Oneri e onori di essere in lista positiva

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La selezione ha fortissimi connotati nazionali. Infatti, i discendenti e collaterali dei riproduttori nati in Italia sono seguiti fino al macello
Che impatto ha avuto il Dm 5 dicembre 2019 sul lavoro di selezione dell’azienda Topigs Norsvin? E quali azioni si stanno intraprendendo per rispondere e poter garantire progresso genetico e sostenibilità delle produzioni Dop? Scopriamolo

Il lavoro di Topigs Norsvin Italia per il mercato italiano affonda le sue radici in un tempo molto più lontano rispetto al 5 dicembre 2019 data a cui è associato l’ormai famoso Dm n. 12390.
Il Decreto del 5 dicembre, infatti, è da considerarsi uno spartiacque solo da un punto di vista normativo.
Come noto, esso si riproponeva di applicare una procedura metodologica al fine di individuare i tipi genetici diversi dalle razze del Libro Genealogico Italiano da utilizzare coerentemente a quanto stabilito dai disciplinari di produzione delle Dop e delle Igp per la produzione del suino pesante. Topigs Norsvin Italia, invece, già da anni stava lavorando su e per il mercato italiano.

Le linee Topigs

La linea Fomeva 11 è esclusivamente prerogativa nazionale da quando sul finire degli anni ’90 a seguito della Peste suina classica, si era reso necessario l’abbattimento di tutti i nuclei di selezione olandesi “risparmiando” quelli presenti in Italia che da allora, hanno continuato a selezionare tale linea adattandola sempre più a quelle che erano le esigenze del mercato nazionale.


Il Talent Italiano invece, dal 2016 non si avvale di alcun tipo di rinsanguamento dall’estero e si mantiene grazie al lavoro di selezione impostato in Italia.
Tutte le altre linee femminili, già da anni venivano prodotte in Italia ricorrendo peraltro a quantità minime di seme estero utilizzato per mantenere variabilità e progresso genetico.
Nel corso del presente articolo si cercherà di illustrare l’impatto che il Dm 5 dicembre 2019 ha avuto sul nostro lavoro di selezione e le azioni che si stanno intraprendendo per rispondere al fine di poter garantire progresso genetico e sostenibilità delle produzioni Dop.

Sono cambiati i nomi

Con molti allevatori l’aspetto dei nomi delle linee è già stato trattato, ma vale la pena di fare in questa sede un piccolo riassunto dei passaggi effettuati, al fine di aiutare a comprendere meglio eventuali interrogativi che ovviamente possono insorgere. In tabella 1 si propongono i nomi delle linee “vecchi” e “nuovi”.

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Fig. 1 - L’ Università di Wageningen ha identificato un marker genetico associato ad una resistenza naturale al virus della Prrs

La prima domanda che sorge spontanea riguarda ovviamente le eventuali differenze tra le linee precedenti e le attuali ammesse. Dire che non è cambiato nulla salvo i nomi sarebbe un errore e allo stesso tempo non sarebbe corretto affermare che ci saranno stravolgimenti tali da far sì che i diversi tipi genetici cambieranno radicalmente. Si ritiene giusto ricordare come peraltro già anticipato, che Topigs Norsvin Italia già da anni stava producendo tutte le proprie linee in Italia; non solo, infatti a monte dei soggetti prodotti e commercializzati, vi è sempre stato un lavoro specifico di selezione che aveva come obiettivo principale quello di originare animali idonei per quelle che sono le esigenze della salumeria nazionale legata all’allevamento del suino pesante.
Sintetizzare in poche righe un travaglio che ha avuto la durata di parecchi mesi e che ha coinvolto l’intera filiera suinicola del Paese non è facile, ma a questo punto è più che doveroso fare un minimo di chiarezza almeno per quanto riguarda Topigs Norsvin Italia.

Come cambia la selezione

I cambiamenti apportati sono avvenuti all’interno di un solco che era già stato tracciato in tempi non sospetti.
Infatti, la nostra azienda da sempre ha messo le produzioni Dop al centro del proprio progetto genetico, proprio perché consapevole che le stesse rappresentavano una peculiarità imprescindibile per il nostro Paese.

