Come accedere ai premi della Politica agricola comune

Politica agricola comune
L’incontro è stato presieduto (in foto da sinistra a destra) dalla Dott.ssa Macrì del Crea, dal Dott. Alborali dell’Izsler, dal Dott. Blasi del Masaf e dal Dott. Santucci del Ministero della salute
Verso un modello di allevamento più sostenibile. Contrasto all’antimicrobico resistenza e Sqnba sono i due assi portanti dell’Ecoschema 1, previsto dal Piano strategico della Pac 2023-2027

Lo scorso 26 gennaio è stato organizzato da Rete rurale nazionale un incontro informativo finalizzato ad illustrare le opportunità e le prime indicazioni operative per poter accedere ai premi previsti dal Piano strategico della Pac per il settore zootecnico e per chiarire alcuni aspetti relativi all’utilizzo di Classyfarm. L’evento si è svolto alla presenza della Dottoressa Macrì del Crea, dei Dottori Blasi e Bongiovanni del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, del Dott. Santucci del Ministero della salute, del Dott. Alborali dell’Izsler e si è concluso con un intervento da parte degli esponenti di Agea (foto).

Il Piano strategico della Pac 2023-2027

Il Piano strategico della Pac 2023-2027 (Psp) dell’Italia è stato approvato a inizio dicembre dello scorso anno. Le risorse messe a disposizione dall’Unione europea sono pari a poco meno di 37 miliardi di euro nei 5 anni, di cui 21 miliardi per il primo pilastro, ossia per aiuti diretti e interventi settoriali, compresi gli Ecoschemi, e 16 miliardi di euro per il secondo pilastro, previsti per le misure di sviluppo rurale.
Nell’ambito del Psp è prevista una serie di interventi, tra cui l’Ecoschema 1 che è un sistema di pagamento riservato agli operatori che si impegnano a ridurre l’utilizzo di antimicrobici in allevamento o adottano misure tali da garantire un livello di benessere animale superiore a quanto richiesto dalla normativa di settore (Sqnba). Si tratta di due obiettivi finalizzati a favorire il processo di transizione verso un modello di allevamento più sostenibile, anche alla luce della crescente richiesta da parte dei consumatori.

Che cos’è l’Ecoschema 1

L’ecoschema 1 si compone di 2 livelli e rappresenta una strategia unitaria e integrata che, da un lato, per la prima volta introduce temi di carattere sanitario quali criteri da rispettare per accedere ai premi della Pac, trasversali alla sanità umana e con il fine di porre in atto interventi concreti per la lotta all’antimicrobico resistenza. Dall’altro lato, c’è il Sistema di qualità nazionale benessere animale (Sqnba), la cui adesione per l’operatore è su base volontaria e prevede l’adozione di un disciplinare di produzione con impegni superiori ai requisiti minimi previsti dalla normativa, in materia di benessere animale, biosicurezza, sanità e emissioni ambientali. Inoltre, va a delineare un unico modello di certificazione per il benessere animale, così da rendere più trasparente il mercato agroalimentare.
Nel pacchetto di risorse messo a disposizione per il quinquennio 2023-2027 sono previsti 1,8 miliardi di euro per l’Ecoschema 1 e 600 milioni per lo sviluppo rurale dello SRA30 (grafico).
Come chiarito nel corso dell’incontro, i due livelli dell’ecoschema 1 non sono cumulabili.

Sviluppo rurale SRA30

Nell’ambito della politica di miglioramento del benessere animale rientrano anche una serie di interventi di sviluppo rurale, con risorse gestite prevalentemente dalle regioni e che vedono nello SRA30 la componente più rilevante. L’erogazione dei premi avviene sulla base di impegni assunti volontariamente dall’allevatore e finalizzati al miglioramento del benessere animale, oltre le norme obbligatorie.


A tal fine, le regioni decidono autonomamente le specie, le razze e le tipologie allevatoriali da valorizzare nel proprio territorio, ma l’impegno richiesto agli allevatori è uguale per tutti. Ciò che cambia è la modalità di intervento: le regioni possono decidere di destinare il premio sulla base di aree di intervento specifiche e sugli impegni che esse richiedono, oppure avvalendosi della categorizzazione effettuata da Classyfarm.

