annuncio in cui si comunica di essere alla ricerca di personale è uno dei momenti di elezione in cui “si vende il proprio business, la propria attività”. Vale la pena di effettuarlo secondi i criteri più corretti presentando nel modo più fiero possibile l’azienda (vedi Come scrivere un annuncio di ricerca personale).
Premi: se per qualche motivo la propria azienda ha avuto riconoscimenti che le hanno permesso di vincere premi di vario genere, questi vanno messi in evidenza perché dimostrano come la vostra azienda sia tra quelle di maggior successo all’interno dell’intera industria.
Prima impressione: come si presenta la vostra azienda agli occhi di un visitatore che per la prima volta dovesse entrare? Avete spogliatoi accoglienti e puliti, riscaldati correttamente nei mesi invernali? Ci sono macchinari arrugginiti e dismessi intorno ai capannoni? Ricordate che la prima impressione che si dà durante un colloquio di lavoro influenza fortemente il giudizio sull’attività.
Stipendio: anche se è vero che i soldi non sono la cosa più importante nel momento in cui si valuta un posto di lavoro, occorre pensare che se si desidera attirare il miglior personale occorra essere competitivi anche se altri aspetti quali l’orario lavorativo, i turni, la presenza di un piano di incentivi sui risultati, attività di socializzazione comuni hanno un grosso peso nei confronti dei candidati.
Siccome esistono molti modi per incentivare il proprio personale, in sede di colloquio è consigliabile chiedere espressamente al candidato quali sarebbero secondo il suo punto di vista i fattori per lui migliori che possano rappresentare un incentivo apprezzato.
Formazione e crescita: occorre essere chiari circa il modo in cui si desidera investire per formare e far crescere il proprio personale. I migliori operatori desiderano migliorare le proprie conoscenze e capacità, pertanto è fondamentale indicare loro come si intende sviluppare le loro competenze con eventuali prospettive di avanzamento di carriera
Selezione del personale
Qualora l’attività di promozione e pubblicità abbiano portato gli effetti sperati determinando l’interessamento di più candidati per quel determinato posto di lavoro vacante, si rende necessaria la selezione degli stessi. Immagino di sentire le risate più o meno amare di coloro che si trovano nella condizione di assumere personale in allevamento e spesso e volentieri sono costretti a “prendere il primo che passa”.
Certamente anche il sottoscritto ha sperimentato tale difficoltà, l’unica cosa che occorrerebbe fare però è chiedersi se veramente si sia fatto tutto il possibile per attirare candidati. Fino a quando le aziende non avranno una propria visibilità, difficilmente saranno prese in considerazione.
Inoltre si sottovalutano eccessivamente le modalità di ricerca legate ad internet (siti online, Facebook, ecc.) le quali pur avvicinando persone il cui back-ground è lontano dal mondo agricolo e zootecnico, cosa che non sempre è sinonimo di fallimento, dall’altra aprono possibilità diversamente impossibili da raggiungere.
Lasciamo al box “l’identikit del candidato ideale” il compito di tracciare il profilo e le caratteristiche del lavoratore perfetto, mentre nel prossimo numero si proseguirà con gli aspetti legati alla motivazione, creazione di uno spirito di squadra, coinvolgimento del personale al fine di mantenerlo in organico il più a lungo possibile con reciproca soddisfazione.
L’identikit del candidato ideale
In generale, quando si fa un’assunzione, l’aspetto principale non dovrebbe essere ciò che il candidato conosce del lavoro in quel determinato momento in quanto le nozioni possono sempre essere insegnate.
Le aziende più lungimiranti assumono sulla base delle potenzialità che si riescono ad intravvedere in ogni persona cercando di scoprire, in fase di colloquio, la personalità e le attitudini di ogni aspirante lavoratore.
Cerchiamo quindi di elencare quali debbano essere questi aspetti da ricercare nel carattere dei nostri candidati che sono da ritenersi auspicabili:
Orientato all’azione: assumere persone che agiscono e siano disposte ad assumersi rischi. L’assumersi le proprie responsabilità quando porta a successi rafforza la fiducia in sé stessi e porta a nuove idee.
Intelligenza: non è la sola cosa, ma è una premessa importante per avere successo.
Ambizione: i dipendenti possono essere d’aiuto per l’azienda per la quale lavorano solo se vogliono essere d’aiuto a loro stessi e alla loro crescita professionale.
Autonomia: è quella caratteristica che consente al lavoratore di eseguire le proprie consegne senza dover dipendere sempre dall’aiuto di un superiore.
Leadership: consente alla persona di fare da traino anche per i propri colleghi di lavoro
Persistenza: descrive qualcuno che continua a spingere per i propri obiettivi e non si arrende facilmente
Ottimismo: consente di superare le difficoltà, vincendo anche i pensieri di negatività che si possono incontrare nel proprio ambiente di lavoro.
Fiducia: produce risultati positivi e incoraggia le persone a prendersi responsabilità che altri evitano. In genere chi ha avuto successo in precedenti esperienze lavorative tende a confermare tale successo anche nel nuovo posto di lavoro
Onestа: si tratta di una caratteristica fondamentale più importante ancora del talento.
Orientato al dettaglio: l’attenzione ai particolari è cruciale per evitare di commettere errori nello svolgimento del proprio lavoro
Modestia: i dipendenti più ricercati dimostrano il loro valore non attraverso le parole, ma bensì attraverso il proprio operato.
Laboriositа: i risultati lavorativi si ottengono grazie alla capacità di assumere lavoratori orientati al risultato, disposti a lavorare duramente e, se necessario, oltre il normale orario lavorativo.
Passione: ai dipendenti che svolgono il lavoro con passione le giornate lavorative risultano poco pesanti.
Come scrivere un annuncio di ricerca personale
La pubblicazione di un annuncio di ricerca del personale nel settore suinicolo è una rarità. Spesso ci si affida al passaparola dimenticando che in questo modo si precludono parecchie possibilità di raggiungere potenziali candidati.
Guardando oltre i confini nazionali invece, si trovano annunci sulle riviste specializzate, ma sono sempre più frequenti anche le ricerche attraverso i cosiddetti “social”.
Vediamo di seguito 5 aspetti fondamentali che ogni annuncio dovrebbe includere al fine di risultare chiaro e ben congegnato:
- Indicare una posizione lavorativa ben definita.
- Dettagli dell’azienda che riguardino in particolare:
- dimensione dell’allevamento (numero scrofe e/o capi all’ingrasso, ecc.);
- attività di allevamento svolte se particolari (es. biologico, animal welfare, ecc.);
- motivazione per cui la posizione lavorativa è vacante (aumento delle dimensioni aziendali, cambi nell’organizzazione, ecc.) e brevi indicazioni su qualcosa di saliente che abbia riguardato l’allevamento (es. investimenti recenti, premi vinti, ecc.). - Località in cui sorge l’azienda.
- Possibilità o meno di alloggiare presso abitazioni facenti capo alla proprietà.
- Caratteristiche dell’allevamento che lo differenzino rispetto agli altri (ad esempio per la gestione del personale stessa, la possibilità di formazione continua, ecc.).
L’autore è direttore tecnico di Topigs Italia.
Leggi l’articolo completo pubblicato sulla Rivista di Suinicoltura n. 2/2019
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