Prosegue ad agosto l’andamento positivo della redditività dell’allevamento suinicolo italiano: l’indice Crefis per il ciclo chiuso segna, a livello congiunturale, +7,8% e a livello tendenziale +8,6%.
Una situazione determinata sia dalla diminuzione dei costi delle materie prime per l’alimentazione che dall’incremento delle quotazioni dei suini da macello pesanti destinati al circuito tutelato. Queste ultime, ad agosto, hanno guadagnato il 7,6% su luglio attestandosi a 2,075 euro/kg (negativa la variazione tendenziale pari a -9%).
Bene anche la fase di ingrasso che mostra, sempre ad agosto, una variazione positiva dell’indice di redditività (+5,5% su base mensile), determinata dall’incremento dei prezzi dei suini da macello pesanti che ha compensato i maggiori costi per l’approvvigionamento dei capi da 40 kg a inizio ciclo produttivo. Rimane negativo però il confronto con i dati dello scorso anno: -5%.
La fase di scrofaia denota invece una nuova flessione della redditività (-4,3% mese su mese) trascinata al ribasso dalla diminuzione delle quotazioni dei capi da allevamento da 7kg che, nel mese preso in esame, hanno perso il 4,2% rispetto a luglio fermandosi a 72,963 euro/capo (+3,6% la variazione tendenziale). Sempre per la fase di scrofaia resta però favorevole il raffronto con la redditività del 2023 (+12,4%).
Per la fase di svezzamento e sempre nel periodo preso in esame la redditività risulta in calo del -5,4% rispetto al mese precedente (-18,3% pure il dato tendenziale) condizionata dall’abbassamento dei prezzi dei suini da allevamento da 40 Kg che, sempre in agosto, hanno perso il 7,9% rispetto al mese precedente attestandosi a 3,284 euro/kg (-12,7% anche la variazione tendenziale).
Macellazione
Dato lievemente negativo per la redditività del comparto della macellazione che in agosto perde lo 0,1% a causa dell’aumento delle quotazioni dei suini da macello pesanti e nonostante la ripresa dei prezzi di alcuni tagli di carne fresca. Resta positivo il raffronto tendenziale, pari a +10,5%.
Per ciò che concerne il mercato dei lombi, come accennato, le quotazioni in agosto sono tornate a crescere: per il Taglio Padova l’incremento rispetto a luglio è stato del 19,5%, per un valore di 5,020 euro/kg, mentre il taglio Bologna guadagna il 14% mese su mese, per un valore di 4,560 euro/Kg. Anche le variazioni tendenziali risultano positive e rispettivamente pari a +5,7% e +0,8%.
In aumento in agosto anche le quotazioni delle cosce fresche pesanti che per la tipologia destinata al prodotto Dop che hanno raggiunto i 5,958 euro/kg (+2,5% rispetto a luglio), mentre per la tipologia destinata al prodotto non tutelato si registra un incremento mensile del 3% per un valore di 4,724 euro/kg. Negative le variazioni tendenziali per entrambe le tipologie (rispettivamente del -2,6% e del -8,1%).
Stagionatura
I prodotti stagionati ad agosto mostrano ancora quotazioni stabili, con il prezzo del Prosciutto di Parma 12 mesi fermo a 10,400 euro/kg, che comporta una variazione tendenziale pari a -2,8%. Anche il prodotto generico della tipologia pesante mostra un prezzo invariato a 8,600 euro/kg, ma con una variazione tendenziale positiva (+1,2%).
Sul fronte della redditività gli andamenti per tipologia di prodotto risultano differenti: per il prodotto pesante tutelato stagionato 12 mesi si registra un calo dello 0,1% su base mensile e del 10,5% su base tendenziale; mentre il prosciutto generico della tipologia pesante mostra un indice Crefis in aumento sia su base congiunturale (+1,6%) che su base tendenziale (+2,3%).
A favorire la redditività dei prosciutti non tutelati rispetto al prodotto Dop, stante la stabilità dei prezzi di entrambe le tipologie di prosciutto, è stato l’andamento dei costi delle cosce fresche a inizio stagionatura: con quotazioni relativamente elevate per il prodotto tutelato e basse per quello generico.
Dopo molto tempo in cui la situazione si è mostrata a favore dei prodotti Dop, ad agosto il differenziale di redditività tra le due tipologie di prosciutti risulta a favore del prodotto non tutelato (-1,9%).
Tab. 1 - Indici Crefis di redditività nelle diverse fasi della filiera in Italia: agosto 2024 | ||
Indici Crefis | Variazioni % agosto 2024/luglio 2024 |
Variazioni % agosto 2024/agosto 2023 |
Redditività della scrofaia (Sito 1) | -4,3 | 12,4 |
Redditività dell'allevamento fase di svezzamento (Sito 2) | -5,4 | -18,3 |
Redditività dell'allevamento fase di ingrasso (Sito 3) |
5,5 | -5 |
Redditività dell'allevamento a ciclo chiuso | 7,8 | 8,6 |
Redditività della macellazione | -0,1 | 10,5 |
Redditività della stagionatura: prosciutto di Parma stagionato 12 mesi (9,5 kg e oltre) | -0,4 | -10,5 |
Redditività della stagionatura: prosciutto non tipico (>9 kg) | 1,6 | 2,3 |
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini e tagli di carne suina fresca |
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sulla Rivista di Suinicoltura n. 9/2024
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