Dicembre: 1,998 euro/kg il prezzo del suino pesante

prezzo suino pesante
Nonostante il vantaggioso andamento dei costi per gli alimenti, redditività in calo per il ciclo chiuso: bene solo lo svezzamento

Il settore dell’allevamento suinicolo italiano mostra, a dicembre, un quadro disomogeneo. Per quanto concerne l’allevamento a ciclo chiuso la quotazione media mensile dei capi destinati a prodotto Dop è scesa del 2,5% rispetto al periodo precedente, fermandosi a 1,998 euro/kg; a livello tendenziale la variazione è però positiva: +21%. Per le fasi del ciclo aperto, lo svezzamento mostra invece un andamento favorevole delle quotazioni dei suinetti da 7 kg (output finale di questa fase) che nel mese preso in esame hanno raggiunto i 64,120 euro/capo (+11,7% rispetto a novembre e +41,2% rispetto a dicembre 2021). Anche la fase di accrescimento vede i prezzi dei capi da 30 kg raggiungere, sempre in dicembre, i 3,492 euro/kg con un incremento mensile dell’1,6%.

I dati elaborati da Crefis (Centro ricerche economiche sulle filiere sostenibili www.crefis.it) mostrano una redditività in calo per il ciclo chiuso: la variazione congiunturale è infatti pari a -1,3%. Anche la dinamica tendenziale, ovvero il raffronto anno su anno, è negativa: -4,7%. A pesare sul settore allevatoriale, nonostante il vantaggioso andamento dei costi per gli alimenti, è stato il calo dei prezzi dei suini da macello pesanti. Sempre riguardo all’allevamento suinicolo, analizzando la redditività delle varie fasi del ciclo aperto, si nota che solo lo svezzamento a dicembre mostra un andamento positivo: l’indice Crefis si attesta a +12,6% mese su mese e a +22% su base annua. Diversamente, la redditività della fase di accrescimento, seppur lievemente, scende a dicembre dello 0,1%; mantenendosi però positiva a livello tendenziale (+22,1). A pesare è stato il consistente aumento del costo dei capi da allevamento che ha annullato il beneficio della crescita delle quotazioni degli animali da ingrasso. Di conseguenza, nella fase di ingrasso, l’aumento dei costi registrato a dicembre per l’approvvigionamento dei capi e il calo contestuale delle quotazioni dei suini da macello pesanti ha prodotto un contenuto calo della redditività a livello congiunturale (-0,7%). Rimane ancora favorevole il raffronto tendenziale pari a +4,2%.

Macellazione

Sempre a dicembre, la situazione del mercato della macellazione si mostra favorevole, con le quotazioni delle cosce fresche della tipologia pesante destinate a produzioni Dop ulteriormente aumentate rispetto al mese precedente: 5,864 euro/kg per una variazione congiunturale del +0,6%.
Mentre sono rimasti stabili i prezzi delle cosce fresche, sempre della tipologia pesante, destinate al prodotto generico, fermi a 5,040 euro/kg. Restano positive le variazioni tendenziali, rispettivamente a +19,4% e +22,3%. Per quanto riguarda i lombi, si registrano a dicembre quotazioni stabili ed equivalenti: sia il taglio Padova che il taglio Bologna sono rimasti fermi a 3,900 euro/kg. Anche in questo caso rimangono positive le variazioni tendenziali per entrambi i prodotti: +12,2% e +12,6%.


Sul fronte della redditività, il calo delle quotazioni dei maiali da macello ha portato l’indice Crefis della macellazione a +2,5% su base congiunturale. Il confronto rispetto allo scorso anno resta invece debolmente sfavorevole, in quanto la variazione tendenziale risulta pari a -0,2%.

Stagionatura

Infine, uno sguardo al comparto della stagionatura. In dicembre il Prosciutto di Parma Dop stagionato 12 mesi ha fatto registrare un prezzo medio mensile di 10,475 euro/kg, fermo rispetto al mese precedente ma con una variazione tendenziale positiva del 13,1%.

Positivo invece l’andamento della quotazione del prosciutto non tutelato che, sempre a dicembre, ha raggiunto i 7,450 euro/kg per un raffronto mensile del +1,4% e del +18,7% rispetto al 2021. La redditività del comparto presenta una situazione disomogenea: il prodotto Dop stagionato 12 mesi ha visto l’indice di redditività calare a dicembre del 2,6% a livello congiunturale e del 12,5% a livello tendenziale. Per il prodotto non tutelato, sempre stagionato 12 mesi, la variazione mese su mese è risultata positiva dell’1%, questo grazie all’aumento delle quotazioni del prosciutto non Dop; rimane peraltro svantaggioso il raffronto con i dati dello stesso periodo dell’anno scorso (-11,1%).
Anche se in assottigliamento, il valore del differenziale di redditività tra i due prodotti della stagionatura rimane a favore del prosciutto Dop (+31,7%)

Dicembre: 1,998 euro/kg il prezzo del suino pesante - Ultima modifica: 2023-02-21T21:59:36+01:00 da Lucia Berti

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