Agroenergie e digitale nella nuova Fieragricola

In mostra le tecnologie che servono per provare a centrare gli obiettivi fissati dalla nuova Pac e dal Green Deal

Presenze di espositori e visitatori praticamente dimezzate rispetto a due anni fa, ma considerate le condizioni in cui si è svolta (pandemia ancora in corso e posticipo di un mese rispetto alle date classiche), forse era difficile fare meglio. La 115esima edizione di Fieragricola andata in scena alla Fiera di Verona dal 2 al 5 marzo, ha registrato 68mila operatori professionali provenienti da 80 nazioni e circa 520 espositori. Quello proposto nei quattro giorni dell’expo è stato un format trasversale ma specializzato, che ha riservato un focus alla digital farming e alle agroenergie. In fiera sono arrivate delegazioni organizzate di buyer stranieri da 29 Paesi. Come sempre, Edagricole è stata presente con uno stand dove si potevano acquistare libri e riviste, oltre ad aver organizzato diverse iniziative. Ecco un riassunto per chi non è stato a Verona.

Non solo trattori

La guerra in Ucraina e il caro energia impongono la rivoluzione digitale nelle campagne. Secondo Coldiretti gli investimenti in droni, gps, robot, software e internet delle cose hanno raggiunto i 650 milioni di euro per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente e aumentare la produttività. Dai droni terrestri e aerei a guida satellitare a centraline meteo di ultima generazione, dalle smart trap con videocamera contro gli insetti nocivi ai sistemi di irrigazione automatizzata e controllata a distanza tramite app per risparmiare acqua e temporizzare gli apporti idrici alle coltivazioni. Ma tra gli imprenditori agricoli c’è grande attesa anche per il bando che destinerà 1,5 miliardi di risorse del Pnrr per l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici agricoli con la misura “Parco agrisolare”.

Uno sguardo oltre

«Abbiamo visto la prima edizione della Fieragricola del futuro – ha commentato il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani – che ha mostrato il volto di una rassegna riprogettata, rivitalizzata, aggiornata nei contenuti e inserita con una posizione di leadership sui grandi temi del dibattito agricolo europeo. Il risultato della qualificata presenza di operatori è dovuto a un’attenta politica di incoming, grazie alla quale sono approdati a Veronafiere quasi 70mila buyer e operatori professionali fortemente interessati a investire in nuove tecnologie».

«Altro dato interessante è stata la presenza da molte aree target, come Est Europa, Nordafrica, India, Turchia e Centro Sudamerica, dove operiamo già con le nostre società controllate – ha aggiunto Mantovani –. Una fiera che si conferma orientata al business e di ampia soddisfazione per gli espositori, anche grazie al format sempre più ricco di contenuti innovativi e focus come il digitale e le bioenergie».

Macchine agricole, fase positiva

Il mercato mondiale delle macchine agricole prosegue la sua fase positiva e la domanda di macchinario agricolo in Italia dovrebbe mantenersi elevata nel corso del 2022, ma il costo delle materie industriali minaccia la capacità produttiva delle case costruttrici.

Questo lo scenario descritto a Verona, nella conferenza stampa di FederUnacoma, l’associazione dei costruttori aderente a Confindustria. Malavolti ha evidenziato anche i motivi del buon andamento del mercato delle macchine agricole.

«All’origine di questo buon andamento – ha spiegato – ci sono varie ragioni tra le quali il positivo bilancio dell’annata agraria per quanto riguarda i cereali e il sistema di incentivi che in molti Paesi è stato attivato per il sostegno al settore primario e per la ripresa dopo la crisi pandemica. Il positivo risultato a livello globale favorisce le nostre esportazioni - non soltanto di trattrici, ma anche di macchine agricole operatrici, attrezzature e componentistica - che segnano nell’anno incrementi consistenti. Negli undici mesi da gennaio a novembre - secondo i dati Istat - le vendite all’estero di trattrici italiane mostrano un incremento in valore del 20,8% e le altre macchine agricole un incremento di poco inferiore al 20%, per un export complessivo in crescita del 20%.

Alternative ma redditizie

Durante la quattro giorni veronese sono state premiate da Edagricole le produzioni alternative capaci di sostenere il reddito. Categoria Giovani: premiato Sebastiano Tundo, titolare dell’azienda agricola Tundo Sebastiano (Fe), per aver scommesso sulla filiera italiana della quinoa bio puntando su un’agricoltura sostenibile dalla coltivazione alla trasformazione della materia prima in birra, pasta e altri derivati e investendo su agricoltura 4.0 ed energie rinnovabili.