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Foto a e b - In stagionatura invece, viene rilevato il calo peso durante la fase del cosiddetto I° sale

 

Proprio a fronte di questa convinzione, Topigs Norsvin Italia ha intrapreso un percorso di moltiplicazione sul territorio nazionale che nel tempo è stato progressivamente ampliato alla produzione e selezione anche delle linee pure. Per questo motivo, l’innalzamento dell’asticella che ha reso necessari sforzi ulteriori per le case genetiche che intendessero continuare a svolgere un’attività di selezione specifica per il mercato della Dop non ci ha trovati impreparati.
Il fatto di avere nuclei già sul territorio nazionale ci ha visto pronti ai nastri di partenza a dimostrare di possedere i numeri minimi di soggetti in selezione, che devono essere pari ad almeno 150 scrofe per le linee maschili e 650 scrofe, da raggiungere entro 36 mesi dall’approvazione del programma, per le linee femminili, con una consistenza iniziale di minimo 200 scrofe. Un altro cambiamento non di poco conto è rappresentato dall’impossibilità di importare germoplasma (seme) provenienti da soggetti esteri.


A fronte delle varie richieste che sono state fatte, si è presa l’occasione per rivedere tutti gli obiettivi di selezione delle nostre linee, dando ulteriore enfasi a quei caratteri in selezione che ci contraddistinguono rispetto al resto delle suinicolture mondiali, come ad esempio lo spessore del lardo e l’attitudine dei prosciutti alla stagionatura.

Garantire progresso genetico e sostenibilità

A questo punto una domanda sorge spontanea ed è quella che si preoccupa di come saremo in grado di mantenere le caratteristiche di produttività, competitività e sostenibilità delle nostre linee. Anche se i prezzi dei suini grassi oggi hanno raggiunto livelli mai visti prima, purtroppo i nostri allevatori devono fare i conti con prezzi dei fattori di produzione altrettanto fuori controllo: mangimi, materie prime, costi di energia e carburante, i quali rischiano di mettere in ginocchio i nostri produttori.
Ecco che risulta fondamentale continuare a garantire non solo il mantenimento dei livelli produttivi e di efficienza raggiunti dalle nostre linee, ma anche l’ovvio progresso genetico che ci si aspetta da un’azienda leader a livello mondiale.

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Il Dm del 5 Dicembre 2019 si riproponeva di applicare una procedura metodologica al fine di individuare i tipi genetici diversi dalle razze del Libro Genealogico Italiano da utilizzare coerentemente a quanto stabilito dai disciplinari di produzione delle Dop e delle Igp per la produzione del suino pesante

Già in diverse occasioni si è ricordato come Topigs Norsvin sia una cooperativa di allevatori all’interno della quale gli utili non sono suddivisi tra i soci, ma vanno reinvestiti in ricerca e sviluppo.
Ogni allevatore membro, trae il suo profitto dal progresso genetico annuale che viene conseguito migliorando gli animali selezionati. In quest’ottica, da anni anche in Italia stavamo selezionando affinchè ogni suinetto nato diventasse anche un suinetto svezzato, privilegiando suini socialmente intelligenti, monitorando l’effetto genetico indiretto sulla crescita, privilegiando suini robusti e resistenti in modo naturale alla Prrs, scrofe longeve, ecc.


Anche la genomica e l’inclusione dei dati genotipici all’interno del nostro programma di selezione rappresentano aspetti che sono diventati routinari e fanno parte in modo stabile del calcolo degli indici genetici degli animali con ovvie ripercussioni positive sul tasso di progresso genetico conseguito sui vari caratteri in selezione soprattutto quelli a bassa ereditabilità. Nell’ambito della selezione genomica, la sfida per il futuro sarà rappresentata soprattutto dall’acquisizione di nuove conoscenze e tecnologie che consentiranno di implementare ulteriormente i risultati raggiunti a fronte di una riduzione progressiva dei costi d’investimento necessari per la mappatura genetica degli animali.
Senza dubbio far parte di un’azienda leader a livello mondiale consente di poter attingere a mezzi capitali e, non ultimo, risorse umane tali che consentono non soltanto di garantire la variabilità genetica necessaria per evitare di finire nel vicolo cieco della consanguineità, ma anche di provvedere al conseguimento dei target di miglioramento genetico prefissato. Per questo motivo, nonostante il Decreto ministeriale che ammette le nostre linee sia stato emanato a fine agosto 2022, possiamo dire che, di comune accordo con la casa madre, sono già stati stanziati nuovi fondi per implementare il già intenso lavoro di selezione effettuato sul territorio nazionale.

