Situazione positiva a dicembre per il mercato dei suini da macello: si registrano infatti, quotazioni dei suini tutte in ascesa rispetto ai valori del mese precedente. Il prezzo medio mensile dei capi da macello destinati al circuito tutelato è stato pari a 1,645 euro/kg per gli animali della tipologia pesante, con un aumento congiunturale del +7,1%; per quelli di peso 144-152 kg e 152-160 kg le quotazioni sono state pari rispettivamente di 1,555 euro/kg e di 1,585 euro/kg, valori in rialzo rispettivamente del +7,6% e +7,4%. Anche le variazioni tendenziali, che mostrano l’andamento dei prezzi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sono nettamente positive (oltre il 35%).
Nel mese preso in esame sono aumentati anche i prezzi dei suini da macello destinati al circuito non tutelato, con il dato medio mensile degli animali pesanti pari a 1,510 euro/kg (+6,5% su base mensile), mentre per quelli di peso 90-115 kg il valore è stato di 1,360 euro/kg (+7,2%). Anche in questo caso, le variazioni tendenziali sono risultate positive per tutte le tipologie di peso considerate, con valori tra il +39% e il +44%.
Sono ugualmente positivi i dati relativi ai suini da allevamento con il prezzo dei capi da 30 kg salito a 2,242 euro/kg per una variazione congiunturale del +10,9% e tendenziale del +12,3%.
Data la favorevole situazione di mercato dei suini da macello, in dicembre, l’indice Crefis di
redditività del comparto allevatoriale italiano ha fatto registrare ancora un segno positivo: +6,5% su base congiunturale; questa situazione positiva ha portato anche il dato tendenziale a riprendere timidamente quota: +0,3%.
Macellazione: in calo la redditività
Passando al comparto della macellazione e analizzando la situazione di mercato sempre a
dicembre, si registra che le quotazioni delle cosce fresche della tipologia pesante destinate a produzioni tipiche sono salite a 4,910 euro/kg, con una variazione mese su mese del +2,7%.
Anche il dato tendenziale è risultato positivo e pari a +29,3% segnando il valore più alto dal marzo del 2018. Medesima tendenza per le quotazioni delle cosce fresche destinate a produzioni non tipiche, sempre della tipologia pesante, con il valore arrivato a 4,120 euro/kg (+0,7% la variazione congiunturale e +31,5% il dato tendenziale). Va rimarcato che il valore attuale risulta il più alto registrato da ottobre 2017.
Per quel che concerne le quotazioni dei lombi a dicembre si rileva un aumento dei valori su base congiunturale: il taglio Padova ha raggiunto i 3,475 euro/kg (+11,2%) mentre il taglio Bologna ha segnato 3,463 euro/kg (+14,5%). Le variazioni tendenziali però sono risultate negative per entrambi i prodotti: -0,1% e -1,6%, rispettivamente.
Inoltre, nel periodo esaminato, il prezzo della coppa fresca refilata da 2,5 kg è sceso del -1,2%, fermandosi a 4,250 euro/kg, mentre è salita del +3,3% la quotazione della pancetta fresca squadrata da 4/5 kg, scambiata a 3,363 euro/kg. Rispetto allo scorso anno, l’attuale quotazione della coppa è risultata superiore del +10,7%, mentre quello della pancetta del +0,3%. In aumento anche le quotazioni del lardo fresco, salite a 2,850 euro/kg per il prodotto di spessore 3 cm (+1,8% rispetto a novembre) ed a 3,600 per quello di spessore 4 cm (+1,4%). Le variazioni tendenziali di entrambi i prodotti sono positive.
Sul fronte della redditività del comparto della macellazione la situazione favorevole dei prezzi dei capi da macello, nonostante l’aumento delle quotazioni di lombi e cosce, si è riverberata negativamente tanto che a livello congiunturale ha portato l’indice Crefis a -1,7% e a livello tendenziale a -16,6%.
