Andamento mercato e bilanci i dati dei primi 8 mesi del 2020

andamento mercato
Il prezzo medio dei suini pesanti è stato di 1,368 €/kg, grazie alle quotazioni delle prime settimane. I conti economici al 31 agosto sono in equilibrio per la scrofaia, profondo rosso per l’ingrasso. E da qui a fine anno le minacce non sono poche

La suinicoltura italiana, centrata sulla produzione del suino pesante certificato, sembra avere imboccato la via del contenimento della produzione, come in qualche modo auspicato da più parti. Particolarmente significativi i dati pubblicati recentemente dai due nuovi Enti terzi di controllo del circuito Parma – S. Daniele, Csqa e Ifcq, relativi alle quantità di suini e di cosce certificate nel 1° semestre 2020. I suini macellati nel 1° semestre 2020, conformi alla produzione di salumi Dop e Igp, sono 3.636.825 che sull’anno potrebbero essere circa 7,27 milioni di capi. Le cosce omologate per la produzione di salumi Dop o Igp sono 5.326.060 che sull’anno potrebbero essere 10,65 milioni di cosce. Se torniamo indietro di qualche anno, ad esempio nel 2014, i suini macellati conformi per la produzione di salumi Dop e Igp erano stati 7.932.264. Il dato di quest’anno, se la previsione risultasse corrispondente, evidenzierebbe un calo delle macellazioni del -8,34%.

Tab. 1 - Andamento dei prezzi dei suini nei principali paesi europei - confronto 2020/19 primi nove mesi
Paese Prezzo gen-settembre 2019 Prezzo gen-settembre 2020 Diff. 2020/2019 %
PAESI BASSI Monfort 56% PM 1,701 1,721 1,18%
DANIMARCA 61% PM 1,393 1,642 17,88%
GERMANIA AMI 56% PM 1,670 1,683 0,78%
FRANCIA M.P.B. 56% TMP 1,429 1,424 -0,35%
SPAGNA Lleida PV 1,322 1,373 3,86%
ITALIA PV (suini 160-176 kg) 1,364 1,371 0,51%
 (Prezzi a PM ad eccetto di Italia e Spagna PV)
Fonte: Mpb-France- Cun Italia

Le cosce omologate per la produzione di salumi Dop e Igp nel 2014 furono 11.545.779, contro le 10.650.000 circa di quest’anno, che evidenzierebbe una diminuzione del 7,75%.
Ancora più negativo è l’andamento delle macellazioni di suini nel complesso, reso noto recentemente dall’Unione europea. Nei primi sette mesi del 2020 l’Italia evidenzia un calo dei capi macellati del -13,1% rispetto ai dati del 2019 (fonte Eurostat). L’Italia risulta così la nona forza produttiva a livello comunitario, sorpassata in termini di capi macellati anche dal Belgio, quando pochi anni fa era ferma alla settima posizione.

Focus sull’andamento di mercato

Il prezzo medio dei suini pesanti nazionali (circuito Parma- S. Daniele), nei primi nove mesi del 2020, è stato di euro 1,371/kg (Fonte Cun). Migliori sono le quotazioni evidenziate negli altri paesi europei. La Spagna che quota a peso vivo, come l’Italia, evidenzia un prezzo medio dei primi nove mesi 2020 pari a euro 1,373/kg, con la differenza che detta quotazione è riferita al suino leggero (110-120 kg). Volendo estendere il confronto con gli altri paesi europei, maggiori produttori di suini, si evidenzia la seguente situazione: il suino pesante in Italia è stato pagato, a peso morto, euro 1,710/kg circa. Negli altri paesi il suino leggero ha registrato le seguenti quotazioni medie a peso morto: Paesi Bassi euro 1,721/kg, Germania euro 1,642/kg, Francia euro 1,424/kg, e Danimarca euro 1,642/kg. (vedi tab. 1 Fonte Mpb France). Ad eccetto del prezzo francese la differenza non c’è più, mentre in passato si è sempre usato confrontare il prezzo del nostro suino, a peso vivo, con il prezzo del suino leggero, a peso morto.

