«Se da un lato la pandemia in corso ha fortemente penalizzato il settore fieristico, dall’altrorimane la voglia e si moltiplica l’impegno a rimanere al fianco degli allevatori, modificando l’evento in una special edition digitale, ma mantenendo immutato l’obiettivo di fornire una vetrina unica per il modello produttivo italiano». Così il Presidente di CremonaFiere Roberto Biloni spiega la necessità di trasformare in un’edizione digitale le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona 2020.
La Fiera di Cremona entra nelle case degli allevatori
«Saranno le Fiere ad andare dagli allevatori – spiega il Direttore di CremonaFiere Massimo De Bellis – per mostrare al mondo intero, entrando negli allevamenti italiani, sostenibili, innovativi e tecnologicamente all’avanguardia, quanto questo settore sia fondamentale per il nostro Paese. Nel momento in cui tutto era fermo gli allevatori, in silenzio e laboriosamente, continuavano a lavorare dando speranza alla crescita dell’Italia. Per queste ragioni intendiamo, seppure tra le tante difficoltà di quest’anno, continuare a sostenere e dare voce agli allevatori, stando sempre al loro fianco».
Italpig, cosa prevede il programma
Per quanto concerne la suinicoltura, la Fiera di Cremona prevede il seguente calendario di eventi streaming:
Seminario | Classyfarm, il punto sugli allevamenti suinicoli e benessere animale: l’allevamento con coda integra
Negli ultimi anni è cresciuta nel consumatore l’attenzione nei confronti degli animali da allevamento da reddito: la richiesta è di avere non solo prodotti sani e di eccellente qualità ma anche rispettosi dell’ambiente e del benessere animale.
Il deciso miglioramento delle condizioni igienico sanitarie di allevamento e di macellazione non è però coinciso con la percezione che il consumatore possiede effettivamente di queste fasi, incidendo quindi anche sull’aspetto commerciale.
Per progredire nell’applicazione dei dettami del benessere animale anche in suinicoltura, l’Unione europea emana periodicamente nuovi parametri a cui gli stati membri devono adeguarsi. In Italia è stato attivato un progetto, a cui gli allevatori devono aderire, che classifica gli allevamenti in base alle strutture aziendali e alle tecniche adottate: Classyfarm. Nel corso del convegno verranno presentati i risultati dopo alcuni mesi di lavoro del progetto Classyfarm. Una fotografia precisa del sistema produttivo nazionale della suinicoltura. Verranno inoltre presentati i dati e le impressioni sul sistema di allevamento dei suini a coda integra dopo un periodo sperimentale di applicazione in tutti gli allevamenti lombardi.
Il contrasto alla progressiva riduzione del consumo dei salumi pone una domanda di base all’intera filiera suinicola italiana: come devono essere i salumi del benessere capaci di adattarsi al mercato odierno?
Le attuali soluzioni (selezione genetica, ingredienti salutari) per il mercato dei salumi salutistici sono molto impegnative: i prodotti infatti oggi devono essere buoni e far bene e, possibilmente, rispettare l’ambiente con la loro sostenibilità.
La riduzione dei fatturati delle imprese suinicole e di quelle legate alla trasformazione dei salumi è il risultato di una narrazione negativa trasmessa al consumatore. La comunicazione del settore deve ora recuperare trasmettendo l’impegno di tutte le componenti della filiera ad intervenire su aspetti come nutrizione, impatto ambientale, economia circolare applicata agli allevamenti e all’industria, sicurezza alimentare, benessere animale e la lotta allo spreco del cibo. Al convegno saranno presentate le soluzioni attuali adottate per rispondere alla richiesta di qualità e benessere animale da parte del consumatore.
