Risarcimenti e sospensione mutui per allevamenti colpiti dalla Psa

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Oltre 500 imprenditori hanno manifestato al Commissario straordinario la loro preoccupazione per la crisi causata dalla peste suina. Si chiedono indennizzi, mentre un piano mira a contenere il virus tramite prelievo e depopolamento dei cinghiali

Coldiretti richiede velocemente l’erogazione di risarcimenti per i danni diretti e indiretti subiti dagli allevamenti a causa della peste suina africana (psa), e l’immediata sospensione delle rate dei mutui. Questa richiesta è stata presentata durante il secondo incontro con il Commissario straordinario per la Psa, Giovanni Filippini, insieme al presidente Ettore Prandini e al segretario generale Vincenzo Gesmundo.

Salvare gli allevatori dalla crisi

Entrambi hanno evidenziato che tali compensazioni sono fondamentali per non compromettere ulteriormente gli allevatori e dovrebbero rafforzare l’intervento del decreto omnibus, incrementando le risorse disponibili.

Oltre 500 imprenditori si sono collegati online per esprimere al Commissario le loro preoccupazioni riguardo una crisi che sta mettendo in ginocchio un settore del valore di oltre 20 miliardi di euro, minacciando anche alcune delle più rinomate eccellenze norcine del Made in Italy.

Coldiretti: “Urgenza di risarcimenti per danni diretti e indiretti”

Coldiretti ha ribadito la necessità di risarcire prontamente i danni causati dalla peste suina, che ha comportato l’abbattimento di decine di migliaia di animali e restrizioni alla movimentazione, paralizzando le attività aziendali. Oltre ai danni diretti, come la perdita di capi, è essenziale considerare quelli indiretti, poiché gli allevamenti sono stati costretti a sospendere ogni attività, incluso il ripopolamento.

Fondamentale anche la sospensione delle rate dei mutui per le imprese colpite, e Coldiretti invierà una lettera all’Abi per sollecitare un intervento in tal senso.

Nuovo piano d'azione contro la Psa e situazione attuale

Durante l’incontro, il Commissario Filippini ha descritto la situazione attuale, con 29 focolai attivi (20 in Lombardia, 8 in Piemonte e 1 in Emilia-Romagna), e ha illustrato il nuovo piano d’azione, approvato con la Commissione europea, che si concentra su quattro aree principali: prelievo, depopolamento dei cinghiali, sorveglianza e biosicurezza degli allevamenti, regolati da una specifica ordinanza. L’obiettivo è contenere e confinare il virus nelle aree a rischio.

Resta il fatto che la situazione è stata sottovalutata per troppo tempo, nonostante Coldiretti avesse lanciato l’allarme anni fa, e questo ha portato a una proliferazione incontrollata dei cinghiali, principale vettore di diffusione della Psa.

Risarcimenti e sospensione mutui per allevamenti colpiti dalla Psa - Ultima modifica: 2024-10-03T10:23:20+02:00 da Redazione Suinicoltura

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