Cun: nessun prezzo formulato per i suini da macello

macellazione di suini pesanti
Mercato in rialzo per i suinetti, stabili le scrofe. Non quotati i suini da macello. Si invitano i produttori a non svendere

Si sono riunite ieri a Mantova le Commissioni uniche nazionali dei suini da macello, dei suinetti e delle scrofe da macello.


La Cun suini da macello non ha formulato il prezzo.
La Cun suinetti ha formulato i seguenti prezzi: lattonzoli di 7 kg: 64,30 cad. (+0,80); lattonzoli di 15 kg: 5,420 €/kg (+0,085); lattonzoli di 25 kg: 4,180 €/kg (+0,090); lattonzoli di 30 kg: 3,740 €/kg (+0,085); lattonzoli di 40 kg: 3,030 €/Kg (+0,080); magroni di 50 kg: 2,592 €/kg (+0,060); magroni di 65 kg: 2,115 €/kg (+0,020); magroni di 80 kg: 1,815 €/kg (0,000); magroni di 100 kg: 1,585 €/kg (-0,020).
Cun scrofe da macello: ha formulato il seguente prezzo: 0,750 €/kg (0,00).


 

prezzo del suino pesanteAncora rialzi per i prezzi dei lattonzoli di 30 kg, pari a 0,085 €/kg rispetto alla settimana precedente. Su base annuale il divario si attesta sul +41%. Per quanto riguarda i suini da macello la Commissione unica nazionale di settore non ha formulato il prezzo.
Le Commissioni uniche nazionali dei suini da macello (Cun suini), dei suinetti (Cun suinetti) e delle scrofe da macello (Cun scrofe) sono istituite con Decreti direttoriali del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, adottati di concerto con il Ministero dello sviluppo economico, ai sensi dell'art. 4, comma 1, del Decreto 31 marzo 2017, n. 72 pubblicati sul sito internet del Mipaaf in data 19 aprile 2018 e 5 ottobre 2018.
L’istituzione delle Commissioni uniche nazionali (Cun) nasce dall’esigenza di monitorare, tutelare e rendere trasparente il mercato.

benessereL’invito ai produttori a non svendere

I cinque commissari di parte venditrice della Commissione unica nazionale suini da macello Bruno Bompieri, Giovanni Crociani, Luca Dordoni, Francesco Ronconi e Claudio Veronesi, unitamente al garante di parte Arduino Beladelli, hanno manifestato la loro completa disapprovazione sulla formulazione del “non quotato” nella rilevazione di ieri.
Ad avviso dei commissari e del garante di parte macellatori tutte le indicazioni di mercato erano positive - dalle rilevazioni sulle piazze estere alla richiesta interna - e confermate sia dagli esperti, sia dai mediatori.
A loro avviso “la  richiesta di un ulteriore calo delle quotazioni, non può che essere stigmatizzata e ricondotta a una precisa strategia già da tempo annunciata, cioè quella di arrivare a non quotare il prezzo per poter avere ‘mano libera’ nelle trattative con le varie parti che non hanno un mercato di riferimento”.
L’invito dei commissari, rivolto a tutti i colleghi allevatori, è quello di non collocare la propria merce al di sotto del prezzo di €. 1,60 + premio + iva, anche a costo di rinviare i carichi degli animali.

Confagricoltura: «Una precisa strategia»

«La decisione di non quotare il prodotto nella seduta di ieri della Commissione unica nazionale suini da macello per comportamenti strumentali della parte acquirente, va condannata fermamente». Lo sottolinea Confagricoltura in una nota stampa. «Ieri – osserva Confagricoltura - c’erano tutte le condizioni per un aumento delle quotazioni che è stato deliberatamente ostacolato, con una precisa strategia, impedendo la quotazione in base alla realtà oggettiva. L’obiettivo è quello di non prendere atto dell’inversione di tendenza rispetto al calo delle quotazioni registrato nelle ultime settimane che, da metà gennaio a metà febbraio, è stato del -5%».
Confagricoltura approva e dà pieno appoggio all’invito agli allevatori, dei commissari della parte venditrice della Commissione unica nazionale suini da macello, di non svendere i capi vivi.

«Questi scontri non giovano a nessuno - ha affermato oggi Confagricoltura Emilia Romagna -. Non è attraverso tali azioni che si sviluppa la suinicoltura italiana. Bisogna invece fare squadra all’interno del sistema al fine di creare valore e reddito lungo la filiera. Occorre puntare su una politica di valorizzazione del suino Dop per rafforzare le filiere tipiche del territorio, ad alto valore aggiunto. Solo così ridaremo equilibrio e capacità di tenuta al comparto; ed eviteremo altresì che la sostenibilità economica delle filiere finisca sempre per gravare solo su alcune parti dell’animale».

Cun: nessun prezzo formulato per i suini da macello - Ultima modifica: 2020-02-21T12:51:10+01:00 da Mary Mattiaccio

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