Categoria Imprenditoria femminile: premiata Angela Saba, titolare dell’azienda agricola Saba Formaggi (Gr), per aver prodotto, mettendo in campo ricerca, innovazione e tradizione, un pecorino testato in grado di combattere il colesterolo “cattivo”, trasformando il latte crudo senza l’ausilio di fermenti chimici e mettendo a punto un’alimentazione degli animali ricca di lino estruso che aumenta gli acidi grassi.

Categoria Filiera zootecnica: premiato Francesco Barretta, direttore della Soc. coop agricola maiale nero D’Aspromonte (Rc), per aver recuperato e valorizzato una razza autoctona a rischio estinzione, da cui è scaturita la produzione di salumi di nicchia oggi fonte di reddito per molti allevatori del territorio.

Categoria Idea originale: premiata Emanuela Laurenzi titolare dell’azienda agricola Birra Alta Quota (Ri), per aver realizzato un prodotto che unisce due filiere, la prima birra artigianale realizzata con 100 kg di foglie secche di olivo del Lazio ricca di polifenoli, puntando su energia verde ed economia circolare.

Contoterzista dell’anno 2021, i sei vincitori e le loro storie

«Una bella boccata d’ossigeno in un periodo difficile. Siete stati fantastici, un grazie di cuore a tutti». Con queste parole, che tradiscono una certa emozione, il presidente della Confederazione nazionale degli agromeccanici Gianni Dalla Bernardina ha salutato e ringraziato i contoterzisti che hanno partecipato alla premiazione dei sei “contoterzisti dell’anno 2021” nelle rispettive categorie dalla rivista “il Contoterzista” a Fieragricola 2022. Dalla Bernardina ha sottolineato due concetti: collaborazione e formazione per sostenere la categoria nelle sue battaglie, in primis quella per ottenere lo “status” di imprenditori agricoli.

Il sestetto è stato premiato da altrettanti sponsor. Topcon ha premiato Matteo Tamburrelli per la categoria “precision farming”, Bkt ha omaggiato Fabiana Protti per la categoria “donne”, Kramp ha consegnato il riconoscimento a Luca Masarin per la sezione “giovani”, Adr ha premiato Roberto Rossi per la “diversificazione”, Syngenta Adriano Chiari vincitore nella categoria “innovazione” e Claas ha premiato Ezio Maurino per la categoria “filiera”.

Clicca qui per guardare i video con le storie dei sei premiati

Allevatore dell’anno, i tre premiati dell’edizione 2021

Per gli investimenti in innovazione, la professionalità e la passione che mettono nel lavoro di tutti i giorni riuscendo a produrre latte e carne di qualità. Ma anche per la riduzione dell’uso di farmaci rispetto agli standard. Per l’impegno a perseguire la sostenibilità economica, sociale e ambientale dei loro allevamenti e il livello di benessere animale raggiunto. E perché le loro storie aziendali possono essere esempi virtuosi per altri allevatori.

Questi i motivi che hanno portato l’Informatore zootecnico e la Rivista di suinicoltura a premiare Leonardo Barozzi, Federico Merlo e Sergio Visini come allevatori dell’anno 2021 nelle categorie bovine da latte, bovini da carne e suini. La consegna dei riconoscimenti è avvenuta a Fieragricola 2022. Presenti, tra gli altri, il presidente dell’Associazione italiana allevatori Roberto Nocentini e il direttore Mauro Donda.

«Con le innovazioni tecnologiche di oggi a volte basta cambiare poco per avere un notevole risultato in termini economici – ha detto Nocentini – c’è ancora molto da fare in questa direzione ma rispetto a dieci anni fa abbiamo fatto grandi passi avanti. E poi c’è da dare risposte anche ai consumatori che chiedono tracciabilità e sicurezza».

«Fare l’allevatore è forse il mestiere più complicato in ambito agricolo e oggi alla zootecnia viene chiesto ancora di più in termini di benessere animale e sostenibilità ambientale – ha detto Donda –. Quindi le tecnologie per praticare una zootecnia di precisione con la raccolta di dati utili per ottimizzare i processi aziendali sono imprescindibili».

Clicca qui per guardare le videointerviste ai tre premiati

I sei contoterzisti premiati con il presidente di Cai Gianni Dalla Bernardina

Da sinistra: Federico Merlo, Sergio Visini e Leonardo Barozzi
Agroenergie e digitale nella nuova Fieragricola - Ultima modifica: 2022-03-21T13:45:26+01:00 da K4

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