Tabella 1 - Prezzi dei suini italiani: dicembre 2021
Cun suini e suinetti | Medie mensili (€/kg) dicembre 2021 | Variazioni % | |
dic. 2021/ nov. 2021 | dic. 2021/ dic. 2020 | ||
Suini da macello - circuito tutelato | |||
144-152 kg | 1,555 | 7,6 | 38,3 |
152-160 kg | 1,585 | 7,4 | 37,3 |
160-176 kg | 1,645 | 7,1 | 35,5 |
Suini da macello - circuito non tutelato | |||
90-115 kg | 1,360 | 7,2 | 43,8 |
144-152 kg | 1,420 | 6,9 | 41,2 |
152-160 kg | 1,450 | 6,7 | 40,0 |
160-176 kg | 1,510 | 6,5 | 37,8 |
Suinetti | |||
7 kg (euro/capo) | 45,420 | 15,4 | 13,8 |
30 kg | 2,242 | 10,9 | 12,3 |
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini da macello e da allevamento |
Stagionatura: differenziale di redditività a favore del Dop
Infine, uno sguardo al comparto della stagionatura che a dicembre, mostra un mercato con
andamenti disomogenei rispetto alle tipologie di prodotto. Il Prosciutto di Parma stagionato pesante ha raggiunto una quotazione media mensile di 9,260 euro/kg, con un aumento dell’1,5% rispetto al mese precedente; la quotazione attuale resta inoltre al di sopra di quella fatta registrare nello stesso periodo del 2021 (+18%). Differente, come accennato, il trend per il prodotto pesante non tutelato che ha visto quotazioni ferme a 6,275 euro/kg; la variazione tendenziale resta però positiva e pari a +1,6%.
Anche l’andamento della redditività del comparto segue le dinamiche contrapposte del mercato dei prodotti stagionati Dop e non. Il Prosciutto di Parma della tipologia pesante ha fatto registrare un dato di redditività congiunturale in crescita del 5,8% e ancor più alto il dato tendenziale: +34,9%.
Tutto ciò grazie all’aumento dei prezzi del prodotto stagionato e al calo dei costi di approvvigionamento delle cosce fresche avvenuto a inizio stagionatura. Il prodotto non tutelato invece vede l’indice di redditività, sia come dato congiunturale che tendenziale, in calo per le motivazioni opposte che hanno condizionato il prodotto tutelato: cosce fresche con prezzi in aumento all’acquisto e quotazioni stazionarie del prodotto stagionato. Così la variazione congiunturale è stata pari a -1,9% mentre quella tendenziale è risultata in flessione del 20,4%.
Risulta quindi ancora maggiormente a favore del prodotto Dop il differenziale di redditività tra le due tipologie di prosciutti: +33,8%.
I fattori della produzione
Sempre a dicembre sono in crescita su base tendenziale i prezzi di mais, soia ed orzo, ad eccezione del mercato francese e della soia nazionale.
A Milano i prezzi del mais hanno toccato nuovi livelli record per quanto riguarda il prodotto nazionale contratto 103, con una quotazione salita a 279,5 euro/t (+0,3%). In aumento anche il prodotto nazionale con caratteristiche e quello comunitario quotato sempre alla borsa merci di Milano, che hanno raggiunto rispettivamente i 283,5 euro/t (+0,3% la variazione congiunturale) e 294,6 euro/t (+0,4%). In ribasso invece la quotazione del mais francese scesa a 255,0 euro/t (- 0,1% rispetto a novembre). Ulteriore rialzo (+6,0%) è stato registrato per il prezzo del mais negli Stati Uniti, con un valore medio mensile di 216,6 euro/t. Le variazioni tendenziali sono risultate positive e a due cifre per tutti i prodotti considerati.
Sempre alla borsa merci di Milano, la soia nazionale ha raggiunto un valore di 600,5 euro/t, con un calo del 2,4% rispetto al mese precedente, mentre la soia estera ha fatto registrare una variazione congiunturale del +4,2% per un valore medio mensile di 524,8 euro/t. Medesimo andamento è stato registrato anche per la soia statunitense (+2,6%), che ha raggiunto un prezzo di 407,4 euro/t, e per quella brasiliana il cui prezzo è cresciuto del 1,9% rispetto a novembre (435,3 euro/t). Le variazioni tendenziali restano tutte ampiamente positive, con valori dal +12% al +37%.
Nel periodo preso in esame, sul mercato nazionale, le quotazioni dell’orzo hanno toccato nuovi livelli massimi. Il prezzo dell’orzo nazionale pesante scambiato a Milano è cresciuto del 4,7% rispetto al mese precedente, raggiungendo un valore di 295,0 euro/t, mentre la quotazione del prodotto comunitario è salita a 307,4 euro/t (+5,6% la variazione congiunturale). Variazione congiunturale negativa (-2,4%) è invece stata registrata sul mercato francese dove la quotazione dell’orzo è scesa a 266,3 euro/t. Restano positive le variazioni tendenziali per tutti i mercati considerati.