Classyfarm, per la categorizzazione degli allevamenti in base al rischio

Il sistema informativo Classyfarm permette di categorizzare gli allevamenti in base al rischio, in funzione di biosicurezza, benessere animale, consumo di farmaci, antimicrobico resistenza e lesioni riscontrate al macello.
I dati e le informazioni raccolti e rielaborati derivano dalle banche dati ufficiali gestite dal sistema informatizzato veterinario, come la Banca dati nazionale (Bdn) e la Ricetta elettronica veterinaria, ma anche dalle attività di controllo ufficiale eseguite dall’autorità competente e dall’autocontrollo aziendale.
Ai fini della richiesta degli aiuti previsti dal Psp, è fondamentale chiarire la differenza tra adesione e accesso a Classyfarm. L’adesione al sistema avviene automaticamente per tutti quegli allevamenti che sono regolarmente registrati in Bdn, mentre l’accesso al sistema va richiesto, previa presentazione di un modulo specifico. Una volta ottenute le credenziali per accedere a Classyfarm, l’operatore può entrare nel sistema e consultare tutti i dati riguardanti il proprio allevamento. L’allevatore può delegare l’accesso ad un’altra persona tramite la presentazione di una delega scritta e firmata.

Accesso a Classyfarm: indicazioni e opportunità

L’accesso a Classyfarm è indispensabile per richiedere il premio accoppiato e per poter accedere al secondo livello dell’Ecoschema 1. L’operatore, accedendo a Classyfarm, può monitorare il consumo di farmaci nel suo allevamento, quali molecole utilizza e come varia il loro impiego nel tempo. Ciò viene valutato in DDD (Defined daily dose), ossia dose di antibiotico media giornaliera in relazione alla biomassa presente in allevamento in un determinato periodo.
Grazie all’adozione di questa unità di misura riconosciuta a livello internazionale, è possibile fare il confronto del consumo totale del proprio allevamento con la mediana nazionale, regionale e dell’Asl competente per territorio.
Inoltre, l’operatore dispone sia dei dati sul consumo di farmaco relativi all’anno in corso sia di quelli relativi allo storico, a partire dalla piena entrata in funzione del registro elettronico dei trattamenti. In questo modo può monitorare come è cambiato il consumo di farmaco nel tempo e le molecole maggiormente utilizzate, rilevando dove si trovano le maggiori criticità.

Utilizzo del farmaco e mediana di riferimento

Il primo livello dell’Ecoschema 1 premia gli allevatori che riducono l’utilizzo di antibiotico, dove la riduzione viene quantificata confrontando il dato dell’allevamento con la mediana regionale. Prendendo come riferimento la mediana regionale, è possibile dividere le aziende in due gruppi: quelle con un consumo di farmaco maggiore rispetto ad essa, che si collocano nel 3° o 4° quartile, e quelle con un consumo di farmaco minore che si collocano invece nel 1° o 2° quartile.
Per poter accedere ai premi, dato che ad ogni quartile corrisponde un livello di rischio diverso, viene richiesto un impegno differente: le aziende collocate nel 3° e 4° quartile sono tenute a ridurre il consumo di antibiotico mentre le aziende che rientrano nel 1° o 2° quartile devono impegnarsi per rimanere all’interno di questi e non oltrepassare la mediana. Si tratta di dati dinamici che varieranno di anno in anno a seguito di revisioni e in dipendenza del livello di adesione al piano.
Le mediane ad oggi sono mediane per specie, tuttavia, in futuro il sistema riuscirà a dare una lettura disaggregata dei dati e sarà possibile definire i consumi di farmaco per categoria. Inoltre, la visualizzazione delle mediane sarà riferita al trimestre e non più al semestre.

Sqnba e Classyfarm

Il secondo livello dell’Ecoschema 1 prevede l’adesione volontaria al Sqnba e il rispetto degli impegni previsti dal disciplinare per poter ricevere il contributo. Al momento sono disponibili le bozze dei disciplinari per il bovino da latte e da carne oltre che per il suino semi-brado, in attesa di approvazione da parte del comitato tecnico scientifico.
Per poter aderire al Sqnba è necessaria la compilazione e l’inserimento in Classyfarm della specifica checklist sul benessere animale da parte del veterinario aziendale/incaricato. Solo dopo aver verificato il rispetto di tutti i requisiti minimi di legge è possibile intraprendere il percorso della certificazione con la verifica da parte degli ispettori dell’ente certificatore, finalizzata alla valutazione del rispetto dei requisiti previsti dal disciplinare.

Come accedere ai premi della Politica agricola comune - Ultima modifica: 2023-02-21T22:05:40+01:00 da Lucia Berti

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