In aprile risultano sfavorevoli gli andamenti dei prezzi medi mensili dei capi pesanti destinati al circuito tutelato: la quotazione è infatti scesa a 1,302 euro/kg (prezzo a peso vivo), per una variazione congiunturale del -14,7%. Anche la variazione tendenziale è sfavorevole, ma il livello elevato dei prezzi dei suini raggiunto nella seconda parte del 2019 ne limita il valore negativo a -0,4%. Variazione che vale anche per i capi della tipologia leggera ovvero di peso 144-152 kg e 152-160 kg le cui quotazioni sono state pari rispettivamente a 1,212 euro/kg (-15,7%) ed a 1,242 euro/kg (-15,3%).
Tab. 1 - Indici Crefis di redditività nelle diverse fasi della filiera in Italia: aprile 2020 | ||
Indici Crefis | Variazioni % aprile 2020/ marzo 2020 | Variazioni % aprile 2020/aprile 2019 |
Redditività dell'allevamento | -15,9 | -4,1 |
Redditività della macellazione | 11,9 | 1,9 |
Redditività della stagionatura: prosciutto di Parma (9,5 kg e oltre) | 1,0 | 36,0 |
Redditività della stagionatura: prosciutto non tipico (>9 kg) | -5,7 | 9,8 |
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini e tagli di carne suina fresca |
Stessa dinamica negativa si registra per i prezzi dei suini pesanti destinati al circuito non tutelato, che ad aprile sono calati a 1,203 euro/kg: -15,5% su base congiunturale; mentre per quelli di peso 90-115 kg il valore è stato di 1,053 euro/kg (per una variazione congiunturale del-17,3%). La variazione tendenziale rilevata è del -3% per entrambe le tipologie di peso considerate.
Tab. 2 - Prezzi suini italiani: aprile 2020 | |||
Cun suini e suinetti | Medie mensili (€/kg) aprile 2020 | Variazioni % | |
apr. 2020/ mar. 2020 | apr. 2020/ apr. 2019 | ||
Suini da macello - circuito tutelato | |||
144-152 kg | 1,212 | -15,7 | -0,4 |
152-160 kg | 1,242 | -15,3 | -0,4 |
160-176 kg | 1,302 | -14,7 | -0,4 |
Suini da macello - circuito non tutelato | |||
90-115 kg | 1,053 | -17,3 | -2,9 |
144-152 kg | 1,113 | -16,5 | -2,8 |
152-160 kg | 1,143 | -16,2 | -2,7 |
160-176 kg | 1,203 | -15,5 | -2,6 |
Suinetti | |||
7 kg (euro/capo) | 56,000 | -14,0 | 12,0 |
30 kg | 3,326 | -14,2 | 17,5 |
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini da macello e da allevamento |
Calo significativo, sempre ad aprile, anche per i suini da allevamento. Il prezzo della tipologia “30 kg” è sceso del 14,2% rispetto a marzo, raggiungendo 3,326 euro/kg; la variazione tendenziale è però positiva (+17,5%) anche se è facile prevedere che non lo resterà per molto, dato il forte trend al ribasso dell’ultimo periodo.
Il mercato debole non ha potuto che riverberarsi negativamente anche sulla redditività della suinicoltura. In aprile, l’ulteriore forte calo di prezzo subìto dai suini da macello pesanti e il contemporaneo aumento dei costi per l’approvvigionamento delle materie prime alimentari, anche se contenuto, hanno spinto ulteriormente verso il basso l’indice Crefis: -15,9% rispetto a marzo (variazione congiunturale) e -4,1% rispetto ad aprile 2019 (variazione tendenziale).
Bene il prezzo dei lombi freschi
Al ribasso, in aprile, le quotazioni delle cosce fresche pesanti. Nel dettaglio, quelle destinate a prosciutti Dop raggiungono un prezzo di 3,444 euro/kg, ovvero -5,1% su marzo e -3,8% su aprile 2019. Mentre quelle destinate a produzioni non tipiche arrivano a 2,882 euro/kg: -17 % e -9,2% le due variazioni rispettivamente congiunturale e tendenziale. C’è da aggiungere che i macelli, a causa dell’emergenza Covid-19, hanno ridotto in misura sensibile (fino a più del 30%) le loro attività produttive sia a marzo che ad aprile, con effetti decisamente negativi sui loro risultati economici.
Tab. 3 - Prezzi suini di alcuni Paesi europei: aprile 2020 | |||
Prodotti e mercati | Medie mensili (€/kg) aprile 2020 | Variazioni % | |
apr. 2020/ mar. 2020 | apr. 2020/ apr. 2019 | ||
Prezzi a peso vivo | |||
Germania | 1,804 | -7,0 | 4,7 |
Francia | 1,503 | -3,3 | 7,6 |
Danimarca | 1,769 | -5,6 | 24,9 |
Polonia(1) | 1,728 | -6,1 | 0,6 |
Prezzi a peso morto | |||
Spagna | 1,419 | -6,7 | 4,9 |
Paesi Bassi | 1,318 | -9,9 | 0,4 |
Belgio | 1,200 | -10,1 | 0,4 |
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Porcat. | |||
(1)Prezzo medio mensile calcolato senza l'ultima settimana di quotazione |
Andamento contrario invece per il prezzo dei lombi freschi, che, sempre in aprile e nella variante “Taglio Padova”, ha fatto registrare un valore di 4,110 euro/kg (+4,7% a livello congiunturale e +1,9% a livello tendenziale). Nell’ultimo mese sono invece calate le quotazioni della coppa fresca refilata da 2,5 kg (-0,3% rispetto a marzo), il cui valore si è fermato a 4,694 euro/kg, così come la quotazione della pancetta fresca squadrata da 4/5 kg che è scesa ulteriormente a 3,666 euro/kg (-6,0%). Rispetto allo scorso anno, l’attuale prezzo della coppa è risultato comunque superiore del +31,4%, mentre quello della pancetta del +10,4%. Per quanto riguarda il lardo fresco i prezzi sono rimasti stabili a 2,900 euro/kg per il prodotto di spessore 3 cm e 3,700 euro/kg per quello di spessore 4 cm. Positive le variazioni tendenziali.
Il calo dei costi per l’acquisto dei suini da macello e il buon andamento del mercato dei lombi sono alla base dell’incremento, ad aprile, della redditività della macellazione. che ad aprile ha segnato +11,9% rispetto a marzo; anche se la variazione tendenziale si è fermata a +1,9%.
Prosciutti: quotazioni basse ma invariate
Mercato stagnante e quotazioni sostanzialmente ferme a livelli bassi per il Prosciutto di Parma Dop pesante che mostra un prezzo di 8,050 euro/kg; stessa situazione per il prezzo dei prodotti generici stabile a 6,275 euro/kg (+4,6% su aprile 2019). Tuttavia, la redditività, i bassi costi sostenuti dodici mesi prima per l’acquisto delle cosce fresche, ha portato a un leggero aumento dell’indice Crefis di redditività, che segna +1% su base mensile e +36% su base annua. Se i prosciutti tutelati riescono a difendere la propria redditività non è così per la remuneratività della stagionatura dei prosciutti pesanti generici, ma solo a livello congiunturale (indice Crefis a -5,7%), dove ha pesato l’elevato costo iniziale delle cosce fresche. In aprile quindi il differenziale di redditività tra le produzioni Dop e quelle generiche si è ampliato a favore delle prime, raggiungendo +32,8%.