 

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Tutti i dati raccolti vengono spediti per l’elaborazione presso il Topigs Norsvin Research Centre dove viene calcolato un indice genetico parametrato sulle esigenze del mercato italiano e che si differenzia pertanto rispetto a quello internazionale

Ovviamente si dovrà investire in risorse umane, mentre l’attività di testaggio si andrà a concentrare in nuovi centri specializzati dotati delle più moderne tecnologie: pesatrici automatiche che monitorano accrescimento giornaliero e mangime consumato, videocamere per seguire il comportamento degli animali all’interno del box, ecc. Per quanto riguarda la diffusione del progresso genetico, già da anni si è investito in più centri di FA che ospitano rigorosamente verri Prrs negativi al fine di tutelare i nostri clienti dalla diffusione di questa malattia attraverso il seme. Visto che si tratta di centri di medio-piccole dimensioni, in caso di necessità possono andare incontro rapidamente ad un processo di Depopolamento e Ripopolamento, mentre gli altri che rimangono attivi riescono nel frattempo a compensare il calo di produzione verificatosi in seguito al fermo di uno dei diversi centri. Come si può facilmente capire si tratta di uno sforzo economico importante rispetto al concentramento di tutti i verri in un unico centro, ma da un punto di vista delle garanzie sanitarie si tratta di un vantaggio difficile da stimare per la clientela. Chi avesse voglia di approfondire può dedicarsi alla lettura dei box predisposti, che evidenziano alcuni dei lavori di selezione maggiormente significativi sui quali siamo impegnati in Topigs Norsvin Italia.

 


OGNI SUINETTO NATO DEVE ESSERE SVEZZATO

Il giusto compimento di un programma di selezione dovrebbe essere quello in cui ogni suinetto nato in più venga anche svezzato. Per fare ciò occorre dare forte impulso alla selezione nei confronti dei caratteri seguenti:
- numero di nati e numero di capezzoli
- abilità materne
- uniformità e sopravvivenza dei suinetti.
Estremamente interessanti sono le osservazioni biologiche che accompagnano i suinetti nati da linee a differente indice genetico.
Si sono misurate le riserve di glicogeno e grasso corporeo sui suinetti nati da linee ad alto o basso indice genetico di sopravvivenza.

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Con la selezione per l’effetto genetico indiretto sulla crescita si valutano le performance dei soggetti all’interno del box mettendole in relazione tra loro. Si è visto che questo tipo di selezione aiuta ad individuare animali meno aggressivi cosiddetti socialmente intelligenti

Per i suinetti, disporre di riserve in termini di glicogeno e grasso corporeo maggiori può significare una maggiore vitalità e pertanto maggiori probabilità di successo nel tentativo di portarsi alla mammella e poppare, prima che il naturale abbassamento della temperatura corporea successiva alla nascita possa divenire irreversibile e portare il suinetto alla letargia e al conseguente schiacciamento.
In tabella 2 si vede come nei suinetti nati da linee a più alto indice genetico per sopravvivenza, siano maggiori le riserve di glicogeno rispetto a quelle dei suinetti nati da linee a indice genetico più basso.
Stesso discorso per alcuni tra i più importanti organi interni, sono stati pesati: cuore, polmoni, fegato, stomaco e piccolo intestino.
Anche in questo caso si riscontra una differenza significativa tra i due gruppi per il peso del piccolo intestino e per lo stomaco, aspetti che fanno pensare ad una maggiore capacità di assunzione dell’alimento.  F.B.


