“Made Green in Italy” certifica l’impronta ambientale della carne

Made green
Un sistema certificativo utilizzabile in etichetta per le aziende che producono in modo sostenibile. Per differenziare e valorizzare la carne

Assica ha di recente ottenuto un finanziamento da parte del ministero dell’Ambiente sul bando Made Green in Italy (Decreto 21 marzo 2018, n. 56), per la redazione del sistema di valutazione di impatto ambientale della specifica categoria di prodotto (Rcp); attraverso l’attuazione dello schema nazionale volontario per la valutazione e conseguente certificazione dell’impronta ambientale della “carne fresca” suina.
Il Made Green in Italy rappresenta un sistema certificativo utilizzabile in etichetta per le aziende che producono in modo sostenibile. Entro il 2024, in Europa saranno implementati sistemi di etichettatura che promuovano i cibi sostenibili. L’etichetta Made Green in Italy permetterà di distinguere, differenziare e valorizzare il prodotto “carne fresca”.

Made green
Gli elementi da valutare

Partendo dalla fase di allevamento e analizzando ogni fase tra cui il trasporto e macellazione, dovranno essere stimati e misurati tutti gli elementi di impatto necessari ad arrivare a produrre 1 kg di carne.
La stima includerà le produzioni medie di suini, i consumi alimentari, i consumi energetici in tutte le fasi, gli scarti di lavorazione all’interno della filiera.
La definizione delle Rcp (Regole di categoria di prodotto) che hanno validità di 4 anni, dovranno essere impiegate in Italia per la valutazione del ciclo di vita del prodotto in particolare da quelle aziende che vorranno fregiarsi del marchio Made Green in Italy qualora abbiano un impatto inferiore al benchmark di riferimento.
Lo sviluppo della proposta di Rcp dovrà essere in linea alle indicazioni della raccomandazione 2013/179/Ue che definiscono regole e requisiti – obbligatori e facoltativi – necessari alla conduzione di studi relativi all’impronta ambientale per una specifica categoria di prodotto in Europa ma allo stesso tempo dovrà rispettare i livelli di produzione medi nazionali.

Tre classi di performance visibili in etichetta

Made greenAll’interno del programma Made Green in Italy, saranno definite 3 classi di performance o benchmark: A, B, C. Soltanto le filiere che avranno risultati classificabili nelle classi A e B potranno fregiarsi del logo ministeriale Made Green in Italy.
Questo passaggio è fondamentale in quanto il consumatore potrà scegliere in modo consapevole e trasparente i prodotti nazionali più sostenibili attraverso l’etichetta. Inoltre, attraverso la stessa etichetta le aziende potranno distinguersi sia sul mercato interno che estero, oltre a potere avere accesso ai Cam (criteri ambientali minimi per gli acquisti pubblici) ed usufruire di finanziamenti europei messi a disposizione per le produzioni sostenibili.
È chiaro che potere associare al Made in Italy il concetto Green, darà maggior impulso ai consumi, sia nazionali che esteri e su questo si devono focalizzare le nostre produzioni. •

“Made Green in Italy” certifica l’impronta ambientale della carne - Ultima modifica: 2021-01-25T15:35:31+01:00 da Mary Mattiaccio

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