Psa, Confagricoltura Piacenza: Grave ritardo nella ricerca attiva delle carcasse

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La situazione Psa in provincia di Piacenza mostra segnali di miglioramento, ma resta un nodo critico: la ricerca attiva delle carcasse di cinghiali. È quanto emerso il 2 ottobre durante la cabina di regia provinciale, riunita in Provincia con il Commissario straordinario Giovanni Filippini.
Dall’audit della Commissione europea sono arrivati giudizi positivi sulla strategia italiana di contenimento, tanto che alcuni comuni piacentini – tra cui Villanova e Monticelli – sono stati riclassificati in “Zona indenne”. Calendasco è passato da ZR II a Zona 1, mentre Piacenza città è stata parzialmente declassata. Restano però vincoli più severi sulle colline, ancora in Zona III.

Secondo Filippini, per alleggerire le restrizioni è decisivo dimostrare la bonifica dei territori attraverso la ricerca sistematica delle carcasse. Proprio qui, denuncia Confagricoltura Piacenza, il territorio risulta “meno performante” rispetto alle province vicine.
«Il Commissario stesso – sottolineano Umberto Gorra, Rudy Milani e Giovanna Parmigiani – ha evidenziato che i binomi cane-conduttore per la ricerca ci sarebbero, ma mancano le figure che li accompagnino sul territorio. È un problema di organizzazione e coordinamento, non di risorse, che l’assessore Mammi ha confermato disponibili».

Confagricoltura chiede quindi di correggere subito il modello operativo: «Gli allevatori hanno investito in biosicurezza e continueranno a fare la loro parte, ma serve che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Dove la ricerca attiva è stata svolta con metodo, la Psa ha registrato arretramenti concreti certificati dalla Commissione».

Psa, Confagricoltura Piacenza: Grave ritardo nella ricerca attiva delle carcasse - Ultima modifica: 2025-10-03T08:57:51+02:00 da Laura Della Giovampaola

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