I bilanci degli allevamenti

In questo scenario reso particolarmente incerto e instabile dagli effetti dei provvedimenti di contenimento e di prevenzione dei contagi da Covid-19, è comunque importante capire come stanno andando i conti degli allevamenti.

Andamento delle quotazioni delle materie prime

I prezzi delle principali materie prime utilizzate per l’alimentazione dei suini (mais, orzo e farina di soia) evidenziano, nei primi otto mesi dell’anno, un andamento variegato: mais invariato rispetto al prezzo 2019, orzo in netto ribasso -9,99% e farina di estrazione di soia in aumento +6,83%. Nel complesso il costo dell’alimentazione dei suini evidenzia variazioni minime.

La figura 1 (Fonte Ersaf) mostra l’andamento delle quotazioni degli ultimi nove anni ed evidenzia come negli ultimi sei anni i cereali abbiano registrato poche variazioni, mentre la farina di estrazione di soia abbia mostrato un andamento più altalenante. Da notare che negli ultimi due mesi la farina di estrazione di soia ha registrato un incremento del +25,8% (quotazione mercato di Milano).

Tab. 2 - Costi di produzione lattonzolo per suino pesante dop - confronto 2019-2020 (primi otto mesi)
Produzione di suinetti di 30 kg COSTI 2019  (IVA compresa) COSTI 2020 - primi 8 mesi (IVA compresa) Differenza 2019 /2018
COSTI ESPLICITI COSTO KG/CARNE % SUL TOTALE COSTO KG/CARNE % SUL TOTALE euro/kg
ALIMENTAZIONE 1,500 47,066% 1,469 46,665% -0,031
ACQUISTO ANIMALI DA RIMONTA 0,194 6,087% 0,155 4,924% -0,039
TOTALE FARMACI, VACCINI E VETERINARIO 0,182 5,711% 0,207 6,576% 0,025
SMALTIMENTO REFLUI 0,082 2,573% 0,074 2,351% -0,008
LAVORO DELL'IMP.RE, STIPENDI OPERAI E CONTRIBUTI 0,356 11,170% 0,362 11,499% 0,006
COSTO DELLA SOCCIDA POST SVEZ. 0,115 3,608% 0,115 3,653% 0,000
ALTRI COSTI ESPLICITI 0,459 14,402% 0,466 14,803% 0,007
IMPOSTE E TASSE 0,043 1,349% 0,044 1,398% 0,001
TOTALE COSTI ESPLICITI 2,931 91,967% 2,892 91,868% -0,039
QUOTE DI AMMORTAMENTO E INTERESSI PASSIVI
QUOTE DI AMMORTAMENTO 0,224 7,029% 0,224 7,116% 0,000
INTERESSI PASSIVI SUL CAPITALE DI ANTICIPAZIONE 0,032 1,004% 0,032 1,017% 0,000
TOTALE QUOTE DI AMMORTAMENTO E INTERESSI PASSIVI 0,256 8,033% 0,256 8,132% 0,000
TOTALE DEI COSTI  (IVA  compresa) 3,187 100,000% 3,148 100,000% -0,039
RICAVO VENDITA SUINETTI EURO KG (IVA 7,95% compresa) 3,024 3,077 0,053
Vendite scrofe fine carriera (IVA 7,95% compresa) 0,113 0,100 -0,013
RICAVO TOTALE 3,137 3,177 0,040
Utile/perdita euro/kg -0,050 0,029 0,079
Utile/perdita euro/suinetto -1,500 0,870 2,370

Le previsioni a livello mondiale per l’annata 2019-20 riguardanti i cereali e la soia evidenziano quanto segue:
- Riguardo al mais lo Usda prevede un calo della produzione mondiale dello -0,9%, per complessive 1.113 milioni di ton. La flessione produttiva interessa Stati Uniti, Argentina e Messico, mentre si prevedono aumenti in Russia, Sud Africa, India, Cina e Unione Europea. In calo del -6,0% gli stock mondiali iniziali (pari a 320,94 milioni di ton.) e del -5,5% degli stock finali (stimati in 303,17 milioni di t). Si prevede una flessione dei consumi del -1,2% per circa 1.130,79 milioni di tonnellate. In aumento del 1% gli utilizzi per l’alimentazione animale (per un totale di 709,28 milioni di t).

