Il 2013 per il Vda Jambon de Bosses dop (Vda = Vallèe d’Aoste) inizia guardando a Oriente: per la prima volta nella storia centenaria di questo prosciutto crudo 60 cosce con una stagionatura di 18 mesi sono state spedite in Cina.
L’aumento del potere economico dei consumatori cinesi degli ultimi anni è il motore del cambiamento e mutamento degli stili di vita e delle abitudini alimentari, una innovazione per la cultura cinese da sempre molto legata alla tradizione che ha generato la richiesta di prodotti di qualità. La Cina rappresenta un mercato di sbocco ideale per i prodotti tipici del made in Italy e l’Italia è il più grande produttore di salumi al mondo, una realtà costituita da grandi, piccole e piccolissime realtà produttive capaci, ciascuna con la sua peculiarità, di rappresentare il Paese ovunque.
Il Vda Jambon de Bosses dop è una di queste. Conosciuto fin dal Medioevo è arrivato sino a noi grazie alla tradizione e alla sapienza artigiana di poche persone. La lavorazione, seppur nel rispetto della normativa attuale, non dimentica la tradizione e impone il massaggio manuale precedente alla salatura per rimuovere eventuali tracce di siero e sangue, la salatura con le erbe del territorio e la stagionatura protratta oltre i dodici mesi stabiliti dal disciplinare.
Le 60 cosce di Vda Jambon de Bosses dop sono destinate alla ristorazione di fascia alta dell’area di Pechino e sono state volute espressamente per i festeggiamenti del Capodanno: il nuovo anno, secondo il calendario cinese, è iniziato lo scorso 10 febbraio.