SELEZIONE PER LA RESISTENZA NATURALE ALLA PRRS

La Prrs è considerata la malattia più costosa dell’industria suinicola, in quanto colpisce sia la sfera riproduttiva causando aborti, natimortalità, morte delle scrofe, ecc., sia quella produttiva dei suini, che sono interessati da problematiche respiratorie, le quali possono costituire una via di ingresso per altre patologie. Ad oggi risulta un virus difficile da controllare e non esistono vere e proprie strategie di controllo che garantiscano il successo nei confronti della Prrs. Quello che si osserva in campo è che alcuni suini e/o alcune razze sono in grado di resistere maggiormente al virus della Prrs rispetto ad altri. L’Università di Wageningen ha studiato le regioni all’interno del genoma, o per meglio dire le parti del cromosoma associate con il carico di virus, e le ha messe in relazione con l’incremento di peso successivo all’infezione stessa. In altre parole, si sono combinate le informazioni genomiche con il comportamento in campo degli animali andando ad identificare uno SNP che è stato codificato come marker genetico per un gene associato ad una resistenza naturale nei confronti del virus della Prrs. Diverse prove scientifiche hanno dimostrato che, laddove nei suini si riscontra il genotipo che potremmo chiamare “favorevole”, gli animali replicano di meno il virus e hanno performances seguenti all’infezione migliori (vedi figura 1). Topigs Norsvin è passata direttamente dalla scienza al campo introducendo all’interno del proprio programma di selezione di tutte le linee lo SNP suddetto contribuendo quindi ad un meccanismo di difesa naturale nei confronti dei danni causati dal virus. La resistenza nei confronti della Prrs, ma anche una robustezza di fondo verso le malattie in generale rimane uno degli obiettivi principali della selezione operata da Topigs Norsvin, al fine di avere suini più sani ed una produzione maggiormente sostenibile ed in linea con le richieste della società.

 

 


EFFETTO GENETICO INDIRETTO PER L’ACCRESCIMENTO

Ogni carattere, e l’accrescimento non fa eccezione, è influenzato dalla genetica e dal cosiddetto effetto ambientale. Ciò significa che sulle performance del nostro suino i geni hanno un effetto che però è mediato da altri aspetti come il mangime, la sanità, le temperature ambientali, la densità, ecc. L’intuizione innovativa è stata quella di osservare il comportamento dei suini all’interno dello stesso box andando a determinare che essi sono in grado di condizionare le altrui performance. Ognuno, nella pratica di tutti i giorni, vede soggetti che possono disturbare il comportamento alimentare degli altri. Non altrettanto semplice invece, è determinare se vi sono soggetti che nel box condizionano positivamente gli altri. Questo insieme di comportamenti positivi o negativi è stato denominato effetto genetico indiretto sull’accrescimento e può essere stimato attraverso modelli matematici che utilizzano le performance di crescita dei vari animali contestualizzandole all’interno del proprio box di appartenenza (vedi rappresentazione schematica figura 2). La notizia positiva in tutto ciò è che in qualche modo si può determinare un valore di ereditabilità anche per questo carattere. Inoltre, in diverse ricerche sperimentali, si è potuto verificare come il valore genetico per tale aspetto possa giustificare comportamenti aggressivi come la morsicatura di code, del fianco, ecc.

In tal modo, la selezione per l’effetto genetico indiretto non solo aiuterà a migliorare l’accrescimento dei suini, ma andrà a beneficio anche del benessere animale privilegiando animali più tranquilli. Nel grafico 1 si vede come, ad esempio, vi siano differenze di comportamento (espresse in termini di score su un parametro come la morsicatura delle code) evidenti tra soggetti inclusi tra quelli ad alto effetto genetico rispetto a quelli a basso effetto indiretto. Tali differenze si confermano sia in condizioni ambientali più o meno difficili.


SELEZIONE PER LA LONGEVITÀ

Anche la longevità della scrofa è da 15 anni parte dell’obiettivo di selezione di Topigs Norsvin. In questo caso, si rilevano i dati seguenti: il numero di parti che la scrofa raggiunge prima di essere riformata e la capacità dell’animale di raggiungere la seconda figliata. Quest’ultimo aspetto è importante per due motivi: innanzitutto occorre un tempo minore per essere rilevato ed in secondo luogo perché si è evidenziata una forte correlazione tra il raggiungimento del secondo parto e la longevità stessa. In altre parole, una volta che la scrofa riesce a compiere il suo secondo parto, ci sarà una probabilità inferiore di riforma involontaria nelle figliate seguenti. Inoltre, grazie alla genomica, oggi si conoscono quei profili del DNA in grado di assicurare una buona longevità e di conseguenza si utilizzano queste informazioni per selezionare le nuove generazioni di verri e scrofe da inserire all’interno del nostro programma di selezione.                                                              F.B.