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- Le stime Usda riguardanti l’orzo confermano una produzione mondiale in aumento del +12,3% rispetto all’annata 2018/19 per un totale di 155,90 milioni di ton. I consumi mondiali, pari a 152,568 milioni di ton, sono in aumento del +8,8% e gli stock mondiali finali, stimati in 21,167 milioni di ton, sono in crescita del +18,5%.
- Per la Soia, le previsioni indicano una produzione mondiale in flessione del -5,7% per un totale di 338,08 milioni di ton. In aumento gli stock mondiali iniziali (+ 11,9%) per un totale di 110,81 milioni di ton, e i consumi (+ 1,5%) per complessive 348,41 milioni di ton. Gli stock mondiali finali, stimati in 100,45 milioni di ton, sono in diminuzione del -9,3%.

I conti della scrofaia

Il costo di produzione del suinetto (lattonzolo), nei primi otto mesi del 2020, è risultato pari a euro 3,148/kg, -1,22% rispetto al 2019 (vedi tab. 2 – Fonte: elaborazioni dell’autore su dati dell’azienda). La scrofaia considerata è una realtà media di circa 400 scrofe, la quale, dopo importanti investimenti realizzati nel corso del 2019 sulla componente genetica dell’allevamento, ha potuto stabilizzare i propri costi. Infatti, i costi per l’acquisto di animali da rimonta sono diminuiti del -20% rispetto all’anno 2019. Di particolare impatto la riduzione del costo dell’alimentazione -2% rispetto all’anno 2019. A tale risultato ha contribuito l’ottimizzazione della formulazione di alcuni mangimi. Alcuni costi evidenziano un incremento: farmaci e veterinario +13,7%, lavoro dell’imprenditore e salari dipendenti +1,68% (dovuti in particolare alle spese sostenute per la sicurezza e alle spese per Dpi). I rimanenti costi non hanno subito variazioni di rilievo.
Il prezzo medio di vendita dei suinetti è risultato pari a euro 3,177/kg, Iva compresa, vale a dire circa euro 94,00 per capo, un po’ sotto il prezzo medio del listino, in quanto, nei periodi di grande incertezza e crisi come quella che stiamo attraversando, pur di collocare il lattonzolo ormai pronto, occorre a volte accettare delle riduzioni del prezzo.
Il risultato economico dei primi otto mesi 2020 è positivo ed evidenzia un utile di euro 0,029/kg, pari a euro 0,87 per ogni suinetto prodotto.

I conti dell’ingrasso

Il costo di produzione del suino pesante nel corso dei primi otto mesi del 2020 è risultato pari a euro 1,606/kg, valore Iva compresa (vedi tab. 3), leggermente superiore al costo registrato nel corso del 2019 pari a euro 1,571/kg, +2,22% (Fonte: elaborazioni dell’autore su dati dell’azienda).

Tab. 3 - Allevamento da ingrasso suino pesante dop - confronto bilanci 2019-2020
COSTI DI PRODUZIONE ANNO 2019 ANNO 2020 PRIMI OTTO MESI Differenza 2020/2019
COSTI ESPLICITI COSTO KG % SUL TOTALE COSTO KG % SUL TOTALE euro/kg %
ACQUISTO SUINETTI 0,525 32,690% 0,546 33,998% 0,021 4,00%
ALIMENTAZIONE 0,833 51,868% 0,823 51,245% -0,01 -1,20%
SMALTIMENTO REFLUI 0,041 2,553% 0,041 2,553% 0
FARMACI E VETERINARIO 0,029 1,806% 0,05 3,113% 0,021 72,41%
LAVORO DELL'IMPRENDITORE 0,039 2,428% 0,042 2,615% 0,003 7,69%
TOTALE ALTRI COSTI ESPLICITI 0,020 1,245% 0,020 1,245% 0
TASSE E IVA 0,010 0,623% 0,010 0,623% 0
TOTALE COSTI ESPLICITI 1,497 93,213% 1,532 95,392% 0,035 2,34%
QUOTE DI AMMORTAMENTO E INTERESSI PASSIVI
QUOTE DI AMMORTAMENTO 0,057 3,549% 0,057 3,549% 0 0,00%
Interessi passivi sul capitale di anticipazione 0,017 1,059% 0,017 1,059% 0 0,00%
TOTALE QUOTE DI AMMORTAMENTO E INTERESSI PASSIVI 0,074 4,608% 0,074 4,608% 0 0,00%
TOTALE DEI COSTI (IVA compresa) 1,571 97,82% 1,606 100,00% 0,035 2,23%
TOTALE RICAVO (valore IVA comp. 7,95%); 1,635 1,471 -0,164 -10,03%
Utile o Perdita (€/kg) 0,064 -0,135 -0,199
Utile o Perdita €/capo 11,264 -23,76

