Redditività in ripresa a marzo per il settore dell’allevamento suinicolo italiano. Per il ciclo chiuso, l’indice Crefis di redditività è in salita del 3,1% mese su mese e del 30,4% a livello tendenziale. Come spesso avviene, a favorire l’andamento del comparto sono stati i nuovi cali dei costi per l’alimentazione suina e la contemporanea ascesa delle quotazioni dei capi da macello. Infatti, a marzo, le quotazioni dei suini pesanti destinati al circuito tutelato sono aumentate rispetto a febbraio dell’1,7%, raggiungendo i 2,098 euro/kg, pur rimanendo al di sotto dei valori registrati l’anno scorso (-4%).
Buono il momento anche per gli allevatori impegnati nel ciclo aperto: in particolare nelle scrofaie, la remuneratività a marzo continua, seppur lievemente, a salire: l’indice Crefis segna +0,3% mese su mese e +36,7% anno su anno. La concomitanza dei prezzi in salita dei suinetti da 7 Kg (+0,2% rispetto a febbraio), che in marzo hanno raggiunto un valore di 79,375 euro/capo, e la discesa dei costi delle commodity per l’alimentazione ha sorretto l’indice di redditività.
Anche per la fase di svezzamento si registra, sempre a marzo, un andamento della redditività favorevole che sale, su base mensile, del 6,8%, e dello 0,4% rispetto allo scorso anno. Anche in questo caso si registrano aumenti delle quotazioni dei suini da 40Kg che hanno raggiunto 3,809 euro/kg (+6,2% rispetto a febbraio). Le quotazioni dei capi da 40 kg hanno sono risultate maggiori del 4,2% anche rispetto allo scorso anno.
Bene anche la redditività della fase di ingrasso che a marzo ha guadagnato il 3,1% a livello mensile e il 3,4% rispetto al 2023.
Leggi l’andamento registrato dal Crefis per febbraio 2024
Tab. 1 - Indici Crefis di redditività nelle diverse fasi della filiera in Italia: marzo 2024 | ||
Indici Crefis | Variazioni % marzo 2024/febbraio 2024 | Variazioni % marzo 2024/marzo 2023 |
Redditività della scrofaia (Sito 1) | 0,3 | 36,7 |
Redditività dell'allevamento fase di svezzamento (Sito 2) | 6,8 | 0,4 |
Redditività dell'allevamento fase di ingrasso (Sito 3) | 4,3 | 3,4 |
Redditività dell'allevamento a ciclo chiuso | 3,1 | 30,4 |
Redditività della macellazione | 2,1 | 3,1 |
Redditività della stagionatura: prosciutto di Parma stagionato 12 mesi (9,5 kg e oltre) |
-2,1 | -18,0 |
Redditività della stagionatura: prosciutto non tipico (>9 kg) | -0,4 | 3,8 |
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini e tagli di carne suina fresca |
Macellazione
Per il comparto della macellazione, a marzo, si registra un andamento positivo della remuneratività sorretta dalla salita dei prezzi dei principali tagli di carne e nonostante l’aumento dei costi per l’acquisto dei capi da macello.
Specificamente, i valori delle cosce fresche destinate a produzioni tipiche sono saliti dello 0,1% rispetto a febbraio, raggiungendo una quotazione di 5,988 euro/kg, pur mostrando una variazione tendenziale sfavorevole del -3,6%. Per ciò che riguarda invece le cosce fresche pesanti destinate a produzioni non tipiche, le quotazioni di marzo sono calate dello 0,5% fermandosi a 4,815 euro/kg e anche la variazione rispetto allo scorso anno resta negativa: -8,5%.
Andamento positivo a marzo, come accennato, per il mercato dei lombi:
- il taglio Padova ha fatto registrare un aumento delle quotazioni del 21,8% rispetto a febbraio, raggiungendo i 4,800 euro/kg,
- mentre il prezzo del lombo taglio Bologna è arrivato a 4,700 euro/kg: +19,3% su base mensile.
Le variazioni tendenziali sono risultate positive per entrambi i prodotti e rispettivamente +3,8% e +7,4%.
La redditività del settore a marzo è stata favorita dal mercato tanto che l’indice Crefis segna +2,2% su base mensile e +3,1% la variazione tendenziale.
