Maggio: 1,971 euro/kg, il prezzo del suino pesante

prezzo suino maggio
La discesa delle quotazioni dei suini determina un calo della redditività della suinicoltura italiana

A maggio cambio di tendenza per la redditività della suinicoltura italiana: a livello congiunturale l’indice Crefis del ciclo chiuso subisce un calo del 4%. Rimane comunque ancora favorevole il raffronto con i dati dello scorso anno: +23,2%. La frenata del comparto è da imputarsi alla quotazione in discesa dei suini da macello pesanti destinati al circuito tutelato che, in maggio, hanno perso il 5,1% mese su mese fermandosi a 1,971 euro/kg e mostrando un andamento negativo anche a livello tendenziale: -8%.

Per ciò che concerne il ciclo aperto, sempre nel periodo preso in esame, si rilevano andamenti di redditività discordanti: in riduzione l’indice Crefis della scrofaia che cala dello 0,1% rispetto al mese precedente pur mantenendo una buona variazione tendenziale del +34%; a determinare la contenuta diminuzione è stata la flessione dei prezzi dei suinetti da allevamento che, sempre nel periodo preso in esame, si sono assestati a 81,250 euro/capo, lo 0,4% in meno rispetto ad aprile, ma con un andamento tendenziale positivo: +15,4%.

Lieve aumento per l’indice Crefis di redditività della fase di svezzamento: a maggio, il dato risulta in contenuta crescita congiunturale dello 0,1% (ma -0,6% la variazione tendenziale) sostenuto dal leggero incremento delle quotazioni dei suini da 40Kg che hanno raggiunto i 3,985 euro/kg (+0,2% il dato mensile e +2,6% quello tendenziale). L’andamento del mercato ha così permesso di ammortizzare l’aumento lieve dei costi sia per l’acquisto dei suinetti a inizio ciclo produttivo che delle materie prime alimentari.

Redditività in calo, sempre a maggio, per la fase di ingrasso che mostra un indice Crefis mensile a -3,6% trascinato dalla diminuzione dei prezzi dei suini da macello pesanti, ma con una variazione anno su anno ancora positiva e pari a +3,3%.

Tab. 1 - Indici Crefis di redditività nelle diverse fasi della filiera in Italia: maggio 2024
Indici Crefis

Variazioni % maggio 2024/
aprile 2024

Variazioni % maggio 2024/
maggio 2023

Redditività della scrofaia (Sito 1)

-0,1

34,0

Redditività dell'allevamento fase di svezzamento (Sito 2)

0,1

-0,6

Redditività dell'allevamento fase di ingrasso (Sito 3)

-3,6

3,3

Redditività dell'allevamento a ciclo chiuso

-4,0

23,2

Redditività della macellazione

3,6

8,9

Redditività della stagionatura: prosciutto di Parma stagionato 12 mesi (9,5 kg e oltre)

0,2

-15,1

Redditività della stagionatura: prosciutto non tipico (>9 kg)

0,7

2,1

Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini e tagli di carne suina fresca

Macellazione

Il comparto della macellazione, in maggio, fa registrare un incremento della redditività che mostra un dato congiunturale del +3,6% e tendenziale pari a +8,9%.

A sostenere il comparto sostanzialmente è stato il minor costo di acquisto dei capi da macello che ha compensato l’andamento sostanzialmente negativo del mercato dei tagli.

Le cosce fresche destinate a produzioni tipiche hanno subito un calo della quotazione del 2,3% rispetto al mese precedente scendendo a 5,865 euro/kg (-1,4% anche la variazione tendenziale). In calo, sempre a maggio, anche i prezzi delle cosce fresche destinate a produzioni non tipiche: 4,475 euro/kg per una variazione mensile del -5,3% (-12,1% la variazione tendenziale).

Il mercato dei lombi mostra invece andamenti eterogenei:

  • il prezzo del lombo taglio Padova è sceso del 5,3% per un valore di 4,425 euro/kg,
  • mentre il lombo taglio Bologna ha mostrato una variazione congiunturale positiva del 3,5% per un valore di a 4,475 euro/kg.

Le variazioni tendenziali sono risultate positive e rispettivamente di +4,7% e +13,3%.

Stagionatura

Mercato altalenante per il comparto della stagionatura che, a maggio, mostra un andamento sfavorevole per le quotazioni del prodotto Dop e un dato sostanzialmente fermo per i prosciutti non tutelati.

Nel dettaglio, il Prosciutto di Parma stagionato 12 mesi ha mostrato una quotazione in calo mensile dello 0,4% per un valore di 10,460 euro/kg (-2,2% la variazione tendenziale) mentre il prosciutto generico è rimasto fermo a 8,600 euro/kg pur mantenendo un raffronto positivo con i valori dello scorso anno: +4,2%.

La redditività a maggio ha mostrato un aumento congiunturale contenuto del dato riferito al prosciutto Dop della tipologia pesante stagionato 12 mesi (+0,2%) e un incremento si è registrato anche per il prodotto non tutelato: +0,7% mese su mese e +2,1% il raffronto annuale.

Il Gap di redditività tra i due prodotti resta ancora a favore del Dop (+2,1%).


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Maggio: 1,971 euro/kg, il prezzo del suino pesante - Ultima modifica: 2024-07-18T17:12:21+02:00 da Barbara Gamberini

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