 

 

 


INDICE PER LA ROBUSTEZZA

Come detto, uno degli obiettivi di Topigs Norsvin è la sostenbilità del proprio programma di selezione che non può prescindere dal prendere in considerazione il benessere animale. Ecco che aspetti quali qualità degli arti, sopravvivenza, vitalità ecc., sono aspetti che vengono inclusi all’interno del cosiddetto indice per la robustezza che prende in esame 6 diverse caratteristiche:

1)         Qualità degli arti

Arti forti, ben conformati ed appiombi corretti contribuiscono a rendere un suino ben “piazzato sui suoi piedi” facendo sì che sia meno suscettibile nei confronti delle problematiche agli arti

2)         Difetti dei suinetti

Gli animali vengono controllati per tutti quelli che rientrano nella definizione di “difetti congeniti”, come ad esempio le ernie ombelicali e inguinali.

3)         Anomalie al macello

Anomalie che possono essere evidenziate al macello come problemi polmonari, disordini del fegato o difetti ossei possono essere in qualche modo correlati con la genetica. Per fare questo si rende necessaria una registrazione individuale dei soggetti (ad es. attraverso microchip) che possono essere riconosciuti già in modo automatico sulla catena di macellazione.

4)         Vitalità

Si valutano quanti suinetti vengono svezzati rispetto ai nati iniziali.

5)         Resistenza

In questo contesto si presta attenzione particolare, in primo luogo, nei confronti del virus della Prrs.

6)         Mortalità dallo svezzamento all’ingrasso

É stato sviluppato un protocollo speciale per determinare e catalogare in modo obiettivo le perdite che si registrano dalla fase di svezzamento fino al termine del periodo di ingrasso.

F.B.


SELEZIONE FINO AL MACELLO E PROSCIUTTIFICIO

Tutti gli animali oggetto di selezione vengono identificati individualmente alla nascita mediante tatuaggio sul padiglione auricolare destro e applicazione di una marca auricolare (Caisley Tag) con la quale viene raccolto un frammento di tessuto come fonte di DNA da utilizzare per la selezione genomica.

I soggetti da valutare vengono selezionati dalle covate delle migliori scrofe per indice e condizioni morfologiche.

Tra gli animali rimanenti si selezionano i migliori soggetti, sempre scelti sulla base di peso e conformazione, destinandoli alla prova di macellazione/prosciuttificio.

Infatti, oltre all’attività di raccolta dati sui candidati, siano essi maschi o femmine, che vanno incontro al classico testaggio, è previsto un lavoro parallelo altrettanto importante sui discendenti o collaterali i quali sono seguiti fino al macello e le relative cosce in prosciuttificio. Al macello si rilevano i dati seguenti: peso carcassa a caldo, spessore del lardo dorsale in mm, spessore del muscolo longissimus dorsi, percentuale di carne magra e spessore lardo all’altezza del muscolo gluteo medio.

Una delle due cosce appartenenti a ciascuna carcassa verrà identificata e valutata il giorno successivo durante le operazioni di rifilatura e in questo caso le misurazioni eseguite saranno:

peso coscia rifilata, conformazione coscia, colore carne, marezzatura, venatura e pH.

Il prosciutto è poi seguito in stagionatura per determinare quello che sarà il calo dopo il cosiddetto “primo sale” che è un elemento altamente correlato con quelle che saranno le perdite d’acqua nel corso della stagionatura.

Tutto il lavoro di selezione è controllato da personale tecnico proprio che raccoglie i dati sul campo a partire dall’allevamento, passando per il macello e per terminare presso gli impianti di stagionatura. Una volta inseriti sul software, i dati vengono spediti in Olanda per le necessarie elaborazioni e calcoli degli indici genetici che sono stati opportunamente adeguati a quelle che sono le esigenze del mercato italiano.                                                                                                                      F.B.

Oneri e onori di essere in lista positiva - Ultima modifica: 2022-11-03T12:33:56+01:00 da Lucia Berti

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