«Dobbiamo lavorare insieme per rendere più forte la filiera suinicola italiana, tanto più in questa fase di mercato. Il Fondo suinicolo nazionale da 5 milioni di euro previsto dal decreto emergenze agricole è uno strumento in più in questa direzione per lavorare su contratti di filiera, innovazione nella valorizzazione delle carni, rafforzamento della trasparenza nella formazione del prezzo nelle commissioni uniche nazionali del settore. E poi vogliamo lavorare sul consumatore, informarlo di più e meglio con una campagna istituzionale e il coinvolgimento anche della grande distribuzione. Ringrazio le Regioni per il contributo attivo in queste scelte che possono dare prospettiva a tutto il comparto».
Così la Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova commenta l’intesa raggiunta oggi in Conferenza Stato Regioni sul decreto che prevede la ripartizione delle risorse del Fondo suinicolo nazionale con una dotazione complessiva di 5 milioni di euro.
Cosa prevede il fondo
Il fondo prevede:
a) concessione di contributi per l’acquisto e l’installazione di macchinari di valutazione automatica delle carcasse suine Image-meater e AutoFOM, al fine di valorizzare le carni nazionali e garantire una più oggettiva trasparenza nella formazione del valore. Per tale attività si destinano 3 milioni di euro;
b) finanziamento di campagne di comunicazione istituzionale e attività di informazione e promozione presso i consumatori funzionali alle attività di investimento del presente decreto e volte alla valorizzazione della filiera suinicola e in particolare delle produzioni di prosciutto Dop. Per tale attività si destinano 1,5 milioni di euro;
c) sostegno per il rafforzamento della trasparenza nella determinazione dei prezzi indicativi da parte delle commissioni uniche nazionali del settore suinicolo, attraverso il potenziamento dell’acquisizione e delle analisi dei dati oggettivi di mercato e dell’aggiornamento dell’equazione di stima, anche con utilizzo di software avanzati e accordi con università e centri di ricerca. Per tale attività si destinano 0,5 milioni di euro.