Tab. 2 - Prezzi suini italiani: marzo 2024 | |||
Cun suini e suinetti | Medie mensili (€/Kg) | Variazioni % | |
marzo 2024 | mar. 2024/ feb. 2024 |
mar. 2024 / mar. 2023 | |
Suini da macello - circuito tutelato | |||
144-152 kg | 2,008 | 1,8 | -4,4 |
152-160 kg | 2,038 | 1,8 | -4,4 |
160-176 kg | 2,098 | 1,7 | -4,2 |
Suini da macello - circuito non tutelato | |||
90-115 kg | 1,747 | 2,1 | -7,0 |
144-152 kg | 1,807 | 2,0 | -6,7 |
152-160 kg | 1,837 | 2,0 | -6,6 |
160-176 kg | 1,897 | 1,9 | -6,4 |
Suinetti | |||
7 kg (euro/capo) | 79,375 | 0,2 | 13,2 |
30 kg | 4,673 | 6,5 | 7,0 |
40 kg | 3,809 | 6,2 | 4,2 |
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini da macello e da allevamento |
Stagionatura
Momento negativo invece per il settore della stagionatura che, sempre a marzo, vede il prodotto tutelato stagionato 12 mesi scendere di prezzo e fermarsi a 10,500 euro/kg (-0,1% rispetto al mese precedente e -1,9% la variazione tendenziale). Ancora ferme le quotazioni del prodotto non tutelato stabile a 8,600 euro/kg, anche se il raffronto con i valori dello scorso anno resta positivo (+9%).
Rivolgendoci alla remuneratività, in conseguenza dell’andamento non favorevole del mercato l’indice Crefis segnala un calo congiunturale per il prodotto Dop stagionato 12 mesi del 2,1% (tendenziale del -18%) e anche il prodotto non tutelato mostra una diminuzione di redditività dello 0,4% su base mensile ma mantiene una variazione tendenziale positiva del 3,8%.
Risulta sempre a favore del prodotto tutelato (+1,1%) l’indice relativo al gap di redditività tra le due tipologie di prosciutti; valore però in continuo assottigliamento.
Leggi l’articolo completo con gli altri dati tabellari sulla Rivista di Suinicoltura 5/2024
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Fattori della produzione
Nel mese di marzo, mentre le quotazioni estere delle commodity risultano in ripresa (ad eccezione della soia CIF e dell’orzo) pur scontando valori più bassi rispetto all’anno scorso, i prezzi di mais e soia nazionali sono in calo rispetto al mese precedente.
Mais
A Milano il prezzo del mais nazionale contratto 103 è sceso a 208,8 euro/t, in calo dell’1,9% rispetto al mese precedente, così come quello del prodotto nazionale con caratteristiche che si è fermato a 213,8 euro/t (-1,9%). In ribasso anche la quotazione del mais di provenienza comunitaria (-1,4%), scambiato a 215,1 euro/t. In rialzo, invece, i prezzi del mais in Francia (+1,3% rispetto a febbraio) e negli Stati Uniti (+0,8%), con valori pari rispettivamente a 187,5 euro/t e 152,6 euro/t. Gli attuali livelli di prezzo restano ben al di sotto di quelli fatti registrare a marzo dello scorso anno, con variazioni tra il -29% e -35%.
Soia
Sempre a marzo sono diminuiti anche i prezzi della soia nazionale quotata a Milano, che ha raggiunto i 436,8 euro/t (-1,9% rispetto a febbraio), mentre il prezzo della soia estera è sceso del -3,8% per un valore di 452,5 euro/t. In aumento, invece, i prezzi della soia americana (+0,5%) e di quella brasiliana (+4,1%), che si sono fermati a valori rispettivamente di 382,8 euro/t e 362,2 euro/t. Scende a 448,4 euro/t il prezzo della soia CIF Rotterdam (-6,9% la variazione congiunturale). Negativo, anche in questo caso, il confronto con lo scorso anno, con variazioni dal -19% al -23%.
Orzo
Sul mercato nazionale, il prezzo dell’orzo di provenienza comunitaria scambiato a Milano è sceso a 214 euro/t (-3,9% rispetto al mese precedente), così come un calo congiunturale (-2,1%) ha interessato il prezzo del prodotto di provenienza nazionale, scambiato a 207 euro/t. In diminuzione anche la quotazione dell’orzo francese (-2% rispetto al mese precedente), che si è assestata a 184,4 euro/t, così come il prezzo dell’orzo del Mar Nero sceso a 161,1 euro/t (-6,3%). Le variazioni tendenziali sono risultate tutte negative con valori dal -22% al -32%.