La voce di costo che maggiormente ha inciso sull’aumento dei costi è quella delle spese farmaci e veterinari, +72,41% dovuta alla riorganizzazione degli interventi veterinari e uso del farmaco. Infatti a partire dal 2019 l’uso e la registrazione dei farmaci sono soggetti ad una nuova normativa volta, principalmente, a ridurre l’utilizzo di antibiotici, ma molto più stringente e onerosa per gli allevamenti. Inoltre, l’inverno 2020 è stato particolarmente difficoltoso a causa di patologie influenzali piuttosto fastidiose. I lattonzoli acquistati nel corso del secondo semestre 2019 e del primo bimestre del 2020 hanno scontato prezzi leggermente più alti incidendo negativamente sul bilancio finale. Il loro valore medio è risultato pari a euro 91,47 per ogni capo. Il costo dell’alimentazione ha evidenziato una leggera contrazione del -1,20% rispetto allo scorso anno. Nel complesso i costi espliciti totali hanno evidenziato un aumento pari al 2,34%.
La perdita dell’allevamento da ingrasso è di euro 23,76 per suino portato al macello, pari a euro 0,135/kg.

Considerazioni finali

- Da adesso a fine anno i costi di produzione non dovrebbero subire grandi variazioni; il fattore che più potrebbe variare è il costo di alimentazione, a causa dell’impennata del costo della farina di estrazione di soia, che potrebbe trainare al rialzo anche il prezzo dei cereali. I rimanenti costi di produzione non dovrebbero subire variazioni di rilievo;
- Le variazioni in diminuzione le avremo sui ricavi. La cosiddetta seconda ondata dell’infezione da Covid-19 ha già cominciato a influenzare in negativo le quotazioni dei suini da macello e dei suinetti da allevamento, conseguentemente i ricavi si ridurranno e i conti economici degli allevamenti potrebbero peggiorare a fine anno;

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- La questione più inquietante è come sia possibile che gli allevatori italiani incassino un prezzo inferiore o uguale per il suino pesante certificato di quello che incassano i colleghi esteri per il suino leggero. Il suino pesante italiano (170-180 kg) è un suino di genetica specifica, finalizzato alla trasformazione delle carni in salumi Dop e Igp (sono circa quaranta i salumi Dop e Igp che richiedono questo tipo di suino per la loro produzione), che arriva alla macellazione con nove, dieci mesi di età, al quale è stata somministrata una alimentazione a base di cereali, come previsto dai disciplinari di produzione dei salumi Dop e Igp, con performance in allevamento (Imc e Ic) del tutto mediocri, quindi, in conclusione, evidenzia costi superiori al suino leggero di circa il 20 %. Per altro verso, il suino leggero (110-120 kg) arriva al macello prima dei sei mesi di vita, è prodotto con genetiche molto più performanti, una alimentazione bilanciata e razionale che costa molto meno della nostra ed evidenzia performance di allevamento decisamente superiori al suino pesante. Forse, sulla materia, la filiera dovrebbe fare qualche riflessione;
- Inoltre, come abbiamo evidenziato nell’articolo, il circuito produttivo del Parma – S. Daniele ha ridotto nel corso degli anni la produzione, per autodeterminazione o per effetto della poca redditività e quindi della chiusura obbligata di una parte degli allevamenti?

Andamento mercato e bilanci i dati dei primi 8 mesi del 2020 - Ultima modifica: 2020-12-04T10:19:49+01:00 da Lucia Berti

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