Redditività della suinicoltura italiana in ripresa a luglio con l’indice Crefis che, per l’allevamento a ciclo chiuso segna +1,2% a livello congiunturale e +7,8% a livello tendenziale.
Come già accaduto in passato, la redditività del comparto è stata sostenuta dalla flessione dei costi per l’alimentazione e dalla ripresa delle quotazioni dei capi da macello pesanti. Infatti, in luglio il prezzo dei suini da macello pesanti destinati a prodotto Dop è cresciuto dell’1,6% rispetto a giugno, raggiungendo un valore di 1,928 euro/kg, pur facendo registrare una variazione tendenziale negativa pari a -13%.
Continua l’andamento sfavorevole invece per la redditività del ciclo aperto che sempre a luglio, per la fase di scrofaia, fa registrare un indice Crefis a -3% rispetto al mese precedente; mentre resta positiva la variazione rispetto a luglio 2023 (+20,5%). Il calo congiunturale è da attribuire alla diminuzione del prezzo dei capi da allevamento da 7 Kg che, sempre nel periodo preso in esame, hanno quotato 76,167 euro/capo: - 3,3% la variazione su base mensile e +8,1% su base annua.
Anche per la fase di svezzamento l’indice di redditività Crefis risulta negativo sia a livello congiunturale (-6,2%) che tendenziale (-14%). A pesare sono stati i prezzi dei capi da 40 Kg giunti, a luglio, a quotare 3,564 euro/kg (-6,2% la variazione mensile e -6,5% quella tendenziale).
Per ciò che riguarda la fase di ingrasso invece a luglio si rileva una redditività in ripresa mese su mese dello 0,1%, spinta dall’aumento delle quotazioni dei suini da macello pesanti come descritto precedentemente. Rimane sfavorevole però il confronto con i dati dello scorso anno: -6;8%.
Tab. 1 - Indici Crefis di redditività nelle diverse fasi della filiera in Italia: luglio 2024 |
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Indici Crefis |
Variazioni % |
Variazioni % |
Redditività dell'allevamento fase di svezzamento (Sito 1) |
-3,0 |
20,5 |
Redditività dell'allevamento fase di accrescimento (Sito 2) |
-6,2 |
-14,0 |
Redditività dell'allevamento fase di ingrasso (Sito 3) |
0,1 |
-6,8 |
Redditività dell'allevamento a ciclo chiuso |
1,2 |
7,8 |
Redditività della macellazione |
-3,1 |
10,3 |
Redditività della stagionatura: prosciutto di Parma stagionato 12 mesi (9,5 kg e oltre) |
-1,4 |
-11,0 |
Redditività della stagionatura: prosciutto non tipico (>9 kg) |
1,2 |
1,2 |
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini e tagli di carne suina fresca |
Macellazione
L’aumento dei costi dei capi da macello pesanti e la discesa dei prezzi di alcuni tagli di carne trascinano al ribasso la redditività del comparto della macellazione che, a luglio, perde il 3,1% anche se la variazione tendenziale resta favorevole: +10,3%.
Come dicevamo, le quotazioni dei lombi freschi a luglio risultano in discesa e più precisamente si registra un dato di -3,4% rispetto a giugno per il taglio Padova, che si è fermato a 4,200 euro/kg, e -7,5% per taglio Bologna che ha raggiunto i 4,000 euro/Kg. Negative anche le variazioni tendenziali sia per il lombo taglio Padova (-8,7%) che per quello Bologna (-9,8%).
Il mercato delle cosce fresche al contrario mostra quotazioni in aumento mese su mese: il valore della coscia fresca della tipologia pesante destinata a produzioni tipiche è infatti salito dello 0,3% rispetto a giugno (5,815 euro/kg) ma con una variazione tendenziale negativa del 4,6%. Medesima situazione per le cosce fresche pesanti destinate a prodotto generico con il prezzo in aumento del 2,2% rispetto a giugno, per un valore di 4,588 euro/kg, ma con un raffronto tendenziale sfavorevole del 10,4%.
Stagionatura
Risulta stagnante, sempre a luglio, il mercato dei prodotti stagionati con il Prosciutto di Parma a 12 mesi che vede confermato il prezzo a 10,400 euro/kg, con una variazione tendenziale in calo del 2,8%. Anche il prezzo del prodotto generico è stabile a 8,600 euro/kg ma il raffronto anno su anno è invece positivo (+1,2%).
Redditività in calo del 1,4% per il prosciutto Dop stagionato 12 mesi che soffre l’attuale situazione del mercato e i costi elevati per l’approvvigionamento delle cosce fresche a inizio stagionatura.
Mentre per il prodotto generico, l’indice Crefis di redditività a livello congiunturale è in aumento dell’1,2%, sorretto, al contrario, dal calo dei costi a inizio stagionatura; anche la variazione tendenziale risulta positiva e pari a +1,2%. Dopo un lungo periodo di maggior redditività del prosciutto tutelato rispetto al prodotto generico in luglio assistiamo all’annullamento del gap di redditività tra le due produzioni.
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sulla Rivista di Suinicoltura n. 8/2024
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