Nel comparto suinicolo una delle problematiche principali di benessere animale è rappresentata dalla comparsa di comportamenti anomali e potenzialmente pericolosi, come la morsicatura della coda, che inducono l’allevatore a ricorrere in modo sistematico al taglio della coda.
Per ridurre l’incidenza o la gravità di tali problemi, la Direttiva 2008/120/CE del Consiglio, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini, richiede che i suini abbiano accesso permanente a una quantità sufficiente di materiali che consentano loro adeguate attività di esplorazione e manipolazione, e che il taglio della coda non rappresenti operazione di routine.
Nonostante gli sforzi del legislatore, dopo molti anni dall’entrata in vigore della Direttiva, l’implementazione di questi requisiti è ampiamente disattesa e il taglio della coda rappresenta ancora una pratica molto diffusa negli allevamenti italiani ed europei, con un impatto negativo sul benessere animale e sull’accettabilità dell’allevamento suinicolo da parte dell’opinione pubblica.
Le soluzioni di stabulazione adottate nelle porcilaie, generalmente, non permettono la manifestazione del comportamento esplorativo e sono indicate come la principale causa di tale problema.
Piano di Miglioramento
Negli ultimi anni a livello europeo sono stati finanziati diversi progetti a livello regionale, nazionale e internazionale che hanno studiato l’efficacia e l’impatto economico di diversi sistemi di arricchimento ambientale in relazione a stabulazione e gestione, ma sempre più importanza viene attribuita al controllo di tutti i principali fattori di rischio per l’insorgenza del problema della morsicatura della coda.
Tali fattori vengono definiti all’interno del Piano di Miglioramento da predisporre dopo aver effettuato l’autovalutazione, mediante il sistema integrato finalizzato alla categorizzazione dell’allevamento in base al rischio della Direzione della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute (ClassyFarm).
In questo contesto, sono stati affrontati durante le attività di realizzazione e di disseminazione alcuni aspetti spesso poco considerati, come:
- l’accesso all’acqua di bevanda;
- la superficie di stabulazione e la dimensione del gruppo;
- la fase neonatale in sala parto;
- lo stato di salute dei suini.
Intact
Il progetto “INTACT - Indicazioni tecnico-economiche per ridurre la necessità di effettuare il taglio della coda nell’allevamento suinicolo” si pone l’obiettivo di aumentare la competitività e la reddittività della filiera suinicola attraverso una valutazione tecnico-economica dei possibili interventi necessari per ridurre la necessità di effettuare il taglio della coda.
Il progetto, cofinanziato dal Feasr Operazione 16.1.01 “Gruppi operativi PEI” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia, è coordinato dal dipartimento di Medicina veterinaria e Scienze animali dell’Università degli studi di Milano, con la partecipazione di Fondazione CRPA Studi e Ricerche – ETS di Reggio Emilia, Società agricola Guantara, PIGGLY – Birla società agricola srl, Bompieri Allevamenti ss Società agricola.
I risultati e tutto il materiale prodotto nell’ambito del progetto sono disponibili liberamente sul sito di INTACT.
L’articolo è disponibile per i nostri abbonati sulla Rivista di Suinicoltura n. 6/2025
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